Che Dio ci aiuti 6: recensione finale della fiction RAI con Elena Sofia Ricci

Che Dio ci Aiuti con special guest Can Yaman chiude la sua sesta stagione: una fiction che continua con successo a tenersi stretto il suo pubblico generalista senza se e senza ma, con un pizzico di mistero e sorrisi da commedia all'italiana.

Che Dio ci aiuti 6 con ironia, qualche risata e una giusta dose di buonismo mitigata dal ritmo della commedia, conferma il suo successo e l’intrattenimento disimpegnato sul primo canale Rai, chiudendo la sesta stagione con una grande sorpresa. Novità di questa stagione è stata l’introduzione di personaggi dello spettacolo noti e amati al pubblico femminile: prima il ballerino e presentatore Stefano De Martino e in ultimo l’attore turco Can Yaman, prestato alla Rai ma lanciato da Mediaset con la serie turca Daydreamer – Le ali del sogno, introdotti per dare un tocco di contemporaneità alla fiction proprio come già accaduto nell’ultima stagione di Don Matteo.

Tema portante di questa stagione è stato però la storia di Suor Angela, che ha dato alla serie una leggera atmosfera noir, con una buona dose di cliffhanger..

Che Dio ci aiuti 6: la trama dell’ultima puntata di stagione

Suor Angela (Elena Sofia Ricci), Nico (Gianmarco Saurino), Monica (Diana Del Bufalo) e a sorpresa anche Azzurra (Francesca Chillemi) sono ad un punto di svolta della loro vita. Dopo aver appreso l’ennesima verità su suo padre, Suor Angela deve riflettere se confessare tutto anche ad Erasmo (Erasmo Genzini) oppure lasciargli la gioia di aver ritrovato un padre (Luigi Diberti) che tuttavia gli ha mentito circa le sue reali intenzioni e l’affetto che realmente prova per lui.

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Continuano invece i non detti tra Monica, segretamente innamorata ancora di Nico ma consapevole di doversene allontanare, e Nico che pur se impegnato nei preparativi con il suo matrimonio con Ginevra (Simonetta Colombu) sembra avere delle titubanze proprio stando più a stretto contatto con Monica, nel quale forse potrebbe vedere più di un’amica. Ginevra ed Erasmo non se la passano meglio: anche tra loro c’è un’attrazione misteriosa che cercano di spegnere.

A sorpresa chi dovrà fare i conti con se stessa è ancora una volta Azzurra, che con l’arrivo di un barista (Can Yaman) molto attraente si chiederà se la strada del convento sia davvero quella che anela da tempo. Potrebbe essere una prova di fede, o magari la rivelazione che la sua vita deve scorrere diversamente.

Che Dio ci aiuti 6: giochi di coppia, rivelazioni e possibili cambi di rotta

La familiarità, nel cast, nelle vicende raccontate, e persino nei personaggi selezionati è l’ingrediente principale che caratterizza Che Dio ci aiuti 6: rispetto alle stagioni precedenti non vi sono state grandi novità formali, anzi strutturalmente allo spettatore è stato dato proprio quello che ci si aspettava: noir, risate, simpatia e il momento di riflessione affidato alla voce fuori campo di Suor Angela, che offre un filo conduttore di lettura ad ogni episodio della serie. Ci sono quindi tutti gli elementi per essere e confermarsi la fiction che meglio rappresenta il passato della fiction Rai, e la scelta di restare ancorata ad elementi poco innovativi poteva rivelarsi, e ancora potrebbe esserlo, un’arma a doppio taglio per il futuro.

Che Dio ci aiuti 6

Che Dio ci aiuti però conosce molto bene il suo pubblico, e così Francesco Vicario che dirige la serie, piuttosto che correre dietro ad un linguaggio nuovo, preferisce non stravolgere nulla e semmai dare solo un ritmo più serrato alla serie, con giochi di coppia e colpi di scena. Può così ispirarsi ai tempi, alle battute della commedia all’italiana grazie alle due stelle d’eccezione della fiction, Elena Sofia Ricci e Valeria Fabrizi, che pur apparendo meno volte insieme in questa stagione, mostrano una complicità che appassiona lo spettatore.

Debole forse, ma questa è una caratteristica che si riscontra da sempre, sono le storie che fanno da contorno – i casi da risolvere di Suor Angela – e che più di una volta rischiano di essere solo dei riempitivi. Nell’ottica di una settima stagione si potrebbe quindi pensare ad una sceneggiatura più coraggiosa, magari approfondendo di più le storie dei personaggi secondari e riducendo quelli di contorno e di passaggio.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 1.5

2.1

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