Norman Reedus: 8 curiosità sul volto di The Walking Dead

Alcuni aneddoti sull'attore che forse non conosci.

Norman Reedus è uno degli attori più iconici della televisione contemporanea, amatissimo dai fan per il ruolo di Daryl Dixon in The Walking Dead. Ma la sua carriera non si limita agli zombie: tra cinema, videogiochi, arte e vita privata, l’attore ha costruito un percorso poliedrico che lo ha reso una star internazionale. Ecco 8 curiosità che forse non conoscevate su di lui.

1. Norman Reedus: le origini e i primi lavori

Norman Reedus - Cinematographe.it

Norman Mark Reedus è nato il 6 gennaio 1969 a Hollywood, in Florida, e porta con sé un mix di origini che vanno dall’italiano all’inglese, dallo scozzese all’irlandese. Prima di diventare attore, ha fatto una lunga gavetta che lo ha visto lavorare in un negozio di motociclette a Venice, in California, dove guadagnava poco più di sette dollari l’ora. Parallelamente ha iniziato a lavorare come modello, posando per marchi internazionali come Prada, Levi’s, Lexus e D’Urban. Negli anni ’90 è apparso anche in numerosi videoclip musicali, collaborando con band e artisti leggendari come R.E.M., Radiohead, Björk e Lady Gaga, che lo volle come Giuda nel video di Judas.

2. Norman Reedus: i primi film al cinema

Il debutto cinematografico di Reedus è arrivato nel 1997 con Mimic, horror-thriller diretto da Guillermo del Toro, dove interpretava il giovane Jeremy. Negli anni successivi si è costruito una carriera fatta di ruoli variegati, tra produzioni indipendenti e blockbuster, passando da 8MM – Delitto a luci rosse (1999) a Blade II (2002), da American Gangster (2007) fino a Codice 999 (2016). Tra i suoi lavori più celebri spicca però The Boondock Saints – Giustizia finale (1999), che lo ha consacrato nel ruolo di Murphy MacManus, poi ripreso dieci anni dopo nel sequel. Questo mix di progetti dimostra come Norman non si sia mai legato a un unico genere, spaziando dall’azione al thriller, fino al dramma storico, senza timore di cimentarsi anche in produzioni europee.

3. Norman Reedus: la consacrazione con The Walking Dead

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Il successo mondiale arrivò nel 2010, quando entrò nel cast di The Walking Dead. Curiosamente, Reedus si era presentato per il ruolo di Merle Dixon, ma non ottenne la parte. La sua interpretazione colpì talmente i produttori che decisero di scrivere un personaggio apposta per lui: Daryl Dixon, inesistente nei fumetti originali. Con il tempo, Daryl è diventato uno dei personaggi simbolo della serie, amato dai fan per la sua evoluzione da cacciatore solitario a figura di riferimento del gruppo. Reedus ha contribuito a modellarne sfumature caratteriali, dall’ironia alla vulnerabilità, che hanno reso Daryl unico nel panorama televisivo. Ancora oggi, a distanza di oltre dieci anni, resta uno dei pochi interpreti presenti sin dall’inizio e uno dei volti più rappresentativi di tutto il franchise.

4. Chi è la moglie di Norman Reedus? La vita privata e i figli Mingus Lucien e Nova

Sul fronte privato, Norman Reedus ha vissuto relazioni molto note. Dal 1998 al 2003 è stato legato alla supermodella danese Helena Christensen, dalla quale ha avuto un figlio, Mingus Lucien, nato nel 1999. Successivamente, nel 2016, ha intrapreso una relazione con l’attrice Diane Kruger, conosciuta sul set del film Sky, con cui ha avuto nel 2018 una figlia, Nova. L’attore ha sempre mostrato un forte legame con i figli e, nonostante la fama internazionale, cerca di mantenere la vita familiare lontana dai riflettori.

5. Un artista a tutto tondo

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Non solo attore: Norman Reedus è anche un artista visivo a tutti gli effetti. Dipinge, scolpisce e fotografa, tanto che le sue opere sono state esposte in gallerie prestigiose di città come New York, Berlino e Francoforte. Nel 2006 ha persino esordito come regista con il cortometraggio I Thought of You, confermando la sua voglia di sperimentare diversi linguaggi espressivi. Il suo interesse per l’arte risale agli anni della giovinezza e lo accompagna ancora oggi come uno spazio personale di creatività. Reedus stesso ha dichiarato di trovare nella pittura e nella fotografia un modo per esprimere parti di sé che non emergono davanti alla cinepresa.

6. Norman Reedus: dall’incidente al ritorno sul set

Nel 2005 la carriera di Reedus rischiò di interrompersi bruscamente a causa di un terribile incidente automobilistico in Germania. L’attore venne sbalzato fuori dal parabrezza e riportò ferite molto gravi, tanto da dover ricorrere a diversi interventi chirurgici. Oggi porta con sé un’orbita di titanio e quattro viti nel naso, segni permanenti di quell’episodio. Reedus ha raccontato che in quel momento pensò che la sua carriera fosse finita e che non avrebbe più potuto recitare. Invece, dopo mesi di ricovero, tornò più determinato di prima, dimostrando una resilienza che lo ha reso ancora più vicino ai fan.

7. Norman Reedus in Death Stranding

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La carriera di Reedus non si è fermata a cinema e televisione: nel 2019 è diventato protagonista del videogioco Death Stranding, creato da Hideo Kojima. Il personaggio di Sam Porter Bridges è stato modellato sulle sue fattezze e doppiato direttamente dall’attore, che ha così potuto entrare nel mondo dei videogamer come icona assoluta. La collaborazione con Kojima era iniziata già con il progetto, poi cancellato, Silent Hills, e si è trasformata in un successo di culto. Il coinvolgimento di Reedus ha contribuito a dare profondità emotiva al personaggio e a far dialogare ancora di più cinema, videogiochi e cultura pop.

8. Norman Reedus: alcune curiosità personali

Dietro la facciata da duro, Reedus nasconde tratti sorprendentemente semplici e quotidiani. Ama il cioccolato al punto da mangiarne quasi ogni sera prima di andare a dormire e confessa di non seguire nessuno sport, preferendo il riposo – dorme persino senza cuscino. Ha numerosi tatuaggi che raccontano frammenti della sua vita: dal nome del padre a quello del figlio, fino a simboli come diavoli, stelle e serpenti. Anche i suoi gusti cinematografici sono peculiari: tra i suoi film preferiti ha citato Mad Max, Midnight Cowboy e La febbre del sabato sera. Molto attivo sui social, vanta milioni di follower su Instagram, dove alterna foto dal set a scatti ironici e autoironici, confermandosi un personaggio autentico e vicino ai suoi fan.

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