The Village: recensione della serie TV horror su Prime Video

Un misterioso villaggio è abitato da creature mostruose: un medico dovrà affrontarle per salvare la sua famiglia.

The Village è una serie tv composta da 6 episodi, disponibile dal 24 novembre 2023 su Prime Video.
Lo show è tratto da un fumetto indiano, pubblicato da Yali Dream Creations e creato da Asvin Srivathanga, Vivek Rangachari e Shamik Dasgupta.

Non andate in quel villaggio

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Il dott. Gautham Subramanian (che la il volto della star indiana Arya) rimane con la macchina in panne mentre viaggia vicino uno spettrale villaggio che sembra disabitato e fantasmatico.
Isolati con i cellulari senza linea, i tre sono costretti ad attendere che Gautham vada a ricercare aiuto: l’uomo si incammina allora cercando persone che possano aiutarlo, lasciando sole in macchina la moglie Neha e la figlia Maya.
Quando allora lui incontra Peter, Sakthviel e Karuagam, simpatici signori in un bar disposti ad aiutarlo, viene a sapere come il villaggio non è realmente disabitato ma popolato da esseri mostruosi e deformi. In quel momento la figlia scende dalla macchina – dove era rimasta chiusa con la madre – per accompagnare fuori il cane che abbaiava: ma l’animale scompare tra gli alberi e la nebbia, Neha decide di andare a cercarlo e viene catturata, così come alla fine anche Maya.
Sul posto arriva anche una strana squadra di mercenari inviati da Prakash, rampollo di un impero farmaceutico, per recuperare un oggetto avvolto nel mistero.

Dall’India con furore

Ci avevano già pensato (involontariamente o meno) le piattaforme a sdoganare uno sguardo multietnico sull’audiovisivo, portando ad utenti abituati ad un certo tipo di narrazione adagiata su canoni mainstream.

Quello che a molti sfugge – dal punto di vista teorico – è che anche il fumetto, la vera star di questi anni Venti (tra cinecomics e graphic novel, punto forte -in libreria- della letteratura di oggi), sta contribuendo non poco ad allargare l’offerta senza fermarsi solo a opere con stili e provenienze solite: in questo senso, The Village è solo la punta dell’iceberg di un certo tipo di (ri)scoperta narrativa, visto che adatta per il piccolo schermo un fumetto indiano che si sta facendo strada a livello internazionale: in particolare, lo show dello Studio Shakti Productions si fa notare per la messa in scena brillante che viene servita da una fotografia ricca di cromatismi accesi (vedi Bollywood).
La storia ha un arco narrativo piuttosto prevedibile, ma grazie ad una sceneggiatura che sa come puntellare il percorso di colpi di scena accattivanti la visione è più che piacevole.

Anche le dinamiche dei personaggi seguono sentieri già visti: dalla divisione dei personaggi in due fronti – da una parte la razionalità e lo sgomento, dall’altra il rigore militare che, stranamente, non sbraca mai in eccessi di violenza ma anzi conserva uno spirito d’onore -, al world building diviso tra un passato lontano che spiega le origini delle creature mostruose e il presente dove i protagonisti devono arrivare sani e salvi fino all’alba.

The Village: valutazione e conclusione

Il panorama seriale televisivo è sempre più affollato e inflazionato, conseguentemente è sempre più difficile riuscire a scegliere su cosa focalizzare la propria attenzione: The Village è allora un appuntamento che non deluderà. Pure se la storia rimane nei canoni tradizionali, la messa in scena (compresa la fotografia e tutto l’apparato tecnico) è brillante e la recitazione accattivante, anche per come concilia la tradizione della cultura indiana ad un gusto più internazionale

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 4
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 4

3.3