Breaking Bad, Aaron Paul rivela quanti soldi (non) gli ha dato Netflix: “È giunto il momento di sborsare”

Aaron Paul e Bryan Cranston sono due degli attori più partecipi ai picchetti di Hollywood (e giustamente).

Sono ormai 127 i giorni di sciopero degli scrittori e 54 degli attori e questa situazione non sembra intenzionata a risolversi a breve. L’AMPTP credeva che lasciarli alla deriva, senza possibilità di negoziare, li avrebbe fatti desistere perché “hanno un affitto da pagare”, ma ciò li ha invece fatti unire sempre di più. Prima o poi i produttori dovranno scendere a patti col fatto che, se vorranno avere qualcosa da presentare al pubblico nel 2024 e nel 2025, dovranno accettare le loro richieste. Non resta che sedersi al tavolo e accettare le loro condizioni (se no tutte, almeno alcune), come la limitazione dell’uso dell’IA o i guadagni residui dallo streaming.

Aaron Paul e Bryan Cranston di Breaking Bad sono due degli attori più partecipi ai picchetti di Hollywood

Breaking Bad Aaron Paul - cinematographe.it

L’ultimo a esemplificare quanto male sia messo attualmente il mercato è stato Aaron Paul che, durante un’intervista con Entertainment Tonight Canada, ha snocciolato tutti i guadagni residui che riceve per Breaking Bad su Netflix. Nello specifico, zero. “Per me è folle”, dice l’attore. Una delle richieste più importanti dello sciopero è che le società di streaming smettano di nascondere i propri numeri e che i guadagni residui vengano pagati come dovrebbero.

Le serie grazie a questi servizi vivono per sempre. Se la sono cavata non pagando alla gente il giusto compenso e ora è arrivato il momento di sborsare. È curioso che non molto tempo fa, precisamente un decennio fa, Netflix sia stato, per Vince Gilligan (il creatore di Breaking Bad), il motivo per cui la serie ha cominciato ad essere sulla bocca di tutti ed è riuscita ad andare oltre la seconda stagione.

Aaron Paul è uno degli attori che si è visto di più ai picchetti organizzati in tutta Hollywood. Su quanto sta accadendo nello sciopero si è espresso quanto segue: “Mi sento ottimista, non faremo nulla. Quindi devono per forza fare qualcosa loro!”. Mancano 27 giorni alla fine dello sciopero degli scrittori – che diventerà il più lungo della storia – e 41 giorni allo sciopero degli attori. E le cose non sembrano voler finire.

Leggi anche Breaking Bad e l’inaspettata reunion durante gli scioperi di Hollywood

Tags: Netflix