Stranger Things, Sean Astin racconta la morte di Bob: “i fratelli Duffer hanno pianto nel scrivere la scena”
Lo show, disponibile su Netflix, si prepara all'ultima corsa che ci sarà con la Stagione 5.
Stranger Things è la recente serie televisiva ideata dai fratelli Matt e Ross Duffer (Hidden – Senza via di scampo, Wayward Pines) che si è presentata come una vera e propria killer application per Netflix, ovvero un prodotto che, da solo, è riuscito a trainare gli abbonamenti alla piattaforma, nel 2016. Ebbene, stiamo parlando di una realizzazione decisamente molto affascinante che, prendendo spunta dai classici film d’avventura degli anni 80′ con anche una spruzzata di horror d’annata, ha dato vita ad un sapiente mix che funziona dannatamente bene, specialmente nelle ultime stagioni. Difatti, nel corso del tempo, la storia si è ingrandita sempre di più con anche un universo che è diventato più complesso e stratificato.
Stranger Things spesso è stato spietato come Game of Thrones
Ebbene, un po’ come Game of Thrones, proprio Stranger Things ci ha abituato ai colpi di scena più disparati che, in alcuni casi, si sono trasformato in morti inaspettate che hanno totalmente sconvolto i fan. Un caso particolare, in tal senso, è quello di Bob (incarnato da Sean Astin), interesse amoroso di Joyce Byers (Winona Ryder) all’interno della Stagione 2, che muore assaltato da un democane. Da quanto detto dallo stesso Astin recentemente a Collider, sembra che anche gli stessi fratelli Duffer, quando hanno scritto la scena, hanno sofferto molto.
“La parola—se è sulla pagina, E Bob smette di correre, punto. È semplicemente una frase orribile da leggere. Sai, i Duffer, sono tipo ‘Ha fatto male scriverlo?’ E lui diceva ‘Stavo singhiozzando, stavo singhiozzando mentre lo scrivevo.’ E io dico, beh, avresti potuto mettere una virgola, e si rende conto che i cani sono ancora dietro di lui e quindi, quindi, esercita grande saggezza e giudizio e continua a sgattaiolare fuori dall’edificio, sbattendo le porte dietro di sé, intrappolando i cani per sempre, prende la mano di Joyce nella sua.” [Il pubblico esulta] GRAZIE! Ho appena fatto quel riff, ma era piuttosto bello.”
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