Una serie di famiglia: Da Happy days a Shameless

Non si sceglie la famiglia”, un famoso modo di dire molto veritiero ci spiega come nella vita si possono scegliere tante cose e tante persone con cui stare, ma i componenti della famiglia ci capitano così come sono con pregi e soprattutto con tanti difetti. Però possiamo scegliere la famiglia che preferiamo nelle serie tv e lì ce ne è per tutti i gusti, le più disparate dalle tradizionali alle non convenzionali. Le serie tv drama incentrate sulle vicende famigliari hanno saputo stare al passo abilmente con i periodi storici in cui si sono inserite.

Partendo dal  lontano 1974 torna alla memoria Happy days andato in onda per dieci anni sulla rete ABC e di grande popolarità ancora ai giorni nostri. Happy days portava un’immagine della famiglia americana borghese e idealizzata tra gli anni 50 e gli anni 60, con il capofamiglia Howard Cunningam proprietario di un negozio di ferramenta e sua moglie l’elegantissima e accomodante Marion, casalinga. Con loro vivono i due figli e protagonisti Richard e Joanie e i loro eccentrici amici, uno su tutti l’intramontabile Arthur Fonzarelli, detto Fonzie, un meccanico rubacuori passato alla storia per il suo stile inconfondibile: giubbino di pelle, t-shirt bianca e blue jeans.

Happy days, la famiglia Cunningam

Happy Days

Nello stesso anno la NBC produce un altro grande classico, La Casa nella prateria. Una serie che narra la storia di una famiglia americana che vive in una sperduta fattoria nel Minnesota negli anni 70-90 e che tratta importanti temi attuali ancora adesso come l’adozione, l’alcolismo, il razzismo, la droga e la cecità.

Dopo questi due esempi di serie incentrate su un tipo di famiglia molto legato al contesto sociale e agli anni in cui queste storie sono raccontate, ci spostiamo negli anni ’90 con una serie che è diventata simbolo di tutto quel decennio: Beverly Hills 90210. Adolescenti dell’alta borghesia del quartiere più ricco di Los Angeles che indossano jeans a vita altissima, top larghi e molto corti seguendo perfettamente la moda dell’epoca, portano sul piccolo schermo tutti i loro problemi, d’amore, di alcol, di droga, con la famiglia e con la sessualità. Per la prima volta gli adolescenti non sono gli unici a raccontare le loro storie, ma ci sono anche le loro famiglie e i loro genitori che entrano nel loro mondo, gli aiutano, parlano con i loro coetanei e diventano anche il punto di riferimento dei loro amici, è il caso della famiglia Walsh genitori dei due protagonisti Brandon e Brenda.

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La Famiglia Walsh di Beverly Hills 90210

Questo stile di racconto che incrocia le vite delle due generazioni di padri e figli diventa molto utilizzato anche nei successivi teen drama dove le storie dei genitori acquisiscono molta importanza e si incrociano molto spesso con quelle dei figli che sono generalmente i protagonisti. Questi tre casi di serie famigliari dagli anni 70 agli anni 90 hanno sempre portato un certo prototipo di famiglia americana, tradizionale, molto unita e che in modo coeso risolve i problemi, che questi siano dei genitori o dei figli. Questo è uno stile di racconto molto coerente con quegli anni, che dava una certa sicurezza e serenità allo spettatore, oltre che degli esempi di famiglia felice e “perfetta”. Ma la perfezione non esiste e soprattutto non sempre è realistica, infatti negli anni 2000 quando le serie iniziano ad essere sempre più vicine alla quotidianità, tutto viene capovolto e così anche la concezione della famiglia che si vedeva nella Casa della prateria o peggio in Settimo Cielo.

Nel 2006 Brothers and sisters con un cast di attori di primo livello, porta sullo schermo i segreti della famiglia Walker, composta dalla mamma Nora e dai suoi cinque figli adulti e dalle vite complicate. In ogni stagione emerge un nuovo segreto appartenuto alla vita del padre che muore improvvisamente già nell’episodio pilota e tutti questi segreti coinvolgono le vite di tutti i figli Walker, le stravolgono rendendo apprensiva ai massimi termini la loro mamma Nora. Lei è omnipresente nelle vite di tutti i figli e nel corso di tutte le stagioni cerca di farsi in 5 ed esserci per tutti, in alcuni casi anche in modo esagerato. In questo quadro dove non c’è sempre serenità, si rileva comunque una grande coesione rappresentata dalle bellissime telefonate incrociate che i protagonisti fanno tra di loro in ogni puntata e dal fatto che riescono a lavorare insieme e ad esserci sempre nei momenti di difficoltà.

