Welcome to Wrexham – stagione 2: recensione della serie TV

Racconti di vita, partite e questioni economiche nella seconda stagione di Welcome to Wrexham.

Arrivav su Disney+ il 10 gennaio 2024 la seconda stagione di Welcome to Wrexham, la serie documentario (15 episodi) che racconta una delle squadre di calcio più antiche del Galles, i suoi insuccessi, le cadute e l’amore da parte dei tifosi e l’improbabile acquisizione da parte degli attori di Hollywood Ryan Reynolds e Rob McElhenney del Wrexham. Se la prima stagione raccontava i giocatori, i tifosi di sempre e i piccoli imprenditori che volevano tutti disperatamente che il Wrexham venisse promosso, la seconda narra invece la stagione del campionato 2022/23, terminata nella vita reale – e quindi in molti potrebbero essere già a conoscenza di molto di ciò che si vedrà. 

Welcome to Wrexham: un solo punto è importante, essere promossi

Il Wrexham FC sta cercando di riprendersi da un finale di stagione deludente. Il club 2021-22 non è riuscito a raggiungere la promozione e questo inevitabilmente mette una grossa pressione su tutti, dai tifosi alla dirigenza. Reynolds lo dice chiaramente durante il primo episodio, se non verranno promossi, per loro sarà molto difficile, hanno bisogno di finanziamenti per poter andare avanti e portare delle migliorie sotto vari punti di vista. Per pensare a vincere hanno dovuto acquisire nuovi giocatori bravi da poter competere per un titolo – ma non è sufficiente, devono anche pensare alla ristrutturazione dello stadio – e tutto ciò ha dei costi troppo alti se il Wrexham FC non dovesse essere promosso. I proprietari hanno bisogno dell’afflusso di denaro a disposizione delle squadre che competono nel livello successivo, la League Two. Reynolds e McElhenney sono chiari su questo punto. L’intera narrazione della seconda stagione è incentrata sulla regola del o fai o muori della promozione del Wrexham. Durante gli episodi, lo spettatore/fan si può sentire come i protagonisti della serie, non prendiamo decisioni sui colori delle uniformi o sul design dello stadio, ma assistiamo a come vengono prese tali decisioni. Inevitabilmente il successo della squadra va di pari passo con quello economico, si è dalla parte di McElhenney e Reynolds che fanno di tutto per recuperare i soldi, per fare i passi giusti, ma non sarà facile. 

Welcome to Wrexham: tra racconti di vita, partite e questioni economiche

Il club ha bisogno di aiuto e ha richiesto alcuni finanziamenti governativi: sono necessari 20 milioni di sterline per abbattere la vecchia Kop End e sostituirla con una nuova tribuna per prepararsi ai campionati superiori. Il vecchio Kop è così distrutto che viene comunque demolito, ma la sua caduta non può passare senza un commovente tributo, con splendidi filmati d’archivio di un gol segnato davanti a spalti brulicanti e una breve ma emozionante intervista con un ex giocatore che ha segnato lui stesso un gol. 

La 2^ stagione continua a lavorare su due piani, da una parte si racconta la squadra e i suoi progressi verso la promozione, dall’altra al centro ci sono le storie dei singoli giocatori, dei membri dello staff o dei tifosi – si parla di autismo, degli sforzi di Shaun Harvey, membro del comitato consultivo del Wrexham, viene presentato il nuovo portiere Ben Foster. 

Importante è anche il ruolo di Rob e Ryan, due sognatori di Hollywood, che non vogliono assolutamente diventare coloro che distruggono la squadra e così fanno tutto ciò che è in loro potere per aiutare (i due prendono delle lezioni per incontrare l’altezza reale). Grazie alla potenza dei due inevitabilmente, lo show ha aperto le porte a nuovi tifosi che hanno iniziato a seguire per davvero la squadra, non solo la serie ma anche le partite “vere”, prendendo aerei e facendo lunghi viaggi. Tanti sono i benefici dovuti alla luce riflessa data da Rob e Ryan, dalla serie che ha girato tutto il mondo: i Declan Swans che hanno scritto l’inno Always Sunny in Wrexham, sono passati dal suonare in concerti per poche centinaia di persone a collezionare centinaia di migliaia di ascolti su Spotify e aprire i concerti dei Kings of Leon. Wayne Jones, proprietario del bar adiacente allo stadio, è più impegnato che mai, deve addirittura allontanare alcuni turisti che tentano di entrare nel suo bar perché sta girando qualche scena per il documentario. Insomma le cose sono davvero cambiate. Il Wrexham è riuscito a convincere giocatori come Elliot Lee e Jordan Tunnicliffe ad abbandonare le divisioni per giocare per loro.

Non è facile capire se Welcome to Wrexham sia uno show su una squadra o se il Wrexham FC sia una squadra di calcio che dà materiale per uno show televisivo.

Welcome to Wrexham – stagione 2: valutazione e conclusione

Questa seconda stagione riparte da dove si era conclusa la prima, il Wrexham è ancora nella National League, pronto a fare di tutto per essere ammesso nella League Two.

Come Ted Lasso anche in questo caso, bisogna sottolineare che il calcio non ha molta importanza per Welcome to Wrexham, lo show racconta qualcosa d’altro, qualcosa che va al di là, storie di singoli, di una comunità, di tifosi, calciatori, dirigenza, di desideri e pubblicità. Il progetto è sempre stato un altro, un vivido ritratto delle preoccupazioni e dei sogni di una regione operaia e di come questa favola calcistica ne abbia ripristinato l’orgoglio, ma anche un progetto commerciale – sulle magliette trionfa lo slogan di TikTok, lo staff del club viene fotografato con giacche decorate con l’emblema di Aviation American Gin, un marchio di proprietà di Reynolds. Uno degli slogan di Ted Lasso era “Il calcio è vita”, Welcome to Wrexham è la prova che è vero. La serie, vivace e piena di passione, dimostra quanto sia importante avere speranza, quanto sia fondamentale la squadra per creare una comunità con un’idea e un sentimento unico.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.9