The Bear 4: recensione della serie su Disney+ con Jeremy Allen White
Dal 26 giugno su Disney+, torna The Bear con una quarta stagione riflessiva e un Jeremy Allen White che regala un’interpretazione intensa.
“I ristoranti sono posti speciali. Le persone vanno al ristorante per farsi coccolare, oppure vanno al ristorante per festeggiare, rilassarsi e non dover pensare a niente per un po’ e molti ci vanno per sentirsi meno soli”. Le parole di Carmy (Jeremy Allen White) a suo fratello Michael (Jon Bernthal) – prima della sua morte, in un flashback – devono far riflettere e vanno ben tenute a mente lungo tutta questa stupenda quarta stagione di The Bear.

Ancora una volta, questa serie si conferma non per tutti, ma perfetta per chi ama storie intense e profonde che sono in grado di scavare nei rapporti umani e anche nelle nevrosi quotidiane. Anche questa quarta stagione – così come le precedenti – non è adatta a chi cerca una visione leggera, ma a chi ama immergersi in un mondo fatto di personaggi complessi. Creata da Christopher Storer, la quarta stagione di The Bear è disponibile in streaming su Disney+, dal 26 giugno 2025.
The Bear 4: il sogno di Carmy, il caos e la calma

The Bear 4 è caratterizzata da tanti momenti di riflessione e crisi esistenziali, riuscendo a trasmettere sia la poesia che l’adrenalina di un ambiente di lavoro complesso come la cucina. Al centro di tutto c’è sempre lui: Carmy. Senza Carmy e senza Jeremy Allen White, The Bear non potrebbe esistere. Fino a questo momento, abbiamo gioito e sofferto con lui mentre il suo ristorante nasceva e cresceva. Il sogno, da sempre, è quello di ottenere una stella Michelin.
“È una vita dura. È faticosa, è brutale e particolare e non tutti possono farla, ma io sì… Ci prenderemo cura delle persone. Sarà un ambiente calmo, con una cucina squisita e metteremo della bella musica”. È sempre stato il sogno di Carmy, appunto, eppure quella calma oggi sembra impossibile da raggiungere: non ha ancora superato la perdita del fratello, al quale continua a scrivere messaggi che non arriveranno mai e questa vita lo mette in crisi nel profondo. Per questo motivo, prende una decisione che fa molto discutere i suoi colleghi e amici.
La forza di rialzarsi, la corsa contro il tempo e l’importanza di rompere gli schemi

In questa quarta stagione, non mancano le delusioni, ma è proprio questo a dare la spinta per migliorarsi e cercare di non affondare. “Every second counts”, abbiamo imparato e ora, episodio dopo episodio, abbiamo davanti a noi un timer che potrebbe cambiare tutto: il conto alla rovescia ci ricorda che o gli incassi miglioreranno e le spese diminuiranno, oppure sarà la fine per il ristorante. La quarta stagione fa il punto su ogni personaggio, senza lasciare nulla al caso. Ognuno ha i suoi demoni da affrontare e a unire tutti c’è sempre e solo lei: la passione per la cucina.
“Ti sembra mai di vivere sempre lo stesso giorno in un loop infinito, come se non ci fosse un domani?”. È così che si sente Carmy che cerca, incessantemente, una soluzione per il ristorante, prima di tutto e, poi, per i suoi amici e la sua famiglia. Dà sempre a se stesso le colpe, senza rendersi conto che molte volte sono gli altri a sbagliare. Prende l’ennesima delusione, ma ha la forza di rialzarsi e andare avanti in una corsa contro il tempo, perché ne è certo: le cose stanno per cambiare. Per farlo, però, bisogna avere il coraggio di rompere gli schemi e sa come fare.
The Bear 4: valutazione e conclusione
Composta da dieci episodi, la quarta stagione di The Bear vede al centro la corsa contro il tempo per salvare il ristorante, intrecciata al viaggio introspettivo di Carmy che sta rivalutando la sua vita fatta di ritmi estenuanti. Tutto questo gli ha impedito di capire chi fosse realmente, di affrontare il dolore per il suicidio di Mikey e di vivere una relazione sana con Claire (Molly Gordon). Rispetto alle precedenti stagioni, la quarta stagione di The Bear mette in secondo piano l’eccellenza culinaria, dando ampio spazio ai conflitti interiori e alle incomprensioni che, in parte, vengono chiarite. Chiaramente, il ristorante è spunto e strumento per raccontare, in realtà, tematiche profonde e complesse. Come accaduto in passato con Bruce Hornsby, R.E.M., John Mayer, Pearl Jam, Genesis, Radiohead, Fine Young Cannibals, Kate Bush, David Bowie e altri, anche la quarta stagione di The Bear vede una colonna sonora pazzesca: dai Led Zeppelin a Bob Dylan, passando per Oasis, Taylor Swift ed Ed Sheeran , solo per citarne alcuni. Per quanto riguarda la recitazione, Jeremy Allen White è una spanna sopra gli altri – pluripremiato, lo vedremo presto nei panni di Bruce Springsteen in Deliver Me From Nowhere – ma le interpretazioni del resto del cast sono eccellenti come sempre: da Ebon Moss-Bachrach (Richie) ad Abby Elliott (Natalie), passando per Ayo Edebiri (Sydney) e gli altri. Da apprezzare particolarmente sono i numerosi primi piani sui personaggi e una fotografia ipnotica, che vanta una palette cromatica che muta perfettamente per riflettere gli stati emotivi dei protagonisti. Prodotta dal 2022, con la sua quarta stagione The Bear è disponibile in streaming, su Disney+, dal 26 giugno 2025.