Invasion – stagione 2: recensione del primo episodio della serie Apple TV+

Torna, il 23 agosto 2023, su Apple TV+ la seconda stagione di Invasion 2 di David Weil e Simon Kinberg , con il primo dei 10 episodi – sulla piattaforma ogni mercoledì. La serie sci-fi riprende le fila della storia, tornando alle storie dei protagonisti. Cosa succederebbe se gli alieni avessero invaso la terra? Cosa faresti se avessi perso molto e ancora tanto potessi perdere? Come ci si può difendere da un qualcuno di cui non conosciamo nulla? Invasion tenta di rispondere o almeno di lavorare su queste domande portando lo spettatore nelle esistenze di un gruppo di sopravvissuti.

Invasion 2: un racconto di sopravvivenza

Invasion 2_cinematographe.it

“Abbiamo sofferto, abbiamo sacrificato vite…. Stiamo facendo di tutto il possibile per comprendere e riuscire a sconfiggere il nemico”

La stagione inizia con un aggiornamento sull’invasione aliena, parla la presidente della Coalizione della difesa mondiale, Benya Mabote, chiede ai cittadini di collaborare con i militari e di evacuare tutte le zone contaminate. Benya ricorda che le spore aliene hanno infettato il pianeta in soli 121 giorni, agli spettatori viene quindi mostrato il caos dell’invasione aliena a Osaka, in Giappone, dove attualmente risiede Mitsuki.

Sono passati oramai quattro mesi dagli eventi del finale della prima stagione e gli invasori alieni sono ufficialmente sulla terra e Invasion riprende le storyline di ognuno dei protagonisti, accumunate tutte dall’incomunicabilità. Ci sono Aneesha (Golshifteh Farahani) e i suoi figli, Luke e Sarah, in fuga dopo la morte del marito, che incontrano non pochi ostacoli sul loro cammino perché loro sono “informati” suoi fatti. C’è Mitsuki Yamato (Shioli Kutsuna) che vuole fermare a tutti i costi gli invasori ed è anche l’unica ad essere riuscita a mettersi in contatto con il nemico nello spazio. La giovane donna rappresenta una tessera importante del puzzle, può e per certi versi deve essere usata perché solo il suo aiuto può salvare la situazione.

Invasion, rispetto ad altre serie sci-fi, è, incredibilmente, un racconto molto più umano e “terreno” di altri. Una delle tematiche cardine della serie e in particolare di questa seconda stagione, almeno dal primo episodio, sembra essere la lotta per la sopravvivenza dell’umanità in una convivenza forzata.

Invasion:

Invasion racconta, fin dalla prima stagione, di qualcosa di “alieno” che si è insinuato tra di noi – dopotutto lo dice proprio il titolo dello show -, la storia però era molto focalizzata sul dramma personale dei personaggi, il dolore per un tradimento, quello per una ferita del passato che ancora fa male, la perdita di una persona amata, la ricerca di qualcuno che per te è importante. La vita crolla proprio mentre il mondo soccombe sotto le forze d’invasione. Il tutto è raccontato in modo lento, terribilmente lento, che fa fatica a coinvolgere; se paragoniamo la serie ad un albero non tutti i rami sono sani e fioriscono, quindi questo vuol dire che non tutte le storie risultano interessanti per lo spettatore. Alla fine, la prima stagione sembra quasi il prologo di una narrazione molto più grande, di una narrazione che deve incominciare. Quindi questa seconda stagione dovrebbe essere molto più profonda e riuscita della precedente.

Nel primo episodio lo spettatore ritrova soprattutto due dei quattro gruppi di personaggi, quei personaggi sparsi in tutto il mondo. Hanno la propria dose di preoccupazioni, timori e sofferenza, si tratti di una madre in America che cerca di mantenere in vita i suoi figli, di un autobus pieno di studenti bloccati in Inghilterra, o di un’esperta in comunicazioni che cerca disperatamente di contattare la sua fidanzata, un’astronauta scomparsa. Nella seconda stagione, quasi tutti hanno una direzione precisa, ma basta questo a rendere più ficcante una storia?

Le grandi città sembrano zone di guerra, la maggior parte degli abitanti è fuggita o morta, mentre i superstiti lottano contro il nemico. Mitsuki (Shioli Kutsuna) si ritrova in prima linea nel conflitto, combattendo per le strade e utilizzando bombe molotov per tenere a bada gli invasori. Ma molto presto, viene prelevata da un’organizzazione chiamata WDC (World Defense Coalition) e richiamata per aiutare le ricerche dell’astronave. L’altra metà dell’episodio segue Aneesha (Golshifteh Farahani) che con i figli è diretta a nord. Spaventata dal mondo degli uomini, non dagli alieni, la donna si scontra in continuazione con il figlio più grande perché le rinfaccia la morte del padre e, ribelle, vuole agire da solo, senza il materno controllo. Sappiamo bene che sono in possesso di un'”arma” che loro hanno usato per difendersi, è l’oggetto su cui il governo vuole mettere le mani.

Invasion – stagione: valutazione e conclusione

Sicuramente è difficile dare un giudizio completo sulla visione di un unico episodio, ma è anche vero che la serie ha già una prima stagione, i problemi della prima sembrano essere presenti anche qui. L’episodio è molto lungo o, meglio, la narrazione è costruita in modo che l’episodio sembri durare anni. La sensazione è che la macchina Invasion giri ma non vada da nessuna parte. In questo secondo episodio lo spettatore ha l’impressione di essere sempre nello stesso punto. Non si può non apprezzare la fotografia e l’interpretazione dei personaggi.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 2

2.6

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