Brothers-and-Sisters

Brothers and Sisters

Quattro anni più tardi nel 2010, la NCB produce una serie che come Brothers and sisters si concentra sulla famiglia, ma la racconta in un modo molto diverso. Non ci sono segreti o misteri di famiglia, c’è la famiglia Braverman, numerosa ed estremamente realistica. Parenthood infatti racconta delle storie famigliari della nostra vita di tutti i giorni, a volte senza emozioni perché le nostre giornate non sono sempre emozionanti e a volte invece molto toccanti proprio per il loro realismo e la loro semplicità. I braverman si accompagnano al lavoro se hanno la macchina rotta, si ospitano a casa se ci sono problemi in famiglia, litigano fino a fare a botte e poi il giorno dopo risolvono la situazione e vanno oltre, come accade in tutte le famiglie, dove si litiga, si rompono i piatti e poco dopo tutto si risolve in modo naturale.

Parenthood

Parenthood

Un altro segnale importante dei tempi che cambiano proviene dalla ABC nel 2013 che produce The fosters, una serie incentrata sulle vicende di Stef e Lena due donne lesbiche e innamorate che si dividono tra il lavoro e i loro numerosi figli, uno di Stef avuto dal suo precedente matrimonio e quattro adottati insieme a Lena. Le due mamme si trovano ad affrontare con i propri figli difficili situazioni, dovute in parte ai tipici problemi adolescenziali e in parte al passato di questi ragazzi con le proprie famiglie che rende la loro vita in casa Foster a volte molto difficile e poco serena.

The fosters

The Fosters

Anche in questa serie però ogni conflitto e difficoltà viene subito risolta in modo a volte anche troppo buonista e frettoloso, ma che comunque da molta tranquillità e stabilità al pubblico. Lo stile di conduzione famigliare della bionda Stef detta mama tiger e dell’afroamericana Lena comprensiva e sensibile è molto accomodante e accogliente. La famiglia Foster da l’idea di vivere in una casa costruita in un caldo nido dove i figli sono molto amati e protetti.

Se tutte le serie citate sino a d’ora sono accomodanti e donano serenità, nel 2011 la tv via cavo Showtime presenta un reboot della serie tv inglese Shameless, che sconvolge ogni idea di famiglia vista fino a quel momento. Come dice il titolo, la famiglia Gallagher è senza vergona, senza limite del pudore e del decoro in ogni puntata sin dalla sua sigla. Qui non ci sono genitori che al mattino fanno la colazione ai figli e poi vanno al lavoro, anzi i genitori non ci sono proprio; c’è Fiona la sorella maggiore che si prende cura dei suoi 5 fratelli più piccoli e del padre alcolizzato che ogni tanto torna a casa ubriaco in cerca di soldi o di aiuto perché come sempre si trova sempre in un mare di guai. In casa Gallagher gira alcol, droga, fumo di ogni tipo, sesso in ogni stanza e atti illegali che permettono ai ragazzi di sopravvivere, pagare le bollette e arrivare ai fine settimana.

Shameless

I Gallagher

I Gallagher si amano o si odiano, niente vie di mezzo per loro. Sono una famiglia non convenzionale e senza regole che fa emozionare ad ogni puntata e dimostra come senza soldi, senza vestiti nuovi e sfarzi a cui si è abituati in altre serie tv drama, le persone trovano il modo di reagire, farsi rispettare e soprattutto volersi un gran bene. I Gallagher sono così non convenzionali da essere quasi irreali nelle loro storie ma estremamente realistici nei rapporti tra loro e nelle emozioni che provano che ad ogni puntata coinvolgono anche lo spettatore facendolo a sua volta diventare un nuovo Gallagher.

Questo breve viaggio sulle famiglie seriali e le sue storie, dimostra come le serie siano state in grado di adattare il loro modo di racconto con i tempi, presentando tanti tipi diversi di famiglie. A questo punto si può davvero dire che non si sceglie la famiglia, ma si può scegliere una serie di famiglia o più di una che possa essere rappresentativa della nostra storia o che comunque essendo completamente diversa ci porta in un mondo lontano con la mente e con il sorriso.

E voi, qui che potete scegliere, che famiglia scegliete?