Heartstopper: fan oltrepassano il limite con la nonna di Joe Locke: “la privacy non è negoziabile”

Joe Locke, protagonista della serie di successo di Netflix Heartstopper, confessa che l'interesse dei fan ha raggiunto un punto molto pericoloso: "devono esserci dei limiti".

La seconda stagione di Heartstopper è già uno dei titoli fondamentali del catalogo Netflix. La sua capacità di catturare il cuore degli abbonati con il suo cristallino e puro amore adolescenziale è senza alcun dubbio il suo punto di forza, ma non è tutto rosa e fiori.

Strani comportamenti fanatici verso le persone famose sembrano ormai all’ordine del giorno. Ne sono cadute vittime anche le star di Heartstopper e, man mano che la serie diventa più mainstream e acquista fama, la pressione a cui sono sottoposti i suoi protagonisti cresce di giorno in giorno.

“Devono esserci dei limiti”, confessa Joe Locke in un’intervista pubblicata su Teen Vogue, in cui racconta come, l’interesse dei fan, sia arrivato a un punto molto pericoloso. I “fan”, infatti, sono arrivati a chiamare con insistenza il numero di telefono della nonna e, la famiglia del giovane attore, è stata costretta a chiudere i loro profili social. “Le persone hanno bisogno di conoscere i propri limiti”.

“A volte provo uno strano senso di colpa perché, per associazione, le loro vite sono influenzate dalle decisioni della mia vita”, dice l’attore sulla pressione che provano i suoi cari. “È una cosa reciproca, ho bisogno di imparare i miei limiti e le persone hanno bisogno di imparare i loro limiti. La maggior parte dell’attenzione tuttavia è sana, e spero di apprezzarla sempre così”.

“C’è questa idea che perdere la privacy fa parte del lavoro, che si perde il diritto alla privacy. È qualcosa che spero che la prossima generazione di personaggi famosi possa cambiare”, sottolinea. “Spero che le persone capiscano che la privacy non è negoziabile”.

Joe Locke nella serie Netflix interpreta Charlie, il fidanzato di Nick, interpretato da Kit Connor. “Sono bisessuale. Congratulazioni per aver costretto un diciottenne a uscire allo scoperto. Penso che alcuni di voi abbiano perso il punto della serie”, aveva scritto Connor su Twitter l’anno scorso, stanco delle accuse di queerbaiting. “Non devi niente a nessuno. Sono molto orgoglioso di te, amico mio”, aveva risposto Locke.

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