Harry Potter: perché il coinvolgimento di JK Rowling nella serie TV è un rischio che HBO non ha bisogno di correre

Non solo il coinvolgimento di JK Rowling nel remake di Harry Potter è controverso, ma sta compromettendo le sue possibilità di successo.

Con Warner Bros. Discovery in marcia verso il remake della serie TV di Harry Potter, sta diventando sempre più chiaro che il coinvolgimento di JK Rowling nel progetto è un rischio che HBO non dovrebbe correre. Il franchise di Harry Potter è un vero colosso della proprietà intellettuale, un marchio che è diventato sempre forte negli ultimi decenni, generando film, spin-off, uno spettacolo di Broadway, un parco a tema e molto altro ancora. Era solo questione di tempo prima che Harry Potter ottenesse una sua serie TV, basata sui libri originali del franchise fantasy.

La serie TV di Harry Potter di HBO Max è stata ufficialmente confermata nel 2023 (ma era in programma già dal 2021). Ha creato una certa confusione quando è stato rivelato che lo show televisivo, che attualmente sta assumendo i suoi sceneggiatori, sarebbe stato un remake. Considerando che i film sono ancora così amati, è stata una scelta curiosa da parte di HBO. Tuttavia, l’annuncio che JK Rowling sarebbe stata pesantemente coinvolta nel progetto, dall’inizio alla fine, ha creato una controversia ancora più grande. Una controversia che Warner Bros. Discovery e Max devono affrontare se il remake vuole avere successo.

Essere un fan di Harry Potter è un compito difficile in questo momento. Il franchise sarà sempre indissolubilmente legato alla sua creatrice che, negli ultimi anni, non ha fatto notizia per i suoi libri, ma per le sue visioni transfobiche. E lo stesso Harry Potter non è più quello di una volta. Mentre i film originali sono ancora molto amati, gli spin-off di Animali fantastici non sono andati altrettanto bene, al punto che gli ultimi due film sono stati cancellati. Rowling e il calo della qualità dei film hanno creato uno scenario in cui la proprietà intellettuale di Harry Potter ha un disperato bisogno di ricominciare da capo.

Sfortunatamente, l’intimo coinvolgimento di JK Rowling con lo show televisivo è l’opposto dell’iniziare da zero. È una figura controversa in questo momento, e non in un modo positivo o che possa essere interpretato sotto una diversa luce. Nel bene e nel male – quasi certamente nel male – la sua associazione con Harry Potter ha già contaminato il remake, ma il suo coinvolgimento diretto minaccia di diventare un vero problema per Warner Bros. Discovery.

Leggi anche Harry Potter: quando uscirà la serie TV? Le prime notizie in merito

Il remake di Harry Potter sta alienando gran parte del suo pubblico

Il passaggio di JK Rowling da amata autrice di libri per bambini a bigotta figura anti-trans è stato doloroso da guardare, anche per la comunità LGBTQ+. Il pubblico queer di Harry Potter è noto da tempo nella cultura pop come una parte sostanziale e leale della sua fanbase. La storia di un ragazzo che si ritrova in una scuola di magia piena di accettazione e amicizia è una storia che ha avuto una profonda risonanza con i suoi lettori queer, così come con coloro che stavano esplorando la propria identità. Molti dei ragazzi che sono cresciuti leggendo Harry Potter quando la serie è uscita per la prima volta lo hanno fatto perché i libri erano un rifugio da un mondo che non li capiva o accettava.

Ciò rende i commenti transfobici della Rowling e il suo rifiuto di ascoltare i suoi lettori LGBTQ+ ancora più duro da digerire. Piuttosto che riconsiderare la sua posizione e il motivo per cui potrebbe essere così dannoso per i suoi lettori, ha scelto di raddoppiare i suoi sforzi sui social media e trollare coloro che non sono d’accordo. Questa crudeltà non ha fatto altro che allontanare molti dei suoi ormai ex fan, che si sono sentiti ostracizzati da quel magico mondo da lei creato.

Leggi anche JK Rowling di nuovo nell’occhio del ciclone: donate 70.000 sterline a gruppo anti-trans

Il remake di Harry Potter non ha bisogno di JK Rowling per avere successo

Harry Potter

La decisione di coinvolgere JK Rowling così intimamente nel processo di sviluppo creativo dello show televisivo di Harry Potter è miope, anche al di là del problema di alienare il pubblico. I film di Harry Potter erano amati, i film di Animali fantastici un disastro, ed erano un disastro creati dalla Rowling: dopo tutto era lei la sceneggiatrice. La Rowling ha dimostrato di essere incapace di tradurre il suo lavoro sullo schermo. La Warner Bros. farebbe bene a ricordare che i film che ha scritto sono stati accolti così male che hanno dovuto chiamare lo sceneggiatore di lunga data di Harry Potter Steve Kloves come co-sceneggiatore della Rowling, nel tentativo di salvare il terzo e quello che poi sarebbe stato il film finale.

Il remake televisivo può avere successo anche senza la Rowling, anzi, starebbe anche meglio. È impossibile che venga completamente esclusa dal progetto, conserva ancora i diritti della proprietà intellettuale del franchise, tuttavia, Harry Potter dà il meglio di sé quando lei è coinvolta solamente come consulente creativo.

Warner Bros. Discovery sta gestendo male la controversia su JK Rowling

Finora, la Warner Bros. Discovery non ha fatto nulla per rassicurare il pubblico e coloro che sono rimasti delusi dal bigottismo transfobico della Rowling. In realtà, lo studio ha fatto esattamente il contrario: il CEO David Zaslav ha recentemente pubblicizzato il coinvolgimento della Rowling in una chiamata sugli utili della società. Ciò dimostra una completa ignoranza di quanto sia radioattiva JK Rowling per gran parte del pubblico di Harry Potter. Zaslav non ha esattamente dimostrato di essere un uomo che capisce o si preoccupa dello zeitgeist.

È preoccupante il fatto che la Warner Bros. Discovery non solo abbia invitato la Rowling nel processo dic reazione della serie, ma che la stia usando come punto di forza. Nella migliore delle ipotesi, illustra una mancanza di comprensione della proprietà o della sua base di fan; nel peggiore dei casi, illustra la loro mancanza di preoccupazione o cura per quegli stessi fan. Considerando che la Warner Bros. non ha realizzato un buon film sull’universo di Harry Potter da 13 anni, si pone la questione se lo studio abbia ancora quello che serve per essere fedele al franchise e offrire qualcosa di eccezionale. Sfortunatamente, tutti i segnali indicano di no.

Fonte: SR