I Farad: recensione della serie TV Prime Video con Miguel Herrán

I Farad arriva su Prime Video e conquista il pubblico con un'irresistibile famiglia dedita al crimine!

I Farad è la nuova serie spagnola disponibile su Prime Video a partire dal 12 dicembre 2023. Diviso in 8 episodi da circa 50 minuti ciascuno, è una creatura destinata a diventare cult grazie alla grande inventiva dei suoi creatori,  Mariano Barroso e Alejandro Hernández. Con lo sfondo di una Marbella diversa dalla popolare località della movida della Costa del Sol popolata da giovani e giovanissimi, nelle ambientazioni e le atmosfere della Guerra Fredda, questo crime thriller si sviluppa sullo schermo con struttura e accattivante ironia.

Mariano Barroso, nome popolare nella produzione seriale spagnola grazie a titoli come La línea invisible, firma un prodotto che parte dal presupposto thriller ma ne sfida – superandoli – prevedibili stereotipi di genere. Il percorso articolato de I Farad è una potente attrazione che si dirama e articola su diversi livelli, creando personaggi complessi e poliedrici. Lo show, in breve tempo, diventerà la punta di diamante del crime seriale targato Prime.

I Farad, una serie thriller fitta di sottotrame e una narrazione ambiziosa

I Farad recensione serie Prime - cinematographe.it

I Farad è una serie TV che conquista il suo spazio nell’ampio panorama del genere con originalità e spessore. I suoi creatori hanno deciso di raccontare una storia di crimine, ambientandola nei suggestivi paesaggi della Costa del Sol spagnola in un periodo storico che definire iconico è riduttivo. La Guerra Fredda, era di crimini numerosi ma celati, è l’ideale sfondo storico per il racconto di una vicenda criminale che coinvolge – su vari livelli – una famiglia a capo del proprio impero illecito. I Farad, appunto, sono i signori del male – trafficanti d’armi a capo della catena alimentare della malavita internazionale – che vivono e si confrontano, di puntata in puntata, permettendo allo spettatore di scendere negli abissi di un business sporco ma anche nelle dinamiche familiari quotidiane e imprevedibili.

La forza narrativa della serie, che non svela subito le sue carte ma prende ispirazione dai migliori classici del genere thiller, è quella di prendersi il proprio tempo per raccontare e svelare gli scheletri nell’armadio della famiglia Farad tramite un occhio – almeno inizialmente – estreaneo ed innocente. Il protagonista della serie, il ventisettenne orfano e nullatenente Oskar ( Miguel Herrán ), si trova suo malgrado coinvolto in una vita che non immaginava possibile o esistente. Attraverso il suo occhio vigile, dapprima sconvolto e poi complice, anche lo spettatore spia e scopre di pari passo le malefatte e le dinamiche familiari (sporche e cattive) dei singoli membri della famiglia Farad.

Lo stratagemma narrativo e tecnico è semplice ma efficace: inizialmente, l’occhio del protagonista coincide a pieno titolo con quello dello spettatore, coinvolgendolo nel meccanismo della sorpresa. Successivamente, quando Oskar passa dal ruolo di accidentale spettatore a quello di attore a tutti gli effetti, si attiva un meccanismo hitcockiano di suspence che irretisce il pubblico in un binge-watching inevitabile e serrato. La trama, che va complicandosi sempre di più, si protende oltre la semplice corruzione di un giovane ragazzo povero che un giorno soccorre la ragazza “sbagliata ” – la giovane avvocatessa Sara ( Susana Abaitua) – apparentemente professionista in gamba ma in realtà rampolla di una spietata famiglia criminale.

La storia della famiglia Farad va di pari passo alla corruzione dell’animo di Oskar: la sua lenta discesa nel compromesso fino alla perdizione è degna di capolavori come L’avvocato del diavolo, ma le dinamiche criminali nonché personali tra i vari membri del clan sono degne di classici leggendari come Il Padrino o – per andare su prodotti seriali cult degli ultimi cinque anni – il family drama Succession.

L’originalità è proprio nell’articolazione e caratterizzazione dei singoli personaggi, ognuno dipinto con chiaroscuri sfumati, grigi profondi. L’atmosfera della sceneggiatura, le performance degli attori (tra i quali spicca proprio Miguél Herran, conosciuto per la sua interpretazione di Rio in La casa di carta), così cupe e tese, contrastano in modo incredibilmente efficace con la palette brillante e il sonoro squillante scelti per colpire ai sensi lo spettatore.

I Farad: valutazione e conclusione

I Farad è una delle migliori serie thriller disponibili in streaming a dicembre 2023: un prodotto originale, sfaccettato e complesso che sorprende ad ogni episodio, mantenendo viva la tensione con stratagemmi tecnici potenti e abilità registica. Una sana base di grande thriller cinematografico d’autore scolpisce i contorni di questa serie, che supera le aspettative e offre sette ore di sano, folle divertimento.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 3.5

3.9