Il re delle Indie: recensione del docufilm su Prime Video

Recensione del docufilm italiano sulla celebre Giostra del Saracino, che divide la città di Arezzo ogni anno in 4 faide (quartieri).

Arezzo e le sue antiche tradizioni è la protagonista del docufilm Il re delle Indie, scritto e diretto dal giovane Gaetano Maria Mastrocinque nella sua prima opera filmica.

Il lungometraggio, attualmente disponibile sulla piattaforma streaming di Prime Video, segue alcuni dei protagonisti al centro della Giostra del Saracino, un antico torneo equestre che si tiene due volte all’anno nell’antica e celebre città toscana. Di origini medievali, l’evento si disputa dal 1931 e contrappone i quattro quartieri in cui è divisa la città.

Il re delle Indie: un docufilm che porta nel vivo della nota celebrazione medievale

Il re delle Indie - Cinematographe.it
Uno dei cavalieri durante la Giostra del Saracino

Nel cuore della Toscana, ogni anno la nobilissima città di Arezzo è il palcoscenico che ospita un antico torneo cavalleresco: la Giostra del Saracino. I cavalieri si danno battaglia per aggiudicarsi l’ambita, prestigiosa e tanto contesa lancia d’oro in rappresentanza dei quattro quartieri della città: il quartiere di Porta Crucifera (Colcitrone), il quartiere di Porta del Foro (o Porta San Lorentino), il quartiere di Porta Sant’Andrea e il quartiere di Santo Spirito (o della Colombina).

Una gara medievale dove l’unica cosa che conta è colpire il centro dello scudo del Re delle Indie, e che allo rappresenta un momento significativo e centrale nella vita di questa pulsante città toscana. Con la narrazione di Martino Gianni (giostratore rappresentante del quartiere di S. Andrea che detiene il maggior numero di vittorie bianco-verdi) e con lo sguardo di chi ha familiarità con il torneo, il docufilm cerca di addentrarsi tra le file di chi vive ed è protagonista della Giostra, ma è abile nel carpire e illustrare le peculiarità della rievocazione, che da quasi un secolo affascina e richiama il grande pubblico.

Il re delle Indie - Cinematographe.it

La gara ha inizio quando il giostratore, detto anche cavaliere – ogni quartiere ne schiera due – parte con il proprio cavallo per percorre quei lunghi ma immediati 46 metri per andare a colpire il tabellone del buratto, un simulacro ligneo che rappresenta il Re delle Indie. Una corsa di meno di 5 secondi, dove il cavaliere punta verso il punteggio massimo, che è 5 (il minimo 0), per portare al proprio quartiere la vittoria e per aggiudicarsi il rispetto e la fama di essere il cavaliere dell’anno.

Il re delle indie è un documentario che mostra non solo i momenti di concitazione, di concentrazione dei cavalieri, di euforia del pubblico e di entusiasmo o rabbia dei quattro schieramenti, capace di portare lo spettatore dietro le fasi preparatori di questa amatissima tradizione di Arezzo. Con un introduzione un po’ lenta e a tratti dispersiva, Il re delle Indie, prende veramente vita solo nel terzo atto, quando diventiamo partecipi della gara vera e propria, al fianco dei cavalieri. Partendo da immagini d’archivio del passato della giostra e con un’introduzione di Martino Gianni, campione del quartiere di S. Andrea soprannominato “il re della piazza” (che ancora oggi detiene il record di 13 lance d’oro), il documentario si sposta poi ai giovani cavalieri di oggi, che fin da bambini sognano la grande vittoria del loro quartiere.

In 75 minuti di durata il regista porta nel cuore della secolare tradizione della sua Arezzo, illustrando a chi non conosce un’Italia nascosta ma pulsante nei suoi riti e nei suoi miti. Un docufilm che può catturare l’attenzione di chi non sa nulla di questa Giostra, ma anche di chi la vive ogni anno. Punto di forza è certamente la sequenza della gara, che tiene fissa l’attenzione dello spettatore come se fosse davanti ad una partita dei più grandi sport. Va sottolineato però che la pellicola verrà certamente più apprezzata da chi conosce e già ama questa giostra, perché uno spettatore generale rimarrà intrigato ma non ne subirà pienamente il fascino.

Il re delle Indie: valutazione e conclusione

Il re delle Indie Arezzo - Cinematographe.it

Il re delle Indie, scritto e diretto dal giovane regista Gaetano Maria Mastrocinque, è un docufilm sulla celebre Giostra del Saracino, che divide ogni anno la città di Arezzo in 4 schieramenti (quartieri) per sfidarsi per la vittoria dell’ambita lancia d’oro. Un documentario abile nel mostrare la preparazione, la tensione e i momenti più avvincenti di questa gara che tiene accesa la Piazza Grande di Arezzo. Pur riuscendo a tenere costante l’attenzione dello spettatore, è innegabile che il lungometraggio prende vita solo nel momento in cui inizia la vera e propria gara, oscurando il resto del film.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3.5
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

2.9