Dexter: New Blood (2021) – recensione della serie TV

Dexter: New Blood, il revival della storica serie TV con Michael C. Hall, arriva dal 10 novembre 2021 su Sky Atlantic.

Dopo otto anni di astinenza, Showtime offre ai fan di Dexter l’opportunità  di rimettersi comodi davanti alla TV e godere dell’iconica frase “Tonight’s the night” che per anni ha anticipato le esecuzioni del celebre killer di Miami. Questo perché si è scelto di produrre nuovi episodi di quella che ancora oggi, nell’era in cui vengono sfornate decine e decine di show all’anno, rimane una delle serie TV più amate di sempre. Tante cose sono cambiate in quasi un decennio: sono cambiati il pubblico e le sue abitudini ma, soprattutto, è cambiato il mondo ed è cambiata la società moderna. Con tutte le brutture che sono ormai all’ordine del giorno, un personaggio come Dexter appare quasi normalizzato se non addirittura “innocuo”. Il ritorno di Dexter entusiasma tutti coloro che, nel corso di otto stagioni, hanno imparato a conoscere ed apprezzare il personaggio interpretato da Michael C. Hall, diventando suoi “partners in crime”.

Dexter è tornato, tra costante senso di colpa ed una “routine” destinata ad essere stravolta

Dexter: New Blood (2021) - Cinematographe.it

L’ultima volta che lo avevamo visto, Dexter aveva cancellato ogni traccia di sé e si era isolato in una baita sperduta. Aveva interrotto il proprio monologo interiore, individuando nel silenziamento dei pensieri la via di uscita da un senso di colpa che, a quel punto, era diventato insopportabile. Lo ritroviamo nella stessa casa: Deb, il suo punto di riferimento assoluto, è morta, ma prende il posto di Harry come voce della sua coscienza, facendo costantemente da collante tra presente e passato. Per il resto, sono trascorsi dieci anni e Dexter si è costruito una nuova identità: vive nella piccola cittadina di Iron Lake, una località che sembra appartenere ad un altro  luogo e ad un altro tempo (la colonna sonora ci indirizza proprio verso questa sensazione). Qui tutti lo conoscono come Jim, un uomo pacato che lavora in un negozio di armi ed è gentile con tutti. Insomma, niente di troppo differente dal modo in cui appariva Dexter Morgan agli occhi di chi lo circondava a Miami. In questo caso, però, “Jim” è davvero un uomo senza segreti: “Dexter” è stato sepolto ma, come uno squalo, torna a dare cenni di vita ogni volta che sente l’odore del sangue. Noi che lo osserviamo da fuori, però, lo conosciamo fin troppo bene: siamo stati suoi complici e abbiamo compreso l’impossibilità di rinnegare fino in fondo la propria natura, di rinnegare quel piacere orgasmico che solo il sangue caldo che si propaga sotto le sue mani riesce a donargli. Nonostante stia riuscendo a domare se stesso da ormai un decennio, percepiamo che Jim rappresenta solo una bomba ad orologeria pronta ad esplodere per lasciare nuovamente campo libero a Dexter Morgan.

Uno dei punti di forza di Dexter è sempre stato, senza dubbio, quello di riuscire a mettere gli spettatori di fronte ad uno specchio, spingendoli ad analizzare ciò che mostrano all’esterno e quanto spesso questa immagine risulti discordante rispetto a quello che alberga nel profondo della propria mente. Potremmo essere tutti dei possibili serial killers, solo che la maggior parte di noi ha la razionalità necessaria a controllare i propri istinti più bestiali. Dexter, in qualche modo, ha incarnato per anni il nostro alter ego più irrazionale: nel corso degli episodi emergevano personaggi talmente malvagi e pieni di arroganza che, in fondo, noi per primi non vedevamo l’ora che Dexter si mettesse all’opera e portasse a termine il suo lavoro di “pulizia”. Ebbene, i nuovi episodi della serie televisiva ripartono proprio da questo eterno e precario equilibrio tra ragione e istinto, a cui si unisce un altro punto vincente dello show, ovvero il costante e crescente rischio che qualcuno scopra la verità e ponga fine alla sequela di bugie concatenate da Dexter nel corso degli anni. Qualcosa di simile a quello che accadeva (e funzionava) in Breaking Bad, solo che in questo caso il protagonista viene “stanato” più spesso ed è quindi costretto a mettere continuamente una toppa che diventa sempre più grande e che presenta un prezzo sempre più alto, come ha evidenziato la tragica morte di Deb.

Uno squalo “addomesticato” finché non sente di nuovo il richiamo del sangue

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In Dexter: New Blood troviamo un “mostro evoluto”. La voce della coscienza non è più quella di Harry, capace di accettare e quindi di gestire la natura di suo figlio. Adesso c’è Deb che, nonostante sia morta, vive nella mente di suo fratello sotto forma di senso di colpa. Lui spegne il monologo interiore e tenta di dare ascolto solo a lei: così facendo, riesce a reprimere i propri istinti per un decennio, costruendo da capo una maschera di convenienza che gli permette solo in parte di dimenticare gli orrori del passato. C’è Deb a ricordarglieli, all’interno di sogni e sequenze oniriche a dir poco drammatiche, col suo modo di fare che non ha mai conosciuto mezze misure e che tanto manca a questo show.

Dexter è un uomo, è un padre, non è cristiano come vorrebbe un noto tormentone ma, comunque, ciò che ci troviamo di fronte sin dal primo episodio di New Blood è un uomo impegnato in un lungo percorso di redenzione. La neve che circonda la sua casa sembra essere lì per coprire tutto il sangue versato in precedenza, per spegnere i ricordi e la coscienza di Dexter. Ciò che però la vita ci ha sempre insegnato è che non si può mai sfuggire fino in fondo al proprio passato: prima o poi, non importa se dopo un anno o alla fine della propria esistenza, questo ci trova, ci raggiunge e ci chiede di fare nuovamente i conti con lui, per chiudere le questioni rimaste in sospeso e, eventualmente, riuscire ad andare definitivamente avanti.

Dexter: New Blood dona una seconda (vincente) vita alla serie TV dopo il deludente final season

Dexter: New Blood (2021) - Cinematographe.it

(L-R): Julia Jones as Angela and Michael C. Hall as Dexter in DEXTER: NEW BLOOD. Photo Credit: Seacia Pavao/SHOWTIME.

Insomma, Dexter: New Blood riesce perfettamente a riprendere in mano il filo di un discorso rimasto in sospeso otto anni fa. Dipana la matassa di situazioni relative al passato, le mostra da diversi punti di vista, spolvera la memoria del pubblico e rinfresca l’immagine del protagonista, permettendo alla serie di guardare avanti, verso una seconda vita, proprio come Dexter che è pronto a tornare se stesso dopo essere rimasto intrappolato per dieci anni in un drammatico limbo tra presente e passato e ancora tanto ha da raccontare di se stesso e, di riflesso, di tutti noi.

Dexter: New Blood è in uscita su Sky Atlantic e in streaming su NOW a partire dal 10 novembre 2021.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Sonoro - 4
Recitazione - 3.5
Emozione - 3.5

3.6