The Mandalorian 3: la storia di Mandalore, da Bo-Katan alla Grande Purga

Dalle origini della cultura mandaloriana alla faida con i Jedi, dalla guerra civile all'ascesa di Bo-Katan, ecco la storia di Mandalore [SPOILER]

La terza stagione di The Mandalorian ci porta ad esplorare la storia di Mandalore, del suo popolo e delle sue tradizioni. Dopo aver completato la quest legata a Grogu, Din Djarin torna sul pianeta natale dei famosi bounty hunter alla ricerca di redenzione. Lo show tiene fede al proprio nome, fornendoci così una prospettiva più ampia sulla mitologia mandaloriana. È dai tempi di Clone Wars e Rebels che non torniamo su Mandalore e molto è cambiato da allora.

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Nella prima stagione di The Mandalorian veniva accennato un grande evento che ha distrutto il pianeta, la Grande purga. Tuttavia, scarse sono state le scene che hanno raffigurato il momento e le varie informazioni a riguardo sono state centellinate nel corso delle stagioni. Infatti, al tempo di Rebels, Mandalore era nelle mani di Bo-Katan Kryze, detentrice della Dark Saber.

The mandalorian 3: la storia di Mandalore; Cinematographe.it

Per comprendere meglio gli avvenimenti che hanno portato alla Grande purga dobbiamo però compiere un viaggio a ritroso, ripercorrendo la storia mandaloriana. Un racconto che vede coinvolti personaggi come Ahsoka, Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker, Sabine Wren e Darth Maul. È quindi senza troppi indugi che ci addentriamo nella mitologia mandaloriana fino ad arrivare agli eventi della terza stagione di The Mandalorian.

1 La nascita dell’impero mandaloriano

The Mandalorian 3: la storia di Mandalore; Cinematographe.it

I Mandaloriani sono una figura mitica all’interno dell’universo di Star Wars, guerrieri senza eguali dediti alla guerra e al profitto. Ma non è sempre stato così, perché se in The Mandalorian li vediamo sparsi nella galassia, senza una guida o un vero e proprio scopo, in passato Mandalore è stata la culla di un vasto impero. I primi a conquistare il pianeta furono i Taung, una bellicosa specie aliena che diede vita al nome che di lì in poi avrebbe caratterizzato gli abitanti di Mandalore. I Taung ben presto si mescolarono ad altre razze e i futuri mandaloriani non furono più legati dalla genetica, ma dall’affiliazione al credo.

In passato i mandaloriani erano noti per cavalcare i mitosauri, simbolo tradizionale dell’iconografia del popolo. Si ritiene che sia estinta. La sete espansionistica di Mandalore portò spesso il suo popolo a scontrarsi con i cavalieri Jedi. Tuttavia, il mandaloriano Tarre Vizla fu introdotto alla via della forza, per quanto rimase sempre fedele al credo del suo popolo. Costruì così una spada laser unica, la Darksaber. Lasciato l’Ordine Jedi, Vizsla divenne il nuovo Mand’alor, ossia l’unico sovrano di Mandalore e figura semidivina. Alla sua morte i Jedi ne recuperarono la spada laser, portandola al tempio su Coruscant.

Tarre Vizsla e la nascita della Darksaber; Cinematographe.it

Tuttavia, durante gli ultimi secoli della Vecchia Repubblica, i discendenti di Tarre Vizsla rubarono la Darksaber ai Jedi e con essa unificarono il loro popolo sotto un’unica bandiera. L’indole bellicosa dei mandaloriani lì portò a scontrarsi nuovamente con i detentori della forza, e questo portò ad una guerra totale sul pianeta. Mandalore venne colpita da un evento cataclismico che ne ha devastato la superficie, ora un deserto bianco senza vita. Questo però non scoraggiò i caparbi mandaloriani, che decisero di rimanere nel loro pianeta natale e vievere all’interno ci città-cupole, le stesse che vediamo distrutte nella terza stagione di The Mandalorian.

Il periodo pacifista prima di The Mandalorian

The Mandalorian 3: la storia di Mandalore; Cinematographe.it

Il grosso del popolo mandalorian rimase su Mandalore, mentre altri come il clan Wren si trasferirono in altri pianeti dell’ex impero. Purtroppo, ancora una volta il sangue guerriero portò questo popolo a scontrarsi in una guerra civile. Questo avvenne prima degli eventi de La minaccia fantasma e vide coinvolte due grosse fazioni: i tradizionalisti della via mandaloriana e i Nuovi Mandaloriani guidati da Satine Kryze, sorella di Bo-Katan. La guerra si conclusa con la vittoria dei pacificsti, che posero Satine al comando del pianeta con il ruolo di Duchessa di Mandalore. Il clan guerriero venne esiliato su Concordia mentre gli antichi mandaloriani si dispersero nello spazio lavorando come mercenari.

