Lolita Lobosco: recensione finale della fiction Rai con Luisa Ranieri

Diretta da Luca Miniero, Le indagini di Lolita Lobosco è andata in onda per quattro serate che ci hanno presentato un personaggio femminile contemporaneo, affascinante e che molto probabilmente potremo rivedere presto in una seconda stagione.

Forse solo un assaggio di un percorso destinato ad essere più lungo – il finale d’altronde lascia alcuni punti da cui partire per una seconda stagione – ma in quattro serate il regista Luca Miniero è riuscito a darci chiaramente tutte le sfumature di un personaggio femminile che si fa subito amare, a cui Luisa Ranieri riesce a dare il perfetto mix di forza e dolcezza. Ecco perché ci auguriamo che possa avere un seguito, contribuendo ad arricchire questo ritratto di donna scritto in maniera attuale e convincente.

Le indagini di Lolita Lobosco: la trama dell’ultimo episodio

Lolita (Luisa Ranieri) sente di essere più che mai vicina alla verità sulla morte di suo padre, ed inizia a maturare la speranza di poter riscattare il suo ricordo. Contemporaneamente si apre un nuovo caso: per la seconda volta una persona che è appartenuta alla sua infanzia, un caro compagno di classe incontrato ad una cena, entra nelle sue indagini, ma questa volta perdendo la vita. Lolita ne resta molto colpita, considerato che aveva visto Vittorio (Duccio Giordano), proprio la sera stessa in cui poche ore dopo avrebbe perso la vita.

le indagini di lolita lobosco, cinematographe.it

Ma oltre alle indagini di lavoro, ci sono anche quelle del cuore: Danilo (Filippo Scicchitano) nonostante le incomprensioni tra loro prova a riavvicinarsi gradualmente a Lolita, che per quanto voglia sfuggire a questo ingarbuglio sentimentale, intimorita di incappare nell’ennesima delusione, si accorge di essersi innamorata di quel ragazzo più giovane di lei.

Lolita, una donna contemporanea ma ancorata alle sue radici

Già dal primo episodio, era evidente come Luca Miniero avesse fortemente legato la personalità di Lolita alla bellezza di Bari: un legame solido che resta in tutte le quattro puntate, mostrandoci come il ritratto femminile contemporaneo di Lolita non strida, ma si amalgami perfettamente con le sue radici.

Lolita è infatti come la sua Bari: una donna emancipata e con dei valori diversi da quelli che caratterizzano la vita delle donne del posto in cui è nata, dedita al lavoro e non desiderosa di farsi una famiglia, ma allo stesso tempo legata in maniera viscerale alla famiglia, alle tradizioni e ad alcune abitudini a cui è rimasta affezionata dall’infanzia. La questione irrisolta con il ricordo del padre infatti è un altro segnale del peso rilevante che ha nella sua vita la famiglia, tanto da spingerla ad una profonda ricerca della verità, arrivando a mettere in discussione anche se stessa. Ecco perché anche la scelta delle musiche varia tra un brano del passato – Affari di cuore dei Collage da cantare e ricordare in famiglia – e uno attuale dalle sonorità pop-rock. Perché se Lolita fosse una canzone, sarebbe esattamente così.

Questo suo equilibrio caratterizza tutta la fiction, che riesce con eleganza a non trasformare dei potenziali cliché in tali, anzi piuttosto li presenta ma li smorza, offrendoci proprio lo sguardo e la prospettiva di Lolita. Una donna che nel commissariato in cui lavora riesce a tenere testa a tutti gli uomini che lavorano al suo fianco, e che nutrono per lei un evidente rispetto.

Si arricchisce così la galleria di donne rubate alla letteratura che ispirano fiction al femminile dai risultati molto convincenti: un percorso iniziato con Imma Tataranni – Sostituto Procuratore, e che prosegue con Le indagini di Lolita Lobosco, due donne in carriera ma completamente diverse. Se la prima è divisa tra famiglia e lavoro, la seconda ci offre il ritratto di una donna forte, indipendente, che sta bene con se stessa, e che se l’amore viene a bussare lo accoglie senza troppe aspettative ma con l’umana e sana malinconia che comporta una questione sentimentale.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

2.8

Tags: Rai