Karaoke Night – Talenti senza vergogna: recensione dello show Prime Video

Karaoke Night è un game show senza sorprese ed emozioni: il format offre poche risate e diversi momenti di noia.

Karaoke Night – Talenti senza Vergogna è uno show in quattro episodi disponibile in streaming su Prime Video a partire dal 4 gennaio 2024. Un format che ha come presupposto e obiettivo leggerezza, divertimento e una ambientazione volta a far sentire lo spettatore al bar sotto casa propria, in un contesto informale e mondano. Il game show, condotto da Dargen D’Amico, è una alternativa ai dilaganti talent show che affollanno le TV satellitari e le piattaforme streaming del pianeta: Amici, XFactor, The Voice, Io canto. Sono davvero tanti i titoli legati al format del talent show in cui professionisti o aspiranti tali sfoggiano le loro capacità canore sul piccolo schermo, contentendosi il potenziale successo e facendosi giudicare da personaggi famosi che possono pesare sulla bilancia della loro futura carriera.

Karoke Night inverte la formula e pesca tra le celebrità del cinema, gli influencer e i personaggi in vista della TV italiana per creare un karaoke di talenti (nel caso siano tali) grezzi, senza preparazione professionale ma con tanta voglia di divertirsi. Nonostante la apparente originalità del programma, in grado di sovvertire i paradigmi del talent show per sottolineare la spontaneità e la giovialità dei protagonisti famosi, di nuovo o interessante nel game show c’è davvero – ma davvero – poco.

Karoke Night – Talenti Senza Vergogna è uno show che non ha né sufficiente talento, né la dovuta vergogna

Karaoke Night - Talenti Senza Vergogna; cinematographe.it

Karoke Night è un game show che vuole essere originale: ne ha proprio tutte le intenzioni, dal format “rovesciato” del talent show contemporaneo a l’ingaggio di professionisti celebri che fanno della loro immagine parte integrante della loro carriera. Lo scopo apparente trova risposta proprio in questo millantato abbandono della forma per mostrare un gruppo variopinto e variegato di celebrità alle prese con il canto, prescindendo dal personaggio formale di se stessi che portano sullo schermo. Le star apparentemente perfette abbandonano il loro status per cimentarsi in un game show sul canto, sottolineando il loro lato giocoso, spontaneo, strafottente, in grado di divertirsi pazzamente.

I partecipanti a questo gioco a premi che ricorda le comunioni di paese sono personaggi televisivi come l’attrice veterana Claudia Gerini, la giovane influencer Alessia Lanza, il presentatore Tommaso Zorzi, gli ex calciatori Lele Adani e Nicola Ventola, l’attore di Odio il Natale Pierpaolo Spollon e la conduttrice radiofonica Francesca Manzini. Un ventanglio di nomi – Gerini a parte – che hanno da offrire allo schermo e al pubblico, in vesti di divertiti intrattenitori, davvero quanto hanno da offrire alla musica: molto poco. Lo show è confezionato e artificioso, patinato e finto come ogni suo dettagli prescritto e studiato a tavolino per offrire un’impressione di divertimento spontaneo, emozione autentica, frustrazione palpabile.

Niente è lasciato al caso in Karaoke Night: l’impostazione da docu- reality cattura momenti pregni di significato, i fuori campo, i momenti in cui i protagonisti “dimenticano” di essere immortalati da una telecamera, i siparietti polemici – o anche i gossip da bagno – al bar. Tutto sa di già visto, collaudato, provato e riprovato come uno spettacolo che va in scena da vent’anni sullo stesso palcoscenico sette sere a settimana. Dargen, la cui spietata comicità poteva essere un ottimo taglio alla monotonia di questo format senza fantasia e vita, passa in secondo piano: i siparietti e le performance, così come il gioco in sé, sono talmente pieni di luoghi comuni da lasciare anche il rapper senza parole. Divertimento e spontaneità, come talento e vergogna, mancano in modo imperdonabile: la valutazione del game show è quasi impossibile da portare avanti senza sottolineare la sua vuoteza di contenuti, la sua povertà di spirito e la scarsa voglia di portare una riflessione, materia grigia, nella creazione di un prodotto per la fruizione.

Karaoke Night – Talenti senza Vergogna: valutazione e conclusione

Senza talento oltre che senza vergogna, Karaoke Night è un game show privo di qualsivoglia spotaneità o cervello: promuove e propone il divertimento senza riflessione, l’ostentazione del casino come paradigma dello spasso, ma ci prova così tanto da risultare scarso e noioso. Al fruitore di TV medio, abiutato alla prima serata con giochi a premi e talent show di grande capacità affabulatoria, questo show sembrerà una pallida imitazione di programmi riusciti e creati ad arte come Ballando con le stelle o Tale e quale show. Ma di questi due colleghi, Karoke Night non ha né il retrogusto kitsch, né i protagonisti carismatici, risultando povero di contenuti e senso. Meglio skippare senza rimpianto!

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 2

2