Maria Chiara Giannetta su Blanca 2: “Vorrei una figlia d’anima” [VIDEO]

Intervista al cast e al regista di Blanca - Stagione 2, in onda sui canali Rai a partire dal 5 ottobre 2023.

Blanca – Stagione 2 riporta il pubblico Rai nella vita della consulente di polizia interpretata da Maria Chiara Giannetta, dopo il successo ottenuto dai primi episodi andati in onda nel 2021. Prima di scoprire come si evolveranno le situazioni professionali e private che la vedono coinvolta, abbiamo intervistato la stessa attrice pugliese ma anche i suoi compagni di set, Giuseppe Zeno e Pierpaolo Spollon, la giovane Sara Ciocca ed anche il regista Jan Maria Michelini.

blanca 2 cast intervista

Maria Chiara Giannetta parla del rapporto con Lucia e della “filiazione d’anima”

Alla protagonista di Blanca 2, Maria Chiara Giannetta, abbiamo innanzitutto chiesto cosa è successo dopo la messa in onda della prima stagione. Qual è stata, cioè, la reazione della gente a ciò che era stato trasmesso sul piccolo schermo e se lei stessa ha avuto modo di raccogliere nuove testimonianze di persone che quotidianamente hanno a che fare con la disabilità, non solo in prima persona. Elemento che potrebbe quindi averla aiutata a costruire ancora meglio il proprio personaggio. “Dopo la prima stagione ho conosciuto nuove persone, soprattutto a Genova: ho conosciuto questo ragazzo che si chiama Simone e che mi diceva “voglio farti vedere Genova con i miei occhi. Abbiamo parlato tantissimo, lui si è commosso con Blanca e mi ha ringraziato. Più di una persona lo ha fatto, soprattutto a Genova“, ha dichiarato Maria Chiara Giannetta, aggiungendo: “Poi, con i miei amici, abbiamo fatto una riunione per le puntate della seconda stagione, ci siamo confrontati. Ed è sempre stimolante, perché noi facciamo di Blanca e della sua disabilità un punto di forza. Non c’è pietismo, per noi il pietismo non esiste. Abbiamo visto che è possibile far utilizzare a Blanca la sua cecità come un’abilità, una forza, e non come una debolezza. E lei dimostra proprio di avere, appunto, quell’abilità che gli altri non hanno“.

Nel corso dell’intervista, abbiamo chiesto a Maria Chiara Giannetta e Sara Ciocca di commentare il rapporto tra i loro personaggi, Blanca e Lucia. Una relazione tenera che potremmo definire come un esempio perfetto di “genitorialità elettiva” e che richiama alla mente quella che la compianta Michela Murgia definiva “filiazione d’anima”. Un tipo di rapporto fuori dalla norma diffusa, ancora poco riconosciuto in Italia, soprattutto dal punto di vista legale. La protagonista di Blanca 2 ha quindi dichiarato: “Nel nostro caso specifico c’è un bisogno reciproco. Cioè, è vero che Lucia ha bisogno di una figura adulta genitoriale, ma anche Blanca ha bisogno di Lucia. Ha bisogno di questo rapporto in cui Lucia la mette sempre spalle al muro e la fa reagire, soprattutto emotivamente. Magari si riuscisse ad accettare questo concetto senza pregiudizi. Non dovremmo stare neanche qui a parlarne. Però bisogna parlarne. Ecco, quest’anno il rapporto di Lucia e Blanca sarà proprio l’esempio di una famiglia nuova, diversa, anticonvenzionale“. Ha quindi aggiunto Sara Ciocca: “Quello tra i nostri personaggi è un rapporto bello, leale. Anche con mia mamma spesso non ci si capisce, perché uno sta crescendo, ci sono le difficoltà madre-figlia, ecc. O sì, o no, o ti sbatto la porta in faccia: tre sono le scelte. Invece con Blanca non è così, perché Blanca ricorda la sua infanzia, ricorda quello che ha passato e ricorda anche quello che non ha passato. E così capisce quello che sta passando Lucia. Capire la mente e il bisogno dell’altro non è scontato. Quindi loro si capiscono, si vengono incontro, e così nasce un amore. Un amore materno, ovviamente“.

