And Just Like That… – stagione 3: recensione della serie sequel di Sex and the City

Dal 30 maggio 2025 su Sky e NOW, arriva And Just Like That… – stagione 3, la serie sequel di Sex and the City.
“A quei tempi, essere single doveva essere molto più facile”, sospira Lisette (Katerina Tannenbaum) parlando con Carrie. I tempi a cui si riferisce la ragazza che si è conquistata l’ex-appartamento di Carrie Bradshaw sono quelli narrati in Sex and the City, quando non c’erano smartphone che ci inondavano di notifiche, messaggi, e-mail, social e contenuti vari a complicarci la vita e sovraccaricarci la mente. Prodotta dal 2021 e creata da Michael Patrick King e Darren Star – quest’ultimo già creatore della serie madre, prodotta dal 1998 al 2004 per 6 stagioni più due film – And Just Like That… torna con la sua terza stagione.

La serie continua a raccontarci la vita di Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker), Charlotte York (Kristin Davis) e Miranda Hobbes (Cynthia Nixon), ancora una volta senza Samantha Jones (Kim Cattrall) ma sempre a New York. Chiaro è che non siamo più negli anni Novanta e che le nostre ragazze ora affrontano i problemi di donne di mezza età, ma le cose potrebbero essere un po’ diverse. La terza stagione di And Just Like That… torna in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, dal 30 maggio 2025.

And Just Like That… 3: la nuova vita di Carrie con Aidan

La terza stagione di And Just Like That… ci prova un po’ di più, a rievocare la nostalgia di Sex and the City. Più godibile rispetto alle due precedenti, cerca di ritrovare la magia della serie cult HBO. La verità è che siamo ancora ben lontani dai tempi d’oro in cui guardavamo episodio dopo episodio per sapere come sarebbe finita la storia tra Carrie e Big (Chris Noth), endgame senza se e senza. Oggi, sembra non esserci neppure l’ombra di quello che fu il grande amore della protagonista: dimenticato in fretta da Carrie, è stato sostituito da Aidan (John Corbett).

Carrie non è quella di una volta e neppure Aidan lo è, sebbene questo terzo capitolo cerchi di compensare ciò che non funzionava nelle precedenti due stagioni (vale la pena ricordare che Carrie ha scelto di vendere l’appartamento che aveva sempre considerato casa, soltanto per lui). Carrie sembra non pensare più a Big, neanche per un istante e questo non può che far storcere il naso agli spettatori più affezionati (soprattutto dopo aver dichiarato che l’uomo che aveva sempre considerato l’amore della sua vita è stato, in realtà, un errore). Questa terza stagione di And Just Like That… si avvicina — almeno in parte — alle vecchie vibrazioni di Sex and the City, ma l’assenza di Mr. Big continua a pesare e lascia un senso di vuoto che infastidisce molti fan. Con tutto il rispetto per Aidan, Carrie non lo aveva mai considerato l’amore della sua vita, né lo ha mai trattato benissimo. Ancora più assurdo è pensare che Carrie possa davvero accettare di aspettare cinque anni — alla sua età, per di più — che Aidan sistemi la sua complicata situazione familiare.

Il tentativo di ritrovare lo spirito di Sex and the City

Alla terza stagione, anche i nuovi personaggi faticano a portare qualcosa di davvero significativo alla trama, risultando abbastanza noiosi. Sia il personaggio di Lisa Todd Wexley (Nicole Ari Parker) che quello di Seema Patel (Sarita Choudhury) potrebbero essere facilmente rimossi dalla storia, senza che la narrazione ne risenta. Del resto, non si sente la mancanza nemmeno di Che Diaz (Sara Ramirez), con cui Miranda ha chiuso la relazione. Come Big, anche Steve (David Eigenberg) è stato totalmente dimenticato, dopo l’improvvisa svolta omosessuale di Miranda. Restano Harry (Evan Handler) e Charlotte, più uniti che mai – anche in un momento estremamente difficile – alle prese con le sfide genitoriali: la figlia adottiva Lily (Cathy Ang) frequenta un ragazzo poliamoroso, mentre la figlia biologica Rose (Alexa Swinton) si fa chiamare Rock e non si identifica in nessun genere.

Carrie vive in una nuova casa a New York, lussuosissima e acquistata con l’eredità di Big – l’uomo che ora considera uno sbaglio – mentre Samantha è ormai sparita dalla vita delle amiche che un tempo non avrebbe mai lasciato: dopo il cameo nella seconda stagione, continua solo a scriversi con Carrie. Il politically correct è ancora presente, anche se in modo meno forzato rispetto alle stagioni precedenti. L’evoluzione dei personaggi resta raramente naturale, ma And Just Like That… riesce, comunque, a rimanere una serie piacevole e leggera da guardare. Ovviamente, a patto di prenderla per quello che è: un sequel lontano dai dialoghi brillanti e dall’ironia tagliente che avevano reso Sex and the City un cult.

And Just Like That… – stagione 3: valutazione e conclusione

Composta da dodici episodi, la terza stagione di And Just Like That… migliora rispetto alle due precedenti, cercando di avvicinarsi a Sex and the City ma senza riuscirci del tutto. Per quanto riguarda la sceneggiatura, ci sono meno momenti forzati rispetto alle stagioni precedenti, ma i dialoghi sono ancora ben lontani dall’essere brillanti come quelli della serie originale. Come già detto, i nuovi personaggi faticano ancora a trovare uno spazio narrativo davvero interessante. Altre dinamiche sembrano ancora poco credibili, oltre che tirate un po’ per le lunghe. Come sempre, invece, la fotografia è curata e patinata e rispetta pienamente l’estetica glam della serie. Nulla da dire, invece, sulla recitazione di Sarah Jessica Parker, Cynthia Nixon e Kristin Davis che si confermano delle ottime attrici, in grado di dare spessore ai loro personaggi nonostante le difficoltà della sceneggiatura. Tutto sommato, sono presenti spunti nostalgici che i fan di Sex and the City sapranno apprezzare. Come detto, And Just Like That… torna con la terza stagione dal 30 maggio 2025, in esclusiva su Sky e in streaming su NOW.