The Changeling – Favola di New York: recensione dei primi episodi della serie tv Apple TV+

Maternità, depressione post partum e traumi infantili.

“Se finissi in una favola te ne accorgeresti?” questa è la domanda che segna il trailer di The Changeling – Favola di New York, la serie di 8 episodi creata da Kelly Marcel, tratta dall’omonimo romanzo dark fantasy di Victor LaValle (2017), la serie entra nel catalogo Apple Tv+ dall’8 settembre 2023 con i primi tre episodi che conducono lo spettatore nella storia di Apollo ed Emma, interpretati da LaKeith Stanfield e da Clark Backo, giovane coppia innamorata che vive una vera e propria favola. Ma tutte le favole sono dei sogni?

The Changeling – Favola di New York: dalla favola all’incubo

“Un bambino è un sogno diventato realtà / Ma i sogni sono il pasto preferito delle fate”, è una frase che incontriamo numerose volte in The Changeling, è chiaro fin da subito, nella serie c’è il sogno, la favola ma subito dopo arriva la minaccia. C’è la favola ma c’è anche l’incubo più spaventoso. Apollo, proprio come il dio, ed Emma si incontrano per caso, in una biblioteca, dove lavora la giovane, la letteratura, i libri sono la grande passione dell’uomo, fin da quando era bambino, e così inizia a corteggiare quella ragazza così bella ma anche così scostante. I due poi iniziano a frequentarsi nonostante lei dovesse partire da lì a poco per un viaggio, fondamentale per la storia, per lei e anche per Apollo. La narrazione ci mostra loro innamorati, in attesa l’uno e con il desiderio di rivederlo l’altra, e di lì a poco saranno genitori. Tutto sembra procedere come dovrebbe, ma dopo la nascita del bambino qualcosa inizia ad andare storto, facendo emergere il passato dei due. Dopo un incidente particolarmente preoccupante, Emma scompare nel nulla, spingendo Apollo a una discesa negli Inferi in una New York sconosciuta e ostile.

The Changeling è un incubo inquietante, in esso ci sono paure e angosce, c’è anche il body horror e tutto questo mette a dura prova l’equilibrio dello spettatore. Quel bambino arrivato, tanto desiderato, grande desiderio dei due – Apollo parla di figli durante il loro primo appuntamento – sembra far nascere i primi problemi, le prime difficoltà di coppia: dormono poco e Emma ha tante, troppe preoccupazioni per Brian, così si chiama il piccolo, vede, sente e immagina cose; è solo frutto di una mente devastata dalla stanchezza?

Un caleidoscopio di idee che, attraverso l’horror, raggiunge lo spettatore in maniera ancora più potente

The Changeling è un caleidoscopio di idee e riflessioni che passano attraverso la narrazione orrorifica, sulla maternità e sulla paternità, sull’essere genitori e Apollo e Emma diventano simboli di qualcosa di diverso, di più profondo. Le favole parlano spesso del diventare grandi – e i due protagonisti nonostante siano adulti, stanno compiendo un passo importante, a maggior ragione se si pensa ai traumi da loro subiti – e per fare ciò si deve passare anche attraverso l’oscurità, attraverso un inferno di prove e di inquietanti riti di passaggio e anche a volte una riproposizione di schemi passati. Quella di Apollo e Emma è una versione moderna di miti e leggende antiche, un orrorifico e spietato romanzo di formazione tra le pieghe di un horror in cui magia e maledizioni.

I primi tre episodi permettono allo spettatore di immergersi in un universo tanto affascinate quanto spaventoso in cui i fili che si intrecciano sono tanti e terrificanti e non è un caso che uno dei momenti più importanti è quello in cui una “strega” nei boschi brasiliani stringe al polso di Emma un braccialetto rosso che le permette di esprimere tre desideri che diventeranno realtà quando cadrà, da solo ed è questa l’unica legge incontrovertibile. Ma cosa succede se il compagno che si è scelto, peccando di ubris, credendosi dio Apollo, spezza il braccialetto, provocando e sfidando quel semplice quanto rigoroso talismano?

