Downton Abbey: 8 film e serie TV simili da vedere
Alcuni titoli per tornare a immergersi nelle stesse atmosfere.
Il fenomeno di Downton Abbey ha conquistato milioni di spettatori grazie alla sua capacità di intrecciare intrighi familiari, cambiamenti sociali e splendide ambientazioni nella campagna inglese. Ma se la nostalgia per la tenuta dei Crawley ti spinge a cercare nuovi titoli con atmosfere simili, tra storie aristocratiche, conflitti di classe e grandi scenari storici, ci sono molte altre opere che possono regalarti la stessa emozione. Ecco otto consigli, tra film e serie, che ti faranno rivivere l’incanto.
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1. Gosford Park (2001) di Robert Altman è il film che più di tutti ha anticipato l’universo narrativo di Downton Abbey

Prima ancora che Downton Abbey diventasse un fenomeno mondiale, Julian Fellowes aveva già firmato la sceneggiatura di Gosford Park, diretto da Robert Altman. Ambientato nel 1932, il film segue un weekend di caccia in una splendida tenuta inglese dove aristocratici e servitù si intrecciano in un gioco di apparenze e segreti. Qui, come in Downton Abbey, i piani alti e i piani bassi si osservano e si condizionano a vicenda, dando vita a una commedia umana ricca di sfumature. Il film introduce anche un mistero, con un omicidio che scuote entrambe le classi. Il cast stellare – da Maggie Smith a Kristin Scott Thomas – regala interpretazioni memorabili, mentre Altman adotta una regia corale e quasi documentaristica, che permette allo spettatore di sentirsi parte delle dinamiche della casa. È un’opera che brilla per intelligenza, ironia e sfarzo visivo, ed è innegabile il suo legame diretto con Downton Abbey.
2. The Gilded Age (2022 – in corso) di Julian Fellowes è la serie che raccoglie ufficialmente l’eredità di Downton Abbey.
Se cerchi la vera erede di Downton Abbey, la risposta è The Gilded Age, creata anch’essa da Julian Fellowes. Ambientata a New York alla fine dell’Ottocento, racconta lo scontro sociale e culturale tra la vecchia aristocrazia, legata a un mondo ormai in declino, e i nuovi ricchi pronti a tutto pur di affermarsi. Al centro della narrazione c’è Marian Brook, una giovane donna che entra in questo mondo fatto di ricevimenti fastosi, scandali e rivalità feroci. La serie riprende lo stile narrativo di Downton Abbey: intrecci di famiglia, intrighi sociali e una messa in scena sfarzosa. Non mancano momenti più intimi che mostrano quanto fragile sia la vita dietro l’apparente perfezione. La seconda stagione ha convinto pubblico e critica, tanto da portare al rinnovo per una terza, e conferma che Fellowes sa come raccontare la trasformazione di un’epoca. È una serie che mescola spettacolo e riflessione storica con la stessa grazia che ha reso celebre la saga dei Crawley.
3. Quel che resta del giorno (1993) di James Ivory è il film che meglio esprime il sacrificio e la malinconia dietro le grandi case inglesi

Un film elegante e profondamente commovente, Quel che resta del giorno racconta la storia di Stevens, un maggiordomo interpretato da Anthony Hopkins, devoto fino all’ossessione alla propria funzione. La sua esistenza è scandita dal dovere, ma dietro la facciata di compostezza si cela un amore mai vissuto con la governante, resa indimenticabile dall’interpretazione di Emma Thompson. Ambientato tra le due guerre mondiali, il film mostra il tramonto di un’epoca in cui la servitù era al centro del mantenimento delle grandi case di campagna. La regia di James Ivory cattura con delicatezza la malinconia di una vita spesa al servizio di altri, sollevando domande universali sul senso del sacrificio e delle occasioni perdute. Visivamente raffinato, il film restituisce con sensibilità i conflitti emotivi dei protagonisti e le trasformazioni sociali di un’Inghilterra in bilico. Un’opera imprescindibile per chi ama le atmosfere di Downton Abbey ma desidera una riflessione ancora più intima e dolorosa.
4. Boardwalk Empire (2010-2014) di Terence Winter è la serie che porta i conflitti sociali di Downton Abbey nella New York del proibizionismo
Spostandoci dagli eleganti saloni inglesi alla costa est americana degli anni ’20, Boardwalk Empire mostra un lato diverso ma ugualmente affascinante della storia sociale. Creata da Terence Winter e prodotta da Martin Scorsese, la serie segue la scalata al potere di Nucky Thompson (Steve Buscemi), politico ambiguo e spietato che controlla Atlantic City durante il proibizionismo. Le dinamiche sono più violente e oscure rispetto a Downton Abbey, ma la precisione nel ricreare l’epoca, la cura nei dettagli scenici e la rappresentazione dei conflitti tra classi e potere ricordano da vicino lo stile di Fellowes. Ogni episodio è un affresco complesso, dove la corruzione e la ricerca di status sociale si intrecciano con drammi personali e morali. È una serie che, pur lontana nello stile, riesce a catturare lo spettatore con la stessa forza evocativa di Downton Abbey, mostrando come la storia sia fatta tanto di lusso quanto di lotte sotterranee.
5. Ritorno a Brideshead (2008) di Julian Jarrold è il film che racconta il declino aristocratico con malinconia e intensità

