La legge di Lidia Poët, una delle discendenti dell’avvocata si scaglia contro la serie: “È indecorosa”

Perché una delle ultime discendenti dell'avvocata ha definito "indecorosa" la serie tv La legge di Lidia Poët? Ecco le sue dichiarazioni!

La legge di Lidia Poët, la serie tv creata da Guido Iuculano e Davide Orsini liberamente ispirata alla vita della prima avvocata d’Italia, ha debuttato su Netflix lo scorso 15 febbraio. Sebbene abbia avuto un’ottima accoglienza da parte del pubblico (la serie è entrata nella top 10 mondiale settimanale in lingua non inglese di Netflix posizionandosi al terzo e al quinto posto rispettivamente nella prima e seconda settimana di rilascio), lo show è stato preso di mira da parte di Marilena Jahier Togliatto, una delle ultime discendenti di Lidia Poët.

Le critiche di Marilena Jahier Togliatto alla serie Netflix La legge di Lidia Poët

La legge di Lidia Poët; cinematographe.it

Intervistata dal giornale La Stampa, la discendente della prima avvocata d’Italia non ha usato mezzi termini per criticare la serie La legge di Lidia Poët. “Mi lasci dire che in quella serie tv non c’è sul serio nulla della mia parente Lidia: ne ho vista una sola puntata e poi ho abbandonato per sdegno (…) Lei ha presente quella scenaccia di sesso all’inizio della prima puntata? E ha esaminato il linguaggio in cui scade a volte Lidia? È vero, è una fiction, ma nell’800 quelle parolacce manco esistevano. Insomma, va bene romanzare, ma neanche storpiare così un personaggio che tanto bene ha fatto alla storia dell’emancipazione femminile, mi pare ingeneroso. E di segno opposto al senso che ha voluto dare alla sua esistenza la mia lontana prozia“.

La sinossi di La legge di Lidia Poët:

Nella Torino di fine Ottocento, una sentenza della locale Corte d’appello dichiara illegittima l’iscrizione di Lidia Poët all’Albo degli avvocati, impedendole così di esercitare la professione forense soltanto perché donna. Senza un quattrino ma piena di orgoglio, Lidia trova un lavoro presso lo studio legale del fratello Enrico, mentre prepara il ricorso per ribaltare le conclusioni della Corte.

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