La cattedrale del mare: recensione del primo episodio della serie tv Netflix

Arriva su Netflix una nuova serie tv spagnola ambientata nel medioevo. La nostra recensione.del primo episodio de La cattedrale del mare.

Catapultando il pubblico in un Medioevo essenzialmente ancorato alle convinzioni popolari, La cattedrale del mare segue la vita di un servo della gleba alla ricerca della propria emancipazione.

Ambientata in una Spagna superstiziosamente legata alla cristianità, la serie La Catedral del mar narra le rocambolesche avventure di Arnau Estanyol, un giovane servo in fuga, il quale, dopo aver abbandonato il padre e un microcosmo definito dagli abusi dei suoi signori, cerca la redenzione.

La Cattedrale del mare: recensione del primo episodio

La cattedrale del mare cinematographe.it

Navarcles, 1319. Inchinata di fronte al suo padrone, oppressa dal suo asfissiante potere, Francesca è costretta a sottomettendosi alle supremazia oscura e perversa del male, rinunciando alla sua purezza. Immerso nel sangue, il breve idillio inaugurato con il matrimonio con Bernat Estanyol si frantuma con la violenza del ius primae noctis, un tragico evento che sancisce il principio dell’incubo, la rovina delle speranze per un futuro sereno. Ostracizzato da una comunità a cui non può più appartenere, Bernat lascia il villaggio natio, cercando riparo nella ricchezza di Barcellona.

Il primo episodio di La cattedrale del mare si sofferma a raccontare le premesse della narrazione, descrivendo le cause che porteranno il protagonista della serie televisiva ad affrontare – e a voler dimenticare – una società dominata da dolore e umiliazione, soprusi e sottomissioni, lacrime e sangue.

Ricoprendo la prima macrosequenza – conosciuta con il nome di Servi della gleba – del romanzo da cui è stato tratto, l’incipit della serie spagnola riesce fin da subito ad ammaliare il pubblico, avvolgendolo attraverso la creazione di un’atmosfera che, riprendendo un’iconografia medievale fortemente legata all’immaginario collettivo – pensiamo, per esempio, all’avvenimento precedentemente citato del ius primae noctis –, riesce a sedurre lo spettatore, conquistandolo.

Caratterizzato da una fotografia sobria ed elegante, dal gusto cinematografico e ricco di suggestioni dal grande fascino evocativo, il primo episodio della serie trova i suoi punti di forza nel tecnicismo del comparto visivo, minuziosamente curato. Attraverso le immagini La cattedrale del male riesce, infatti, ad empatizzare con lo spettatore, diventando specchio della narrazione; interessante notare come, sempre all’interno di questo primo incipit, venga operato un grande cambiamento dello stile fotografico: se la prima parte dell’episodio – una visione bucolica, paradisiaca – veniva riflessa attraverso colori neutri, sempre equilibrati e mai fastidiosi agli occhi di colui che assiste alla vicenda, la parte finale – dominata dal caos e dal dolore – prevede tonalità più contrastanti, potenti e meno controllate.

Tuttavia, la fotografia si rivela essere veicolatrice di ciò che la sceneggiatura non è in grado di trasmettere. Oltre a procedere attraverso tappe rigidamente definite, tappe appartenenti al rigore degli schemi tradizionali, la narrazione inciampa in numerose banalità, quali rapporti tratteggiati troppo rapidamente, personalità analizzate in modo superficiale ed eventi raccontati in maniera poco credibile. Banalità che portano lo spettatore ad annoiarsi.

In poche parole, la cura dell’apparato visivo è l’unico aspetto degno di nota, accompagnato ovviamente dalla qualità del soggetto.

La cattedrale del mare: la nuova serie tv disponibile su Netflix

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Ambientato nelle suggestive località spagnole di Castiglia-La Mancia e di Madrid, di Castiglia e León, dell’Estremadura e dell’Aragona, La cattedrale del mare ha previsto un cast più che numeroso: oltre ai 220 animali ripresi nella serie, si contano 2500 comparse. Tra i numerosi personaggi principali, invece, troviamo Aitor Luna nel ruolo di Arnau Estanyol, Jordi Aguilar e Pablo Derqui, Ginés García Millán e Silvia Abascal.

Trasmessa in patria dal 23 maggio al 18 luglio 2018, la serie spagnola trova l’ispirazione per il suo soggetto nell’omonimo romanzo scritto da Ildefonso Falcones, un libro che, pubblicato nel 2006, è da subito riuscito a conquistare i lettori, trasformandosi ben presto in un bestseller.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.5

2.5

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