And Just Like That…: recensione della stagione 2 del revival di Sex and the City

Le nuove puntate segnano la rinascita di Carrie Bradshaw dopo la morte dell’amatissimo Mr.Big nella scorsa stagione

Carrie, Miranda e Charlotte tornano con la seconda stagione di And Just Like That …, il revival della serie cult Sex and the City. I nuovi episodi, prodotti da Michael Patrick King, sono disponibili tutti i venerdì su Sky e in streaming su NOW, con sempre protagoniste Sarah Jessica Parker, Cynthia Nixon e Kristin Davis.

And Just Like That…: dove eravamo rimasti

And Just Like That…2, cinematographe.it

Nella prima stagione avevamo lasciato Carrie alle prese con l’elaborazione del lutto dopo la morte di Mr. Big (Chris Noth), l’amore della sua vita, evento che aveva sconvolto i fan della serie originale, ma che aveva dato modo agli sceneggiatori di darci un’immagine diversa della protagonista, non più la trentenne che si divideva fra feste esclusive, avventure amorose e il rapporto travagliato con Mr. Big, ma una donna matura che affronta un dolore profondo, la solitudine, gli acciacchi fisici e la necessità di cambiare totalmente la sua vita. Con l’assenza di Samantha (Kim Cattrall, che si è rifiutata di partecipare al sequel per i dissapori con Sarah Jessica Parker), scappata a Londra per lavoro mettendo un muro emotivo tra lei e le sue storiche amiche, Carrie trova l’appoggio come sempre di Miranda, che si scopre “fluida” e lascia il marito perché innamorata ricambiata della comica non-binaria Che Diaz (Sara Ramirez), e Charlotte, alle prese con i problemi delle due figlie adolescenti.

La rinascita di Carrie

And Just Like That…2, cinematographe.it

In questo nuovo capitolo di And Just Like That assistiamo alla “rinascita” di Carrie con il successo del suo podcast Sex and the City e con la voglia di rimettersi in gioco: ha una relazione con Franklyn, il produttore del programma, ma per lei si tratta solo di “sesso da uscita dal dolore del giovedì“, non è pronta per un rapporto più serio, il ricordo di Mr.Big è ancora troppo forte. Miranda intanto si è trasferita a Los Angeles per stare accanto a Che alle prese con la produzione del suo primo show televisivo, e Charlotte si trova a fronteggiare una nuova fase della vita di sua figlia Lily, che attraverso le canzoni che compone sembra volerle comunicare tutta la frustrazione di dover essere sempre “la brava ragazza” ricca e privilegiata. Nuovi personaggi intanto si sono affacciati nell’universo di Carrie e co., come Seema Patel (Sarita Choudhury), prima sua agente immobiliare e poi amica inseparabile, quasi una “nuova” Samantha, Nya Wallace (Karen Pittman) professoressa di Miranda alla Columbia University, in crisi con il marito che vuole a tutti i costi un figlio dopo anni a provarci inutilmente, e Lisa Todd Wexley (Nicole Ari Parker), nuova amica di Charlotte.

Sin dalla prima stagione si era parlato di un revival concentrato sulla fase della maturità e della crescita delle protagoniste alle prese con gli anni che passano, la menopausa, i figli che crescono e cambiano, con nuove consapevolezze e con tanta malinconia. Gli outfit, le scarpe e gli accessori sofisticati di Carrie sono passati in secondo piano, non potendo di certo curare un cuore infranto, ma la sua saggezza e il modo vivace e pratico di affrontare la vita, la sua quindi vera essenza che va oltre l’involucro modaiolo, la portano in questa seconda stagione a guardare avanti con più ottimismo, con quella ritrovata leggerezza che l’ha sempre caratterizzata, “riconvertendo” il suo dolore, come dice alla fine della prima puntata indossando un abito iconico che in passato ha segnato un momento importante e doloroso della sua vita e che manderà in visibilio i fan.

Conclusione e valutazione

And Just Like That…2, cinematographe.it

I nuovi episodi di And Just Like That riprendono lo spirito che ha reso cult Sex and the City, ritornano gli eventi patinati, come il Met Ball nella prima puntata, e soprattutto il sesso, come sottolineato nelle scene iniziali, ma senza dimenticare i temi importanti già trattati nella prima stagione che è riuscita a normalizzare l’identità non binaria senza retorica e spiegoni con il personaggio di Che Diaz e con la scelta di Miranda di seguire il suo cuore e andare incontro a un cambiamento radicale in un’età in cui è difficile rinnovarsi; e mostrando come per amore e senza inutili drammi due genitori “all’antica” come Charlotte e Harry accettino la nuova identità della figlia Rose che vuole essere chiamata Rock e che non si identifica con nessun genere, religione o con qualsiasi altro gruppo.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.3