LOVE – Stagione 3: recensione della serie romantica Netflix

Giunge al termine con la terza stagione la serie romantica Netflix creata da Judd Apatow. Come si conclude la storia fra Mickey e Gus?

Tutte le cose belle prima o poi finiscono: un buon piatto di lasagna, una divertente giornata al mare trascorsa in compagnia di amici, il proprio film o canzone preferita. Dopo tre notevoli stagioni si conclude anche il percorso di LOVE, romantic comedy originale Netflix creata e scritta da Judd Apatow, sceneggiatore e regista di successi cinematografici come 40 Anni Vergine, Molto incinta, Zohan – Tutte le donne vengono al pettine, Funny People e, recentemente, Questi sono i 40 e Un disastro di ragazza. La stagione conclusiva di LOVE porta i due protagonisti principali della serie romantica, Mickey e Gus, su un nuovo gradino della loro relazione.

La terza ed ultima stagione di LOVE è disponibile su Netflix con dodici episodi finali

Love Netflix Cinematographe

Sin dalla prima stagione di LOVE abbiamo sempre compreso l’originalità di un prodotto seriale romantico ben diverso dal solito. Grazie alla sapiente scrittura di Judd Apatow non ci siamo mai trovati di fronte, lungo questi tre anni, a personaggi stereotipati nelle loro componenti sentimentali. La storia d’amore tra Mickey e Gus, rispettivamente interpretati da Gillian Jacobs e Paul Rust – quest’ultimo anche produttore esecutivo di LOVE – si è da subito distinta per la quasi feroce e verace descrizione di un percorso relazionale fortemente diverso da concetto letterale di romantico. L’originalità del rapporto sentimentale tra Mickey e Gus si differenzia dalla tipica storia d’amore tra principe e principessa sicuramente per l’assenza di una componente quasi immancabile nel genere commedia romantica: il vero e proprio colpo di fulmine. I due protagonisti percorrono una lunga strada prima d’innamorarsi davvero, decidere di mettersi insieme e iniziare una storia veramente impegnata. La bellezza di questa stramba, ma al tempo stesso vera storia d’amore si interfaccia in vari elementi che l’hanno resa così apprezzata in questi tre anni: anzitutto, come già citata, la brillante scrittura di Apatow molto legato a personaggi tutt’altro che perfetti, ma piuttosto complicati e pieni di difetti comportamentali quali dipendenze, rabbie represse ed una certa chiusura sociale che molto spesso li rende insicuri di se stessi. Mickey e Gus sono due personaggi esattamente così: apparentemente ribelle lei, apparentemente perfetto lui. Scopriamo pian piano, andando avanti con la serie, che entrambi nascondono lati dei propri caratteri che quasi simbioticamente si incastrano l’un l’altro in una combinazione al limite del perfetto.

Nella stagione conclusiva di LOVE la relazione tra Mickey e Gus sale al livello successivo

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Se la prima stagione era quella dell’incontro e la seconda quella della conoscenza, la terza stagione di LOVE è la stagione della frequentazione e dello stare insieme conoscendosi. I due protagonisti sono ormai una coppia già da alcuni mesi ed entrambi imparano sempre più a conoscere e vivere col proprio partner. Ma cosa rende la serie ancora una volta diversa da prodotti seriali di simil genere? Ancora una volta una non focalizzazione decisa solo sui due protagonisti ma anche sulle persone che vivono a stretto contatto con loro, permette allo spettatore di muoversi attraverso uno spazio più ampio. E quindi comprendiamo che l’Amore raccontato in LOVE non è solamente riferito a Mickey e Gus ma anche a Bertie, coinquilina della protagonista, e Randy, ma non solo. Anche lo spaziare verso le vite lavorative dei due innamorati ci aiuta a capire quanto la vita di coppia sia complicata e contemporaneamente bellissima: non ci sarebbe vero amore senza il supporto dell’altro verso i propri progetti di vita, anche se questi sono individuali. LOVE racconta l’amore non convenzionale e forse proprio per questo vero e sinceramente puro. È il percorso di due persone imperfette che, trovandosi, imparano non senza difficoltà a capirsi e farsi capire.

La vivace scrittura di Judd Apatow è il marchio di fabbrica di un successo comico-romantico che non sarà dimenticato nel prossimo futuro

Un’esplosione di emozioni e sentimenti sono spesso conditi da situazioni a volte paradossali nell’assolata e colorata Los Angeles dei giorni nostri. La scrittura di Apatow, l’apporto di un cast divertente, sempre ironico e anche cinico è inquadrato in una colonna sonora, elemento della serie quasi necessario. La musica è infatti un ulteriore personaggio di LOVE: non c’è episodio che non finisca o sia inframezzato da pezzi attuali e non che accompagnano la storia di questi due strani personaggi, trentenni insicuri, alle prese con un nuovo capitolo della loro vita. Un capitolo costruito in due. Forse è proprio così che dovrebbe esser raccontato l’Amore tra due persone.

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Regia - 2.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3.5
Emozione - 3

2.9

Tags: Netflix