Allo scoppio della Guerra dei cloni, i mandaloriani sotto la guida di Satine Kryze decisero di rimanere neutrali e di non immischiarsi negli affari né dei separatisti né della Repubblica. In segreto Pre Vizsla ricostruì la via guerriera mandaloriana nellla Ronda della morte, un clan dedito alle vecchie usanze. A lui si unì anche Bo-Katan, sorella della duchessa. Questi cospirarono prima con il Conte Dooku e successivamente con il redivivo Darth Maul. Quest’ultimo ucciderà Vizla – il cui discendente si vede in The Mandalorian – in seguito al suo tradimento e prenderà così il comando del clan mandaloriano. Il sith porterà a compimento il colpo di stato, ma questo causerà la scissione con la fazione di Bo-Katan che guiderà successivamente la resistenza di Mandalore.

Mandalorian Super Commando; Cinematographe.it

Durante questi eventi Maul ucciderà Satine davanti a Obi-Wan Kenobi, giunto sul pianeta per indagare sul colpo di stato. Successivamente il sith verrà prima incarcerato da Palpatine e poi liberato dai suoi fedeli. Nel corso di Clone Wars vedremo l’adrenalinico assedio di Mandalore che vedrà coinvolta in prima persona Ahsoka Tano, Obi-Wan, Anakin e Bo-Katan. Quest’ultima, dopo tali eventi diverrà la nuova reggente di Mandalore.

L’ascesa dell’Impero Galattico e la caduta di Mandalore

Bo-Katan Kryze e la Darksaber; Cinematographe.it

L’assedio di Mandalore portò un notevole scompiglio nell’Orlo Esterno. Ma qualcosa di più grande era all’opera su Coruscant, infatti il piano del signore dei Sith andrà a termine, portando alla distruzione dei Jedi con l’ordine 66 e l’instaurazione del primo Impero Galattico. L’esercito dell’ex Repubblica lasciato su Mandalore consentì all’imperatore di prendere il controllo del pianeta. Bo-Katan Kryze rifiutò l’assoggettamento all’impero e per questo venne estromessa dal proprio incarico. Il pianeta era ora una base militare, nel quale la via mandaloriana venne proibita.

Il clan Saxon prenderà il potere, per quanto illusorio. Questi fungerà da mero burattino dell’impero e dopo gli eventi che vedranno coinvolta Sabine Wren si arriverà alla seconda guerra civile mandaloriana che porterà alla distruzione della presa imperiale sul pianeta e al ritorno di Bo-Katan come reggente di Mandalore. Questo è stato l’ultimo evento visto su schermo riguardante il destino di Mandalore, ma nel 2019 la prima stagione di The Mandalorian ha creato un grosso gap tra la seconda guerra civile e gli eventi dello show. Scopriamo infatti che Mandalore è stata distrutta, e nella seconda stagione che Bo-Katan è stata nuovamente deposta.

The Mandalorian: Moff Gideon e la Darksaber; Cinematographe.it

Alcune informazioni aggiuntive arriveranno proprio nella seconda stagione di The Mandalorian e negli episodi dedicati a Din Djarin nel corso di The Book of Boba Fett. Arriviamo quindi al main event riguardante Mandalore, ossia la Grande Purga e la Notte delle mille lacrime.

The Mandalorian: La notte delle mille lacrime e la devastazione del pianeta

The Mandalorian 3: la Grande Purga di andalore; Cinematographe.it

L’imperatore Palpatine, dopo la seconda guerra civile mandaloriana, si rese conto che non sarebbe mai riuscito a controllare veramente Mandalore. Inoltre, voleva assicurarsi che nessun’altro potesse farlo o quanto meno allearsi contro di lui. Ed è per questo che dopo l’ordine 66, l’impero si macchiò di un altro genocidio, quello del popolo mandaloriano. Tale evento venne chiamato la Grande purga Mandaloriana. Bo-Katan e il suo popolo tentarono invano di opporsi alle forze imperiali: i bombardieri TIE distrussero completamente la superficie del pianeta, mentre uno squadrone di droidi KX fece piazza pulita dei sopravvissuti. L’attaccò verrà conosciuto come “La notte delle mille lacrime” e ad esso partecipò anche Moff Gideon che si impossesserà della Darksaber, lasciando a mani vuote Bo-Katan.

Mandalore viene così distrutta, rese inospitale e tossica. I mandaloriani di disperdono nella galassia, mentre i vari clan cercano modi alternativi per sopravvivere. L’impero ha ora il controllo del Beskar, indistruttibile metallo mandaloriano con cui vengono forgiate le armature. Tali eventi si collegano a The Mandalorian e nel particolare alla storia di Bo-Katan e della terza stagione. Come sappiamo, è stato Din Djarin a sconfiggere Moff Gideon e ad impadronirsi della Darksaber, l’unico oggetto che avrebbe permesso a Kryze di radunare i vari clan. Inoltre, il suo fallimento ha portato allo smantellamento di coloro che le ero fedeli, lasciandola da sola.

Mandalore nella nuova serie di Star wars con Pedro Pascal; Cinematographe.it

Il secondo episodio, tuttavia, sembra donare nuova speranza per il destino di Mandalore e del suo popolo. Nessuna maledizione sembra avvolgere il pianeta e l’aria sembra essere tutt’altro che tossica. Forse, Din Djarin e l’ex reggente riuscirono a trovare un modo per lavorare insieme alla restaurazione di Mandalore, trovando forse qualche avversità nel riunire clan così diversi tra loro. Nel frattempo il nostro protagonista deve fare i conti con la propria redenzione e con ciò che le acque viventi sembrano celare al loro interno.