Gossip Girl: recensione della serie, reboot del teen drama

Torna la “fonte di notizie sulle vite scandalose dell’élite di Manhattan”, Gossip Girl, sequel dell’omonimo teen drama di successo andato in onda dal 2007 al 2012, dal 27 ottobre su Sky e in streaming su NOW con la prima parte, mentre la seconda arriverà a novembre. Una produzione Fake Empire e Alloy Entertainment in associazione con Warner Bros. Television e CBS Studios.

Creato da Joshua Safran, sceneggiatore e produttore esecutivo della serie di partenza, e basata sulla serie di romanzi di Cecily von Ziegesar nonché sullo show originale sviluppato da Josh Schwartz e Stephanie Savage, Gossip Girl riparte con una nuova generazione dell’élite di Manhattan, studenti come in precedenza dell’esclusiva Constance Billard St. Jude’s School.

Gossip Girl – Le vite scandalose dell’élite di Manhattan ai tempi dei social

Gossip girl, cinematographe.it

Al centro di questa nuova stagione due sorellastre, l’influencer Julien Calloway (Jordan Alexander) e la semplice e profonda Zoya Lott (Whitney Peak), a lungo divise da rispettivi padri che si odiano e unite dalla mancanza della madre morta prematuramente. Finalmente sembra arrivato per loro il momento di conoscersi a fondo e di diventare una vera famiglia ma a complicare le cose ci penserà Gossip Girl. Dietro la fonte di notizie più insidiosa dell’Upper East Side questa volta non c’è uno studente ma un gruppo di professori stanchi delle angherie dei loro ricchissimi e viziati studenti e decisi a vendicarsi.

Gossip girl, cinematographe.it

Le vicende dei protagonisti della nuova serie partono dopo il lockdown quando gli studenti dell’esclusivo liceo di Manhattan ritornano finalmente a seguire le lezioni in presenza: è solo una delle novità dello show che ha mantenuto le stesse dinamiche del primo ma adattate alla contemporaneità. Instagram, come nella realtà, è al centro di tutto tanto che lo stesso Gossip Girl abbandonerà le pagine del famoso blog per lanciare le sue news al veleno proprio dal social più amato dai giovani ossessionati dai “mi piace”, dal numero di followers, dai repost e dal mostrarsi sempre al top. L’influencer Julien, infatti, ha tra le sue amiche “tirapiedi” un’aspirante social media manager che le programma le giornate a suon di hashtag, storie mirate, foto posate di ogni momento, anche quello meno significativo. A parte queste differenze la sostanza non cambia: i protagonisti sono viziati, cinici, modaioli, annoiati, frequentano feste esclusive e snobbano chi non fa parte della loro cerchia, tra loro c’è sempre quello che in realtà nasconde un animo buono e sensibile ma si fa trascinare da amicizie e amori sbagliati.

Ci sono poi i riferimenti al passato attraverso degli “spiegoni” che rievocano brevemente le vicende degli “antesignani” Nate Archibald, Serena van der Woodsen, Blair Waldorf, Chuck Bass e Dan Humphrey e molte situazioni, come la storica rivalità e amicizia tra Serena e Blair, vengono riprese, in questo caso mettendo a confronto le due sorellastre.

Gossip Girl – Un prodotto di intrattenimento con poche sorprese

Gossip girl, cinematographe.it

La serie, nonostante non riservi grandi sorprese, è ben scritta e ha ritmo, questo spiega gli ascolti record avuti negli Stati Uniti. Di fatto è un prodotto di intrattenimento che funziona soprattutto per il pubblico più giovane trattandosi di un teen drama patinato e ricco di intrighi, sesso e bellissimi (e bravi) protagonisti, una generazione gender fluid e multiculturale che però a parte questo non aggiunge nulla di nuovo alla serie precedente, se non un aspetto che toglie forse uno dei punti di forza di questo prodotto, quello del mistero. Se dal 2007 fino all’ultima puntata il pubblico ci siamo chiesti chi fosse la misteriosa Gossip Girl fino a scoprire che si trattava del quieto e buono Dan, qui il volto, anzi i volti, della fonte di notizie sulla scandalosa vita dei rampolli dell’Upper East Side viene svelata subito e il pubblico assiste alla creazione dei temibili post da parte di professori frustrati che tentano di dare una sonora lezione ai loro studenti. Dove i cattivi voti non arrivano ci pensano i social.

Nel cast anche Eli Brown, Thomas Doherty, Tavi Gevinson, Emily Alyn Lind, Evan Mock, Zion Moreno, Savannah Lee Smith, Todd Almond, Adam Chanler-Berat, Johnathan Fernandez e Jason Gotay.

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