Hannah Waddingham e l’orrore vissuto sul set de Il Trono di Spade

Hannah Waddingham ha affermato che il waterboarding sul set l'ha portata alla "claustrofobia cronica"

Durante una recente apparizione a The Late Show, Hannah Waddingham, famosa per il suo ruolo di Unella ne Il Trono di Spade, ha svelato un’esperienza traumatica vissuta sul set della celebre serie HBO.

Per Hannah Waddingham quella bruttissima esperienza è stata la peggiore della sua vita (dopo il parto)

Hannah Waddingham Il Trono di Spade - cinematographe.it

Hannah Waddingham ha rivelato di soffrire di “claustrofobia cronica” a causa di una particolare scena di waterboarding che ha girato per la serie. Nel ruolo di Unella, membro dei Setta della Fede dei Sette, l’attrice è stata coinvolta in una scena brutale in cui il suo personaggio viene torturato da Cersei Lannister, interpretata da Lena Headey. La scena è stata particolarmente intensa e ha richiesto a Waddingham di essere legata a un tavolo con cinghie di cuoio per ben dieci ore, subendo il cosiddetto waterboarding, una pratica simile alla tortura dell’annegamento.

La recitazione della scena è stata così intensa che Waddingham ha rivelato di aver sviluppato una claustrofobia cronica a causa di quell’esperienza. Durante l’intervista, ha raccontato l’orrore di essere legata e immobilizzata per ore, con segni delle cinghie sul corpo e la voce persa a causa delle urla.

L’attrice ha anche condiviso che girare quella scena è stato uno dei giorni più difficili della sua vita, paragonabile solo al parto. Nonostante l’esperienza traumatizzante, Waddingham ha continuato a sottolineare l’importanza di servire il proprio ruolo e dare il massimo sul set.

“Sono tornata dal set con il succo d’uva tutto nei capelli, quindi sono diventati viola, non potevo parlare perché la Montagna mi aveva tappato la bocca mentre urlavo e avevo segni di cinghie ovunque come se f ossi stata aggredita”, ha continuato. “Uno degli altri ragazzi che stavano girando qualcos’altro diceva: ‘Sei fortunato, sono quattro giorni che striscio nella merda sul gomito.”

“Sono stata legata a un tavolo di legno con delle grosse cinghie per 10 ore”, ha detto. “Lena si è sentita a disagio nel versarmi del liquido in faccia per così tanto tempo, ed ero fuori di me. Ma in quei momenti devi pensare, fai quello che devi fare o ti tiri indietro e dici: ‘No, non è quello per cui ho firmato, blah, blah, blah?'”

Anche Lena Headey ha commentato l’esperienza, definendo l’intera situazione “orrenda” per Hannah Waddingham. L’attrice espresso compassione e solidarietà nei confronti della collega, sottolineando come gli attori siano disposti a superare ogni limite per fare al meglio il proprio lavoro.

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