L’amica geniale 3: recensione del finale di stagione

Nelle ultime due puntate salutiamo Margherita Mazzucco e Gaia Girace e scopriamo il nuovo e futuro volto di Elena Greco. Attenzione spoiler.

Si aprono con un’esplosione di violenza le ultime puntate della terza stagione de L’amica geniale – Storia di chi fugge e di chi resta, diretta da Daniele Luchetti, e scritta da Elena Ferrante, Francesco Piccolo, Laura Paolucci e Saverio Costanzo: Franco Mari, ragazzo di Elena ai tempi dell’università, e Silvia, la ragazza che le aveva svelato che suo figlio era il frutto del rapporto con Nino Sarratore, vengono brutalmente aggrediti a Milano da un gruppo di fascisti. Elena saputo l’accaduto raggiunge Franco a casa di sua cognata Mariarosa trovandolo profondamente ferito nel corpo e nell’anima, come Silvia traumatizzata dallo stupro subito che insieme ad Elena e altre compagne partecipa a dibattiti e riunioni sul tema del femminismo, sulle violenze subite dalle donne, spesso imputate per i loro stessi stupri. Proprio queste vicende ispirano Elena per un nuovo libro: appoggiata da Mariarosa, infatti, decide di scrivere un testo su “l’invenzione della donna da parte degli uomini, su come nel corso dei secoli, nella società e nella letteratura, gli uomini hanno “plasmato” le donne a loro piacimento.

L’amica geniale 3 – Ancora tu

L'amica geniale 3, cinematographe.it

Tornata a Firenze però Elena viene di nuovo “travolta” dalla vita familiare, scrivendo poco, divenendo presto svogliata fino all’arrivo un giorno a casa di Nino Sarratore, l’amore della sua vita, la sua ossessione, invitato proprio da suo marito Pietro, ignaro di tutto. Grazie a Nino che la incoraggia, la sua ispirazione ha nuova linfa e ricomincia a scrivere in maniera puntuale e appassionata solo per poter dimostrare a Nino che non si sbaglia a considerarla una grande scrittrice.

Le ultime due puntate, Ancora tu e Chi fugge, chi resta, confermano la carica “rivoluzionaria” di questo racconto che non smette di appassionare, di mostrare il percorso faticoso della donna per la propria emancipazione negli anni: Elena si accorge di quanta strada c’è da fare, è una donna moderna ma è incastrata in un matrimonio con un marito che, al di là della sua indiscutibile intelligenza, cultura e bontà, non è molto lontano dagli uomini che ha sempre conosciuto, che la tratta come una “serva” che deve prima di tutto accudire le loro due bambine, prendersi cura della casa e di lui e poi, forse, pensare a se stessa e al suo lavoro.

L'amica geniale 3, cinematographe.it

Il ritorno nella sua vita di Nino riaccende in Elena la passione per la scrittura ma anche per Sarratore, fiamma che non è mai morta, facendo per lui quello che nel suo nuovo libro imputa agli uomini e ammettendo a sé stessa questa incoerenza: “A pensarci oggi scrissi di come gli uomini ci avevano inventate in modo che fossimo sempre a loro servizio, soprattutto perché lui mi leggesse e mi dicesse: “Brava!””. Passione che viene presto ricambiata da Nino, portando Elena a prendere una decisione definitiva sul suo matrimonio e sulla sua vita.

Passione, dolore, crisi esistenziali vengono raccontate con grande intensità in questo finale di stagione che si concentra principalmente sulle vicende di Elena, nell’ultima prova di Margherita Mazzucco nei panni di Lenù, una prova ricca di sfumature diretta con coerenza e trasporto da Daniele Luchetti, profondo conoscitore delle dinamiche familiari più volte raccontate nei suoi film, che ne L’amica geniale 3 è riuscito a rendere in tutte le complessità possibili, alternando i momenti di dolcezza di Elena con le due figlie, alla “guerra fredda” con Pietro, emblema dei tanti matrimoni tra “estranei”, fino al tradimento e alla fuga da casa.

L’amica geniale 3 – L’ultima volta per Margherita Mazzucco e Gaia Girace

Lila in queste puntate è solo una eco lontana, un’immagine che appare nelle visioni di Elena profondamente tormentata dal ritorno di Nino e consapevole di non poter più rinunciare a lui. Una visione che si fa presenza con tutta la sua inquietudine e oscurità nel finale, raccontandole dell’omicidio brutale della madre dei Solara, quando Elena sta per “evadere” con Nino dopo aver confessato tutto a Pietro, decidendo di lasciare per qualche giorno le sue figlie per riprendere la sua vita in mano, per vivere la favola d’amore sempre sognata, noncurante del dolore causato a Dede e Elsa, del terremoto scatenato. “Tu butti via tutto quello che sei per Nino? Tu rovini la tua famiglia per quello lì?”, la incalza Lila al telefono mentre Elena è già con le valigie in mano, “Sai cosa ti succederà? Ti userà, ti succhierà il sangue, ti toglierà la voglia di vivere e ti abbandonerà. Perché hai studiato tanto? A che cazzo è servito immaginarmi che ti saresti goduta una vita bellissima anche per me? Ho sbagliato, sei una cretina”. Sono le ultime parole pronunciate da Gaia Girace nei panni di Lila che gettano un’ombra sulla felicità di Elena che decide di partire comunque.

L'amica geniale 3, cinematographe.it

Sull’aereo che li porta a Montpellier Elena è raggiante accanto a Nino, e guardandosi allo specchio riscopre finalmente se stessa, un’immagine che presto cambia, mostrando al pubblico la futura Elena, una scelta coerente che era nell’aria da tempo: l’attrice Alba Rohrwacher, voce narrante della serie, interpreterà Lenù nell’ultima stagione. Ora manca all’appello la “nuova” Lila.

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Regia - 5
Sceneggiatura - 5
Fotografia - 5
Recitazione - 5
Sonoro - 5
Emozione - 5

5

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