Humans – Stagione 3: recensione della serie tv
La terza stagione della serie britannica Humans arriva in Italia. Disponibili su TIM Vision otto nuovi episodi: la nostra recensione.
Uomo contro macchina, macchina al servizio dell’uomo, macchina umana. Sono tematiche slegate, ma ugualmente legate fra loro, protagoniste di innumerevoli prodotti cinematografici e televisivi dacché ne abbiamo memoria. Se ne serve, o ne viene costruita Humans, serie tv inglese arrivata alla sua terza stagione. Composta da otto nuovi episodi, questa arriva in Italia in esclusiva sulla piattaforma TIM Vision: la nostra recensione.
Humans: cosa è accaduto nelle due stagioni precedenti?
Prima di analizzare la nuova stagione raccogliamo le fila della storia fino al finale della precedente. In un futuro non troppo lontano uomini e macchine umanoidi vivono sotto lo stesso tetto. I Synth, infatti, sono androidi con fattezze perfettamente umane realizzate allo scopo di accompagnare gli esseri umani nelle loro faccende domestiche o in funzioni di compagnia per soggetti non più totalmente autonomi, come gli anziani. Alcuni di loro, però, iniziano ben presto a sviluppare caratteristiche ben più umane. Il finale della seconda stagione ha totalmente cambiato le carte in tavola. Leo, figlio del creatore dei Synth viene pugnalato da Hester, mentre con l’attivazione di un codice, gli altri umanoidi si risvegliano dal metaforico coma portando a galla una repressa umanità. Si tratta del Giorno Zero: il giorno in cui i Synth iniziano a pensare ed avere coscienza di se stessi. Slegati dalla loro prigionia mentale saranno in grado di vivere con una ritrovata umanità?
Humans: nella terza stagione in Synth devono imparare a convivere con gli umani (e viceversa)
La terza stagione di Humans riprende il discorso ad un anno dal Giorno Zero. Gli Occhi Verdi vivono in colonie abbandonate e lontane dalle città, mentre i pochi rimasti nei centri urbani vivono nascosti o in radi porti sicuri. La società di produzione dei Synth ha nel frattempo rilasciato sul mercato una nuova generazione, quella dagli Occhi Arancio, perfettamente funzionanti e sicuri, privi quindi di una mente pensante. La società, tuttavia, vive un momento di crisi e forte tensione nel momento in cui un bar che promuove l’integrazione tra umani e Synth viene fatto saltare in aria. Da un lato estremisti da entrambe le parti, dall’altro Synth ed umani che lottano per un futuro armonioso. Humans, raccontando di tematiche apparentemente futuristiche – come l’avvento e l’evoluzione della macchina sull’uomo – descrive un’attualità sempre più presente ed asfissiante. In tal senso, la serie tv creata da Sam Vincent e Jonathan Brackley riesce a districarsi su diversi piani narrativi e tematici. Se, infatti, un binario percorre la strada politica – cosa fare con i Synth ribelli? – l’altro binario esplora la ricerca di un’umanità recondita come quella degli androidi da poco risvegliati dal loro lungo sonno.
La terza stagione di Humans disponibile su TIM Vision con otto nuovi episodi
Gli attori interpreti degli Occhi Verdi, ancora una volta, convincono nel portare in scena personaggi diversamente umani. Facciamo particolare menzione dei protagonisti Gemma Chan, interprete di Anita, e Max, nuovo leader del gruppo androidi, interpretato da Ivanno Jeremiah. Loro due e i compagni di viaggio (e lotta) riescono a mostrare una palpabile dualità che vede la macchina in continua evoluzione con una coscienza recentemente ottenuta. Humans ha la capacità di tradurre temi superficialmente legati all’intrattenimento televisivo (e cinematografico) in un discorso ben più approfondito e che ramifica in un contesto molto più vicino a noi: chi sono i veri umani in questa situazione? Cosa vuol dire essere umani? Che cosa ci rende veramente umani? Come comportarsi con soggetti diversi da noi? Sono queste le domande che la serie ci pone. La terza stagione amplia i propri orizzonti. Il buon lavoro tecnico, tradotto in una regia precisa, eleva il prodotto televisivo rispetto alle due stagioni precedenti. Pur non esule da alcune ingenuità narrative, Humans scorre pressoché fluido nel suo racconto: la brevità di episodi nella stagione aiuta non poco in tal senso.