Il Patriarca – Massimo Boldi stronca la serie con Claudio Amendola: “È indietro di almeno 20 anni nella sceneggiatura, nella regia ma soprattutto nel cast”

Rispondendo ad un tweet, Massimo Boldi si è scagliato contro la fiction di Canale 5 Il Patriarca.

Massimo Boldi stronca Il Patriarca, la fiction di Canale 5 diretta e con protagonista Claudia Amendola, la cui ultima puntata è andata in onda lo scorso 19 maggio. Nonostante gli ottimi ascolti fatti registrare (tant’è che si parla di un rinnovo quasi certo per una seconda stagione), l’attore e comico lombardo ha bocciato il prodotto a 360° gradi.

Massimo Boldi stronca la fiction Il Patriarca

Il Patriarca; cinematographe.it

Il tutto è accaduto sotto un tweet pubblicato dalla Taodue – la società di produzione televisiva e cinematografica italiana, specializzata nella fiction televisiva, di proprietà del gruppo Mediaset e fondata da Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt – che recitava “Vi è piaciuta l’ultima puntata? Commentato qui sotto”. Negativa. Siete rimasti indietro di almeno 20 anni nella sceneggiatura, nella regia ma soprattutto nel cast. Non avete neanche saputo copiare quelle che guardano a Netflix, Prime…Voto 4”, è stata la risposta piuttosto “fumantina” di Massimo Boldi. Al momento, né la Taodue né lo stesso Claudia Amendola hanno voluto rispondere alle parole dell’attore lombardo.

La sinossi de Il Patriarca:

Nemo Bandera, diminutivo di Nemesio, è un forte e ricco imprenditore nonché narcotrafficante di successo a capo della Deep Sea, azienda ittica della città fittizia di Levante, ereditata a suo tempo dal suocero. Poco prima di compiere sessant’anni, gli viene diagnosticato l’Alzheimer. Nemo cerca di nascondere la sua malattia alla sua famiglia in modo da non risultare vulnerabile, scegliendo così il suo successore tra i suoi due figli Nina e Carlo, avuti con sua moglie Serena, che però risultano poco interessati agli affari, e la sua primogenita Lara, avuta con il suo primo amore di gioventù, la quale sapendo dei loschi affari del padre, non vuole averne a che fare con lui. Dalla lotta per l’eredità però viene estromesso il suo figlioccio, il brillante e implacabile avvocato Mario Rizzi, oggettivamente più preparato dei figli legittimi di Nemo, a cui però manca il suo stesso sangue. Sapendo che Nemo non lo vede come l’erede dell’impero, Mario inizierà il suo piano di conquista senza abbandonare il suo affascinante sorriso e la sua fedeltà a Nemo, il che lo renderà il più pericoloso e spietato dei nemici del patriarca di Levante.