Beyond the Bar: recensione della serie TV Netflix
Beyond the Bar è la conferma che le serie tv coreane sono una produzione di qualità.
Le serie tv coreane sono sempre una forte garanzia: dall’Estremo Oriente arriva Beyond the Bar, legal drama ambientato nel mondo degli avvocati. In una Seul frenetica, l’aspirante avvocata Kang Hyo-min (interpretata dall’attrice e cantante Jung Chae-yeon) è in ritardo per un colloquio presso un prestigioso studio legale, la Yullim Law Firm, che potrebbe cambiarle la vita. La ragazza si presenta appena in tempo, ma dato che non risponde alla chiamata, rimane fuori dallo stanzino dei colloqui. Grazie alla sua intraprendenza e intelligenza, Hyo-min riesce comunque a partecipare alla selezione; la giovane è conosciuta nel mondo legale per via del suo incredibile talento che le ha permesso di vincere un ambizioso concorso. Superato brillantemente il colloquio, Hyo-min può finalmente iniziare il suo tirocinio: onesta, dotata di una forte morale e sicura di sé, l’aspirante avvocatessa alle prime armi è però impacciata nella vita sociale e nelle relazioni umane. Durante lo stage viene inserita in un gruppo di matricole e affiancata da Yoon Seok-hoon (Lee Jin-wook), un avvocato freddo, esperto e maniaco della puntualità, che la aiuterà a sbocciare come avvocata a tutti gli effetti.
Beyond the Bar, un legal drama leggero ma che sa essere anche avvincente

Beyond the Bar, diretto da Kim Jae-hong, è un’avvincente serie coreana che si inserisce nel genere del legal drama: gli elementi ci sono tutti (dai casi più disparati agli scontri in aula di tribunale). Dopo un primo episodio introduttivo, che ci porta nel mondo dei due protagonisti, Hyo-min e Seok-hoon, la serie tv entra nel vivo. Il legal drama è un genere che deve piacere, dove si parla di giustizia e valore morale, due cose che non sempre coincidono e che spesso possono andare in parallelo. Un crimine giustamente perseguibile a norma di legge non vuol dire che sia anche giusto a livello morale. Lo sa molto bene Hyo-min, che riesce a distinguere la giustizia dall’etica umana, sapendo come “spegnere” le emozioni non appena entra in aula di tribunale. Sarà questa particolarità a colpire il suo superiore Seok-hoon. Due protagonisti agli antipodi, eppure uniti dalla stessa ambizione che li porta ad eccellere nel loro lavoro.
I drammi coreani sono noti per avere sempre storie complesse e riuscire a gestire al meglio i personaggi e gli elementi della trama. Il primo episodio fornisce una panoramica sulle vite dei due protagonisti, lasciandoci intendere che le loro rispettive vite personali non sono perfette come sembrano e sono costellate da traumi, anche dal passato. La scrittura riesce ad essere fluida, senza dialoghi di troppo, ma ben collegati l’uno all’altro. Così anche le cosiddette scene “filler” offrono spunti divertenti e leggeri che spezzano le sequenze drammatiche o di alta tensione (ad esempio le indagini su un caso delicato, come visto nel secondo episodio, che riguardano una denuncia a una clinica della fertilità). Hyo-min è inoltre un personaggio dalla forte empatia e senso morale: grazie alle sue parole, sempre ben articolate perché frutto dei suoi studi giuridici, le persone intorno a lei trovano un senso di conforto, senza sentirsi intimorite.
Beyond the Bar: valutazione e conclusione

Beyond the Bar è la conferma che le serie tv coreane sono una produzione di qualità. Il legal drama deve piacere perché può risultare verboso e complesso nelle sue scene in tribunale, ma lo show riesce ad equilibrare molto bene il tono drammatico e quello più leggero della commedia, grazie a un’ottima scrittura che non risulta mai superflua, anche nei momenti in cui sono presenti gag. Un altro punto di forza sono i due protagonisti, interpretati da Lee Jin-wook e Jung Chae-yeon: due personaggi diametralmente opposti, ma che trovano un punto in comune nel loro forte senso di giustizia. È chiaro che tra i due si svilupperà un sentimento amoroso, ma Beyond the Bar si prende il suo tempo per permettere loro di “guarire” dalle ferite personali e conoscersi meglio.