She-Hulk: il fumettista Dan Slott difende una controversa scena

La serie è l'ultimo prodotto del piccolo schermo targato Marvel che è arrivato su Disney+.

She-Hulk è uno dei personaggi più particolari e divertenti de La Casa delle Idee una figura che, proprio per le sue caratteristiche intrinseche, non poteva di certo mancare anche all’interno del Marvel Cinematic Universe. La cugina di Bruce Banner (Mark Ruffalo), Jennifer Walters (Tatiana Maslany) è un’avvocatessa di success che, per sbaglio, prende i poteri di Hulk trasformandosi per l’appunto in She-Hulk. A differenza, però, della sua controparte maschile, la supereroina riesce ad avere un controllo insano della sua abilità, a tal punto da gestire perfettamente la rabbia e le sue trasformazioni. La particolarità maggiore della serie tv che ha introdotto il personaggio in questione, arrivata su Disney+ da poco, vede non solo Jennifer rompere continuamente la quarta parete, ma anche fare molta ironia, con un tono generale scanzonato e comico, lontano da altri prodotti dello stesso universo.

She-Hulk è arrivata su Disney+ il 18 agosto 2022

She Hulk Stagione 2 - cinematographe.it

Detto questo, non deve stupire che, all’interno della scena dei titoli di coda dell’episodio 3 di She-Hulk, Il popolo contro Emil Blonsky, la protagonista si scatena in un twerk selvaggio in compagnia della reale rapper americana Megan Thee Stallion che fa un cameo all’interno della realizzazione. Una sequenza considerata da molti fan come immorale e senza senso, con una dose generosa di critiche che ha accompagnato la puntata. A rispondere a tale criticismo è recentemente intervenuto il fumettista Dan Slott che ha rilanciato proprio She-Hulk nel 2004.

L’artista ha fatto notare, sul suo profilo personale Twitter, che c’è stato tanto scandalo dietro questa scena, ma che i vari detrattori non si ricordano di un momento, all’interno di Iron-Man (2008), in cui Tony Stark (Robert Downey Jr.) si lascia intrattenere da un gruppo di spogliarelliste sul suo jet privato. Insomma, sembra che si tratti del solito attacco sterile che sembra essere stato fatto più per colpire la realizzazione che per sottolineare la presenza di una scena scabrosa.

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