Surviving Summer – stagione 2: recensione del teen drama Netflix

Tanto surf, nuovi amori e drammi adolescenziali. La seconda stagione di Surviving Summer è lo show perfetto per assaporare ancora un po’ di sapore di mare.

Anche se settembre ha segnato la fine dell’estate, possiamo goderci ancora un po’ di sapore di mare con la seconda stagione del teen drama australiano Surviving Summer – Un’estate travolgente, disponibile su Netflix dal 15 settembre 2023 con 8 nuovi episodi.

Nella prima stagione, l’adolescente ribelle Summer (Sky Katz) era stata costretta dalla madre a lasciare la sua amata Brooklyn per trascorrere le vacanze estive a Shorehaven, piccola cittadina australiana, ospitata dai coniugi Gibson, amici di famiglia.          
Dopo il rifiuto iniziale, Summer comincia ad ambientarsi e, con il sostegno di Ari (Kai Lewins) – il primogenito della famiglia Gibson -, entrerà a far parte di un affiatato gruppo di amici, e scoprirà una nuova passione: il surf. 

Surviving Summer – stagione 2: dove eravamo rimasti?

Surviving Summer stagione 2 recensione - Cinematographe.it

Un altro anno è passato, ed è di nuovo estate. Summer, dopo essersi allenata duramente per migliorare nel surf – e nel carattere -, torna a Shorehaven per riunirsi con tutti i suoi amici e partecipare ad un importante torneo.       
Se i compagni di squadra – Poppy (Lilliana Bowrey), Bodhi (Savannah La Rain) e Marlon (Joao Gabriel) –  sono entusiasti per il ritorno della loro amica, Ari viene colto di sorpresa. Il giovane ha infatti una nuova ragazza, la campionessa di surf, Wren (Annabel Wolfe), e, perciò, dovrà fare i conti con i mai sopiti sentimenti per Summer, e la sua stabile nuova relazione con Wren.        
Agli intrighi adolescenziali si aggiunge l’entrata in scena di un nuovo, misterioso, personaggio, il ribelle Baxter – dalla chioma rosa stile Machine Gun Kelly -, fratello di Wren, da subito attratto dall’indole esuberante della protagonista.   

Tra classici stereotipi dei teen drama e qualche innovazione: la serie australiana è perfetta per il binge watching

Surviving Summer stagione 2 recensione - Cinematographe.it

Come nel caso della prima stagione, Surviving Summer si dimostra nuovamente abile nel mescolare gli elementi tipici dei teen drama – primi fra tutti The O.C. -, con serie adolescenziali di genere sportivo; nelle specifico qui il rimando sembrerebbe indirizzato allo show australiano Blue Water High (2005-2008).    
Ma andiamo con ordine. A Shorehaven, Ari, Poppy, Bodhi e Marlon, sono tutti così impegnati ad allenarsi per accedere alle statali di surf, da rimanere letteralmente sbalorditi dal repentino miglioramento di  Summer sulla tavola. La ragazza non solo è diventata una validissima compagna di squadra – o temibile nemica, dipende dai punti di vista – ma sembra aver anche messo la testa a posto.  
Come per ogni teen drama che si rispetti, Wren rappresenta, ovviamente, il conflitto principale per Summer: le due non solo si contendono il cuore di Ari, ma anche la vittoria in acqua.

Rispetto alla prima stagione, i nuovi episodi ci offrono una panoramica più approfondita delle vicende dei personaggi secondari. Poppy e Marlon sono sempre più attratti l’una dall’altra, e dunque impegnati nella scoperta di questi nuovi ed emozionanti sentimenti, mentre Bodhi lavora sodo per scrollarsi di dosso l’etichetta di “modella/influencer”, e dimostrare il suo valore sulla tavola da surf.           
Dal punto di vista estetico, Surviving Summer ci regala uno spettacolo davvero adrenalinico: particolare enfasi viene posta sulle sequenze acquatiche durante le gare di surf, mentre la musica richiama la classica atmosfera estiva.

Seppur con leggerezza, il teen drama australiano si propone l’obiettivo di affrontare alcune tematiche attuali: attraverso il personaggio di Bodhi si parlerà di razzismo e sessismo in ambito sportivo, mentre con Ari verrà nuovamente esplorato il delicato tema degli attacchi di panico.   
Come anticipato, questi argomenti vengono trattati in modo perlopiù superficiale, ma resta comunque apprezzabile lo sforzo dello show nell’avvicinare il prodotto alle esigenze di un pubblico vasto.        
Anche le dinamiche relazionali assumono dei connotati più realistici. Summer dovrà infatti sforzarsi parecchio per entrare nuovamente nel gruppo, dopo un anno di assenza, e, similmente alla favola di Al lupo! Al lupo!, visto il suo passato da ironica combina guai, non sarà facile per lei dimostrare ai suoi amici il suo cambiamento, specialmente di fronte ai brutti tiri lanciati da Wren, impegnata nel metterle i bastoni tra le ruote.

A tal proposito, anche se è ormai diverso tempo che nella maggior parte delle serie adolescenziali è stato abbandonato il classico stereotipo narrativo della ragazza invidiosa della ex del suo ragazzo, Surviving Summer sembra non seguire questo cambio di direzione. Lo show preferisce, infatti, rimanere su questo rassicurante cliché ormai – fortunatamente – superato, per non sforzarsi troppo nell’esplorare dinamiche di solidarietà femminile. Tuttavia, in questo caso, la strada del triangolo amoroso non si rivela vincente,  anche alla luce della poca chimica che c’è tra Sky Katz e Kai Lewins, rispettivamente Summer e Ari.

Surviving Summer stagione 2: valutazione e conclusione

In conclusione, Surviving Summer, senza particolari guizzi narrativi – rispetta le premesse della prima stagione, ovvero regala al suo pubblico ciò che ha promesso: i drammi adolescenziali vi terranno letteralmente attaccati allo schermo, mentre le onde e il sole caldo vi catapulteranno di nuovo nel clima estivo, che tanto ci manca.

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Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

2.9

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