Watermark – L’acqua è il bene più prezioso: recensione del documentario

Le controversie dell'uomo, tra interessi economici, garanzia di sopravvivenza e spreco delle risorse vitali.

Watermark – L’acqua è il bene più prezioso è il documentario diretto da Jennifer Baichwal e Edward Burtynsky, in concorso per la sezione Immersioni di Sguardi Altrove Film Festival 2023.

Watermark – L’acqua è il bene più prezioso: lo sfruttamento umano delle risorse per la sopravvivenza

Watermark - L'acqua è il bene più prezioso
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Watermark – L’acqua è il bene più prezioso è un documentario canadese prodotto nel 2013 e uscito in Italia nel 2021. Racconta attraverso un viaggio che muove dalla Cina al Bangladesh, agli Stati Uniti, come l’uomo sia capace, con il proprio ingegno, di fare grandi cose ma nello stesso tempo, per avidità ed stoltezza, sia capace di distruggere; l’uomo ha saputo creare attraverso lo sfruttamento dell’acqua opere imponenti di progresso ma, contemporaneamente, non ha saputo fermarsi e modulare lo sfruttamento di un elemento di fondamentale importanza.  

L’acqua è un bene prezioso, bene da intendersi come elemento che costituisce il principio vitale e che rende possibile la sopravvivenza umana sulla Terra che per il 70 % è fatto proprio d’acqua.

WatermarkL’acqua è il bene più prezioso, spiega le contraddizioni che caratterizzano l’intera umanità:  il bene più prezioso che diventa oggetto di baratto tra interessi economici e garanzia di sopravvivenza. La Cina e l’America, mondi e concezioni differenti, culture contrapposte, costumi e abitudini diversi, storicamente Oriente ed Occidente che riconoscono nell’acqua non solo un bisogno materiale ma anche spirituale.

Watermark – L’acqua è il bene più prezioso: un futuro a rischio

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Il viaggio documentaristico riporta realtà che hanno possibilità di essere grazie all’acqua: dalle fattorie galleggianti al largo della costa cinese del Fujian alle risaie terrazzate di Yunnan, e ancora fino alla più grande diga ad arco del mondo di Xiluodu, alla centrale geotermica di Cerro Prieto in Baja California, dai pozzi a gradini di Sagar Kund Baori, in India, alle concerie di cuoio di Dhaka, in Bangladesh.

Tutto a dimostrazione di come l’acqua sia il bene più prezioso da salvaguardare e, al contrario, subisce uno sfruttamento che sta portando il pianeta in uno stato di emergenza.

I due autori di “Antropocene – L’epoca umana” dirigono un documentario che assume, attraverso le immagini, una forma di denuncia per l’uso smoderato che l’uomo fa dell’acqua; un uso che non tiene conto del reale bisogno e non considera le conseguenze in un prossimo futuro.

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Watermark – L’acqua è il bene più prezioso dimostra come l’acqua sia essenziale per lo sviluppo e il sostentamento della vita ma sottolinea anche come lo spreco, i cambiamenti climatici, l’inquinamento, hanno fortemente alterato l’ambiente naturale e con esso depauperato le risorse d’acqua

Il documentario è stato girato tra gli Stai Uniti, la Cina e l’India; è stato presentato alla Berlinale nel 2014 e compete per la sezione Immersioni alla trentesima edizione di Sguardi Altrove Film Festival, realtà che quest’anno sostiene con forza la problematica “siccità”, presentando documentari e pellicole che negli ultimi anni hanno raccontato, con molteplici modalità, l’importanza dell’acqua e le complicanze laddove non ce ne fosse più abbastanza.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 2

2.5