Con Ritorno a Brideshead, adattamento del romanzo di Evelyn Waugh, ci immergiamo nelle atmosfere malinconiche dell’aristocrazia inglese tra le due guerre mondiali. La storia segue Charles Ryder, giovane artista attratto e quasi soggiogato dal fascino della famiglia Flyte, proprietaria della magnifica tenuta di Brideshead. Le relazioni complesse con Sebastian e Julia si intrecciano a temi più ampi come fede, amore e il lento declino di un mondo aristocratico. La regia di Julian Jarrold regala immagini sontuose e cariche di poesia, mentre il film esplora il legame ambiguo tra desiderio personale e aspettative sociali. Le dinamiche tra i personaggi, fatte di tensioni sottili e passioni represse, rispecchiano molto da vicino quelle di Downton Abbey. Brideshead diventa simbolo di un’epoca che svanisce, e lo spettatore si ritrova immerso in un universo di grande bellezza ma destinato all’inevitabile tramonto.
6. The Young Victoria (2009) di Jean-Marc Vallée è il film che svela il volto intimo e umano della giovane regina Vittoria
The Young Victoria offre uno sguardo intimo e spettacolare sugli anni formativi della regina Vittoria, interpretata da Emily Blunt. Il film, diretto da Jean-Marc Vallée, racconta le lotte di potere che circondavano la giovane monarca, il suo difficile rapporto con la madre e il consigliere Sir John Conroy, e soprattutto la nascita del suo amore con il principe Alberto. La pellicola brilla per i costumi sontuosi e le scenografie raffinate, capaci di trasportare lo spettatore direttamente nell’Inghilterra vittoriana. Al di là dell’aspetto visivo, ciò che colpisce è la capacità di mostrare una giovane donna che, pur circondata da pressioni enormi, cerca di affermare la propria voce e indipendenza. È una storia di crescita, potere e amore che piacerà molto a chi ha seguito con passione i dilemmi dei personaggi di Downton Abbey. Un ritratto reale e umano di una regina destinata a segnare la storia.
7. Ragione e sentimento (1995) di Ang Lee è il film che porta sullo schermo le passioni represse e i doveri sociali di Jane Austen

Diretto da Ang Lee e sceneggiato da Emma Thompson, Ragione e sentimento è una delle più raffinate trasposizioni cinematografiche di Jane Austen. Ambientato nel tardo Settecento, racconta le vicende delle sorelle Dashwood, costrette a confrontarsi con difficoltà economiche e aspettative sociali dopo la morte del padre. Le due incarnano due approcci opposti alla vita: la ragionevole Elinor e la passionale Marianne. Il film esplora temi che risuonano anche in Downton Abbey: il matrimonio come strategia sociale, il peso delle convenzioni, le passioni represse e le disuguaglianze di genere. Con un cast che include Hugh Grant, Kate Winslet e Alan Rickman, la pellicola unisce eleganza e intensità emotiva. La regia sobria ma poetica di Ang Lee esalta ogni dettaglio, rendendo l’opera un classico intramontabile per chi ama i drammi in costume con al centro i dilemmi del cuore e della società.
8. La duchessa (2008) di Saul Dibb è il film che racconta l’audacia e la fragilità di una donna in gabbia tra convenzioni e passioni
Con La duchessa, Saul Dibb porta sullo schermo la vita affascinante e tormentata di Georgiana Cavendish, interpretata da Keira Knightley. Figura iconica del XVIII secolo, Georgiana era ammirata per il suo carisma e la sua influenza politica, ma prigioniera di un matrimonio infelice con il duca, impersonato da Ralph Fiennes. Il film esplora il contrasto tra la sua vita pubblica, fatta di sfarzo e potere, e quella privata, segnata da solitudine e amori proibiti. Con scenografie e costumi spettacolari, La duchessa cattura le contraddizioni di una donna moderna in un’epoca che non lasciava spazio alle sue aspirazioni personali. Come Downton Abbey, mette in scena il conflitto tra il dovere verso la società e i desideri individuali, offrendo un ritratto vibrante e intenso che combina critica sociale e melodramma. È un viaggio visivamente straordinario e insieme emotivamente coinvolgente.