Tutto nella vita di Emma e Apollo si complica, dalle cose più semplici a veri e propri drammi; ed è interessante che la serie usi il pretesto dell’horror per narrare la crisi post partum, tematica ancora molto difficile da analizzare e narrare. Così, dopo la nascita del loro bambino, sua moglie Emma continua a ricevere foto misteriose via sms, immagini che continuano a scomparire prima che Apollo possa vederle. Nessuno dei due dorme, il che spinge entrambi ad essere sempre più fragili e sempre più distanti l’uno dall’altra. Questo fino a quando non accade qualcosa di impensabile, lasciando Apollo a dare un senso a tutto e ad esplorare un mondo spaventoso e nascosto che si apre davanti a lui.

The Changeling lavora sui sogni e sulle speranze che poi diventano qualcosa d’altro, si crede alla storia d’amore tra Emma e Apollo mentre li si vede scherzare e giocare all’inizio del loro corteggiamento. Si prova tenerezza per quei due adulti che si sostengono a vicenda, che si appoggiano l’uno all’altra in modi prima piccoli poi sempre più grandi e familiari. Si apprezza la presenza della madre di Apollo, un’impeccabile Adina Porter e la sorella di Emma, Kim (Amirah Vahn).

The Changeling – Favola di New York: tra maternità, depressione post partum e traumi infantili

Secondo Apple, The Changeling è “una fiaba per adulti, una storia dell’orrore, una favola sull’essere genitori nonché una pericolosa odissea in una New York dal volto sconosciuto”. In una serie horror, in una fiaba macabra, Apollo e Emma cadono in un gorgo spaventoso, in un inferno inquietantissimo, in un’Odissea che non fa sconti a nessuno. Si ritorna a quando l’uomo e la donna erano bambini, hanno ferite profonde, traumi che vivono in loro e pulsano ancora come un cuore malato che strazia e toglie la possibilità di vedere luci in un mondo di ombre. Apollo rivive l’abbandono del padre sempre e comunque e quando lui stesso diventa genitore forse tutto questo fa ancora più male, Emma rivive la morte dei genitori, ma è davvero successo tutto come lei ricorda? Alle prese con i propri fantasmi i protagonisti non si rendono conto che ciò che hanno creato porta delle crepe insopportabili, Apollo non si rende conto, o almeno non fino in fondo, che Emma si comporta in modo strano, è sempre più distante e insofferente fino a quando, un giorno, compie qualcosa di indicibile. Emma ha bisogno di una mano, si sente sempre più sola, e nessuno le è accanto in un momento così complesso per lei; inizia a chiedersi se il loro bambino sia effettivamente il loro bambino, un’illusione che si intensifica quando il suo congedo di maternità, troppo breve finisce, e chiede consiglio a un gruppo di mamme sui social media. Ha compiuto davvero ciò che sembra? Quanto possono essere oscuri i segreti delle persone che più amiamo? Inizia così l’avventura di Apollo alla ricerca della verità su quell’atto terribile.

The Changeling – Favola di New York: valutazione e conclusione

I primi tre episodi di The Changeling, una favola nera terribile, sono oscuri, voraci e spaventosi, dialogano con il nascosto, il messo da parte, il cancellato. Si narra la solitudine di una donna in un momento così bello ma anche terrorizzante, la maternità, la depressione post partum attraverso l’horror, la genitorialità moderna – pensiamo a quanto sia presente Apollo nella vita del figlio. I primi giorni febbrili della genitorialità finiscono in un dramma, e improvvisamente le ansie legate alla paternità, alla razza e al denaro vengono sminuite di fronte al pericolo. In The Changeling ci sono tracce della mitologia greca – “Io sono il dio Apollo!” è il mantra ricorrente -, c’è il folklore africano e norvegese, così come c’è la storia urbana, le fiabe pan-culturali, il sogno americano per cui ogni uomo e ogni donna possono raggiungere la migliore immagine di sé e ogni generazione può migliorare rispetto la precedente. Invece qui tutto ciò si fa incubo – e non più sogno – americano, pieno di disfunzioni, avvelenato da insicurezze molto, troppo, umane.

In The Changelling, all’inizio, la relazione tra Apollo, una sorta di Odisseo che perlustra mari neri, ed Emma, interpretati in maniera meravigliosa, sembra una sorta di favola diventata realtà, ma questa si fa storia mostruosa, infatti anche quando la coppia si incontra per la prima volta, c’è un senso di paura che permea la loro gioia. Attraverso inquadrature fuori dal comune e luci inquietanti, si suggerisce che qualcosa di sinistro è in agguato.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 4

3.9