Dirty John: The Betty Broderick Story – Recensione della seconda stagione

Recensione della seconda stagione della serie antologica Dirty John con Amanda Peet e Christian Slater.

Dal 14 agosto disponibile su Netflix The Betty Broderick Story, seconda stagione della serie true crime antologica Dirty John ideata da Alexandra Cunningham che ne è anche produttrice esecutiva e basata sull’omonimo podcast di Christopher Goffard del 2017. I nuovi episodi sono ispirati al divorzio avvenuto alla fine degli anni ’80 tra Betty e Dan Broderick interpretati da Amanda Peet e Christian Slater. 8 puntate per raccontare “uno dei divorzi più incasinati d’America” come fu definito all’epoca dai media.

The Betty Broderick Story, infatti, inizia come un classico dramma sulla fine di un matrimonio: le discussioni per gli alimenti, per la casa, per la custodia dei figli, uno dei due ex coniugi che vorrebbe salvare il matrimonio, le ripicche e il dolore. La prima puntata tra flashback, flashforward e la graduale presentazione dei due protagonisti si conclude, però, con un plot twist che non ha niente a che vedere con le normali beghe tra due ex: lo scioccante svelamento di un duplice omicidio.

Dirty John 2, cinematographe.it

Se la prima stagione di Dirty John si basa sulle vicende del “lurido” John Meehan, da cui prende il titolo la serie, truffatore, stalker, criminale che tormenta la sventurata Debra Newell fino alle estreme conseguenze, narrando la nascita e lo sviluppo di questa relazione malata, i nuovi episodi pongono il pubblico direttamente di fronte alla fine di un matrimonio raccontando poco alla volta, andando a ritroso negli anni, la storia d’amore tra Betty e Dan Broderick. Una coppia apparentemente felice che si conosce da giovanissima e dopo tanti sacrifici e quattro figli raggiunge finalmente uno stile di vita molto alto: Daniel Broderick, infatti, dopo una laurea in medicina e una in legge diventa un facoltoso e impeccabile avvocato specializzato in casi di negligenza medica. Betty ha finalmente tutto quello che ha bisogno godendosi l’immensa casa, il marito del quale è fiera, i figli e i soldi che spende senza troppa oculatezza.

Dirty John: The Betty Broderick Story – “Il divorzio è la cosa più vicina alla guerra”

È il ritratto del “sogno americano” la famiglia Broderick almeno fino a quando non emerge la vera natura di Dan. Il classico narcisista, manipolatore ed egocentrico che dopo aver preso tutto quello che poteva dalla moglie, parte importante del suo successo grazie ai suoi sacrifici e alle amorevoli cure come viene ben spiegato nella serie, la sostituisce letteralmente con la giovane e bella segretaria Linda Kolkena (Rachel Keller). Non contento, con inspiegabile sadismo, con una cattiveria inaudita e spaventosa, grazie alle sue possibilità economiche, alle sue conoscenze e alla sua posizione lavorativa infierisce su Betty togliendole tutto: la casa, i soldi che le spettano di diritto, i figli, la dignità e la sanità mentale. Quello che Dan Broderick fa all’ex moglie è definito in psicologia come “gaslight” dal nome di un film – Angoscia il titolo italiano –  diretto da George Cukor con Ingrid Bergman: un abuso psicologico attraverso il quale il “gaslighter” manipola la mente della vittima per farle credere di essere inadeguata, stupida, inutile e pazza. È quello che succede a Betty Broderick che vede la sua vita distruggersi a poco a poco e ogni cosa che tenta di fare per tutelarsi non fa altro che farla sprofondare sempre di più in un abisso di dolore e disperazione.

Dirty John 2, cinematographe.it

Per 8 puntate assistiamo alla relazione disfunzionale tra i due coniugi che sin dall’inizio, attraverso piccoli ma chiari indizi, appare allo spettatore destinata a un futuro problematico. La serie nasce come cronaca (in parte romanzata) di fatti realmente accaduti e racconta cosa significa innamorarsi e vivere accanto a un “mostro”. Il “Dirty John” di questa stagione è sicuramente lo spietato Dan, un Christian Slater dall’inquietante ed incisiva freddezza, incapace di un briciolo di pietà che divide, però, in parte la mostruosità con Betty che persevera in atteggiamenti autodistruttivi e si macchia di un terribile reato che non ha giustificazioni.

Dirty John: The Betty Broderick Story – Viscerale l’interpretazione di Amanda Peet

The Betty Broderick Story sviscera con precisione chirurgica la lenta spirale di odio, sofferenza e violenza che questo divorzio causa: un serrato e angosciante racconto delle fasi che fanno precipitare la protagonista in un triste e mortale baratro senza ritorno sostenuto dalla viscerale interpretazione di Amanda Peet in grado di alternare con naturalezza gli sconvolgimenti emotivi del suo personaggio che dai sorrisi smaglianti iniziali passa alla rabbia e alla frustrazione, tra ore di messaggi in segreteria pieni di insulti verso l’ex marito e la sua fidanzata, atti vandalici e porte di casa sfondate con l’auto.

Dirty John 2, cinematographe.it

Se Betty Broderick non fosse diventata un’assassina forse sarebbe diventata la voce di tante donne vittime di relazioni sbagliate e divorzi dolorosi, e per alcune in quegli anni lo diventò davvero come viene mostrato nella puntata dedicata al processo quando Betty viene sommersa da lettere di ammirazione di donne che avevano subito come lei. Un atteggiamento “malato” che accomuna tanti casi mediatici americani, e non solo, raccontati altrettanto bene in documentari Netflix come Conversazioni con un Killer: The Ted Bundy Tapes o Processi mediatici solo per fare qualche esempio.

Leggi la recensione della prima stagione di Dirty John

C’è tutto in The Betty Broderick Story, nella narrazione di queste vite spezzate: la dipendenza affettiva ed economica, il tradimento, l’abbandono, le umiliazioni, la rabbia, la perdita degli affetti fondamentali, l’impossibilità di riprendere la propria vita in mano, il rifugio verso un’apparente follia. Una moderna tragedia greca che si conclude con il più classico dei finali: la morte che Dan Broderick inconsapevolmente “causa” a sé stesso e alla sua seconda moglie.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 3
Fotografia - 3
Emozione - 4

3.6

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