Infine, a Maria Chiara Giannetta abbiamo chiesto in che modo ha lavorato sui nodi psicologici del suo personaggio, la cui infanzia e i cui rapporti famigliari saranno ulteriormente approfonditi in Blanca 2. “Siccome non mi appartengono personalmente, ho cercato di leggere il più possibile rispetto a rapporti troncati con le figure genitoriali. Ho chiesto ad un po’ di persone, amiche soprattutto, che magari hanno una situazione diversa da quella che conosco io. Quindi a livello di preparazione sono andata così: lei non ha una mamma, non ha più una sorella, ha questa famiglia diversa – Lucia comincia a far parte della sua famiglia, Stella diventa la sua sorella maggiore, il padre che però è più un padre che ha bisogno della figlia e non viceversa – quindi per me è stato molto importante cercare delle testimonianze“, ha dichiarato l’attrice, concludendo col dire: “Io vengo da una famiglia che è totalmente diversa, siamo tanti figli ed i miei genitori stanno insieme da tanti anni. Io ancora mi chiedo “ma che tipo di famiglia voglio?”, e continuerò a chiedermelo ma intanto non so cosa succederà. Mi piacerebbe avere una figlia d’anima“.

Pierpaolo Spollon: “In Michele e Sebastiano c’è la stessa paura di perdere Blanca

Blanca - stagione 2, Intervista a cast e regista della serie RAI - Cinematographe.it

I nostri microfoni sono stati quindi rivolti al regista Jan Maria Michelini e ai due uomini di Blanca, Giuseppe Zeno e Pierpaolo Spollon. A Michelini abbiamo chiesto di parlare di Genova, città che nella serie non si limita solo a fare da sfondo ma diventa quasi un’entità animata. Cosa aggiunge alla serie, dal punto di vista non solo scenografico ma proprio drammaturgico? “La serialità di Blanca, seppure quest’anno sia più dipinta di crime, è un insieme di generi: la città di Genova, da questo punto di vista, ti offre una cornice ideale per avere più generi che coesistono. Perché Blanca vive a Camogli, una città coloratissima, ricca di pastelli, che ti ricorda un passato ormai perduto e che era un passato felice, prima dei drammi che hanno coinvolto Blanca. Genova è anche una città di cavalcavia, di cemento, di porto industriale, di un paesaggio più duro: e quella è la cornice perfetta per ambientare la parte crime. Quindi è una città di mare, sbilanciata sul mare, un contesto estremamente originale perché non è stata mai raccontata – se non in un’altra serie – tanto come, ad esempio, è stata raccontata Napoli. I testi sono ambientati a Napoli, per dire, ma abbiamo deciso di andare altrove anche perché Napoli ci sembrava fosse stata la cornice di tante altre serie prima di questa“.

Infine, Giuseppe Zeno e Pierpaolo Spollon hanno parlato del triangolo amoroso che anche in Blanca 2 vedrà coinvolta la protagonista ed i loro rispettivi personaggi, ossia Michele e Sebastiano. “Il triangolo amoroso è qualcosa che drammaturgicamente funziona e riesce a suggestionare. Crea interesse, è una sorta di bilancia: è l’indecisione, è l’essere o non essere, è il “cosa farà?”. Quindi questo è ciò che incuriosisce e crea l’interesse, al di là di quella che sarà la scelta definitiva della protagonista“, ha dichiarato Zeno. Pierpaolo Spollon ha quindi aggiunto: “In qualsiasi relazione e in qualsiasi storia c’è un elemento costante che è una piccola parte di paura: paura che si possa perdere quello che si ha. In questo caso, il nostro triangolo è anche fondato su questo. Cioè, io sento e so che Liguori può portarmi via Blanca. Lui sente e sa che io potrei portargliela via – purtroppo non solo a livello amoroso, come racconta il mio personaggio e le sue intenzioni nella prima stagione. Come attori io e Giuseppe non abbiamo girato tanto assieme, i nostri personaggi si sfiorano solo sulla drammaturgia, ma realmente scene di incontri ne abbiamo avute poche. Ma sono comunque incontri che si fanno molto sentire. C’è questa carica ogni volta, questa presenza, questa imminenza grigia sia per lui che per me, che poi sfocia in pochi incontri ma molto forti. Quindi sì, c’è questa sensazione di paura che resta“.

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