Summertime – Stagione 2: recensione della serie TV Netflix

La Riviera Romagnola torna a fremere e l’arrivo dell’estate 2021 scrive 'amore' sulla sabbia. La seconda stagione di Summertime declina il sentimento per eccellenza nelle sue diverse sembianze, e lo fa con il solito occhio esotico e le sue melodie indie-pop già vincenti nella prima.

Ammettiamolo. Sin dalla sua nascita d’oltreoceano in pieni anni Novanta, il teen drama ruota attorno alle stesse, immutate e solidissime categorie tematiche: gli amori adolescenziali, il delicato passaggio verso l’età adulta e i conflitti genitoriali. L’universo giovanile d’altronde è da sempre quello dei sentimenti, dell’identità, dei legami e dei dissidi e se una serie teen si definisce sin da subito tale, quello che c’è da aspettarsi è piuttosto la modalità con la quale mettere in scena quegli stessi contenuti per ottenere dall’altra parte dello schermo l’effetto desiderato, ovvero il coinvolgimento empatico riservato ad un target ben specifico.

Summertime, e in particolare la seconda stagione del coming-of-age estivo targato Netflix e prodotto da Cattleya (qui la recensione della prima), sembra aver afferrato in pieno il concetto e, consapevole di non poter far altro che offrire topos conclamati e narrazioni universali, anche nel suo secondo tentativo riesce a raccontare frazioni di vita adolescenziali nei pochi mesi estivi della Riviera Romagnola con la stessa, diluita e indolente modalità vacanziera che tanto vuole evocare.

Summertime: dove eravamo rimasti

summertime cinematographe.it

In questa stagione Summer (Coco Rebecca Edogamhe), Edo (Giovanni Maini) e Sofia (Amanda Camana) superano l’esame di maturità e assieme a Dario (Andrea Lattanzi) in cerca del suo posto nel mondo, verranno di nuovo immersi in una Cesenatico mutevole e fibrillante, in un’estate scandita dai piccoli lavori stagionali e serate a zonzo nei locali, tra nuove conoscenze e ritorni di fiamma, tentennamenti amorosi e cuori spezzati. A Barcellona invece, Ale (Ludovico Tersigni), abbandonata la scuderia paterna (papà Maurizio interpretato dall’ottimo Mario Sgueglia) rincorre la sua carriera da motociclista con un club spagnolo e una nuova vita sentimentale con la collega Lola, new entry nel cast dell’attrice Amparo Piñero Guirao (nel gruppo attoriale anche Marina Massironi, spassosa e brillante). Ma si sa, a diciott’anni nulla è per sempre e la lontananza tra il centauro romano e la bella italo-senegalese non ha l’effetto sperato, tant’è che in questa stagione cellulari e aeroporti acquisiranno significati e funzionalità ancor più interessanti.

Declinazioni amorose tra incanto e nostalgia

summertime cinematographe.it

Come la bella stagione richiede per sua stessa natura, Summertime rintraccia la propria personale maniera laconica e adagiata per portare avanti un’azione e un progresso diegetico ridotto, (va detto), a pochi grandi stravolgimenti, racchiusi in una manciata di fatti e circostanze distribuite a ciascuno dei personaggi già noti. Se si dovesse scrivere sulla sabbia una parola sola per definire la stagione 2 infatti, quella parola sarebbe ‘Amore’, intesa in tutte le sue molteplici declinazioni e le sue espansioni consequenziali: da quelli appena sbocciati, a quelli che ritornano in un’altra forma; da quelli che forse stanno per finire definitivamente, a quelli che trovano il lieto fine. E le formula con toni naturali, dialoghi e sospiri; levature leggere, anzi leggerissime.

Le fiamme negli occhi, anche al di qua dello schermo

summertime cinematographe.it

Come accennato, in Summertime è il modo più che l’oggetto, è l’evocazione più che gli accadimenti e in questo la stretta di mano tra i tanti sceneggiatori Enrico Audenino, Francesco Lagi, Daniela Gambaro, Luca Giordano e Vanessa Picciarelli e la regia alternata di Francesco Lagi e Marta Savina riesce a restituirci la spensieratezza e la nostalgia che l’estate si trascina con sé; alternando momenti di brio ad assolati istanti sulla spiaggia, da spostamenti e viaggi in macchina a confessioni intime e liberatorie. Ad aggiungere un tocco contemporaneo, le melodie indie di cantanti italiani spesso lasciano il posto ai classici rivisitati, per sottolineare passaggi e atmosfere del litorale romagnolo, location baciata dal sole e inquadrata nelle sue lunghe spiagge allineate in ombrelloni e sdraio geometricamente a favore camera.

summertime cinematographe.it

Il finale di stagione ci lascia in sospeso e in apprensione, allertandoci o lasciandoci sperare in una terza stagione quanto mai certa. Perché poi l’inverno per fortuna finisce, e lascia spazio ciclicamente alla stagione più attesa da tutti, sospesa sempre tra la distrazione e la lieve malinconia.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.9

Tags: Netflix