Sweet Tooth: la spiegazione del finale della serie Netflix

Un'analisi del finale dell'opera ispirata all'omonimo fumetto di Jeff Lemire, ovviamente con spoiler annessi!

Sweet Tooth è la nuova serie televisiva Netflix che, in punta di piedi, è arrivata sulla piattaforma: in poco tempo, però, l’opera (ispirata all’omonimo fumetto di Jeff Lemire della linea Vertigo della DC Comics) è riuscita a catturare il pubblico proponendo una storia tenera, dolce, avventurosa, dedicata sia ai più giovani che agli adulti. Proprio per tale motivo non deve stupire la sua ottima posizione in classifica tra i contenuti più visti, in Italia, della company statunitense, a riprova dell’apprezzamento ottenuto non solo dagli spettatori, ma anche dalla critica specializzata.

Sweet Tooth è ambientata in un futuro post-apocalittico, in cui l’umanità è stata quasi nella sua totalità sterminata da un virus letale. I pochi sopravvissuti vivono o come predoni, alla perenne ricerca di scorte, munizioni e altri oggetti per vivere o, al contrario, fingono una normalità che non esiste, agendo nel sospetto e nella totale paura di contrarre la malattia. In tutto questo caos, avviene, in parallelo, un evento del tutto inspiegabile: iniziano nascere bambini metà animali, metà esseri umani. Per alcuni un segno della “rivincita” naturale sull’egoismo dell’umano, per altri una correlazione con il morbo sospetta e pericolosa. Il nostro protagonista, Gus (Christian Convery), si muove in un mondo ferito e instabile, cercando di salvarsi la pelle. Analizziamo insieme l’interessante finale della prima stagione di Sweet Tooth, facendo prima, però, un recap sulla trama più specifico. Ovviamente siete avvisati: d’ora in poi ci saranno parecchi spoiler!

La trama di Sweet Tooth

Sweet Tooth

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Il protagonista della storia, il piccolo Gus, è un bambino speciale perché condivide parte del DNA con la famiglia dei Cervidi e vive, al sicuro, con suo padre (Will Forte) che lo protegge dal mondo esterno, che lo vuole morto, additandolo, come molti altri piccoli della sua “specie” come responsabili del virus. Alla morte del genitore, inizia il vero e proprio viaggio del ragazzino alla ricerca di sua madre in Colorado con l’aiuto del gigantesco Tommy Jepperd (Nonso Anozie) che nel corso dell’avventura si affeziona sempre di più al piccolo.

Alla trama principale si intrecciano diverse narrazioni parallele come quella del Dottor Aditya Singh (Adeel Akthar) e di sua moglie Rani (Aliza Vellani); di Aimee (Dania Ramirez) e del suo luogo sicuro per ibridi e altri piccoli quadri che contribuiscono a rendere l’universo della serie dettagliato e approfondito. Nonostante l’intreccio all’inizio può sembrare un po’ caotico, mano a mano che si va avanti nella storia si comprende come tutte le storie siano fondamentali.

Tali narrazioni, infatti, all’interno di Sweet Tooth, giungono, nella parte finale, ad una risoluzione comune e tutte le linee del copione convergono in una conclusione decisamente molto aperta, che lascia trasparire molti degli avvenimenti che vedremo nell’eventuale seconda stagione della serie, molto probabilmente ispirata al secondo volume della saga fumettistica. A questo punto, approfondiamo cosa accade effettivamente nella puntata di chiusura della prima stagione.

Sweet Tooth come finisce? La spiegazione della serie TV Netflix

Sweet Tooth

L’ottava puntata, la conclusiva, si apre con un flashback, grazie al quale scopriamo brevemente il passato di Tommy Jepperd: sua moglie era incinta di un ibrido e una volta accettata la cosa, l’uomo ha perso le tracce della sua famiglia, portati via da lui e misteriosamente scomparsi. Tornando al presente, Jepperd e Bear (Stefania LaVie Owen) sono alla ricerca del bambino, scappato dopo aver scoperto di essere un semplice esperimento scientifico. In parallelo, gli uomini del Generale Steven Abbot (Neil Sandilands) assediano la riserva di Aimee che dà la possibilità agli ibridi di fuggire, tenendoli occupati con delle trappole organizzate per l’occasione. Nonostante riescano a scappare, tutti i bambini vengono catturati e portati via dagli Ultimi Uomini.

Nel mentre, il Dottor Singh è arrivato nel rifugio di Abbot e sua moglie è stata isolata a causa del virus e le viene impedito di vedere suo marito. Il Generale riferisce al medico di sapere perfettamente che stava bluffando e che non aveva in mente nessuna formula per un vaccino contro il virus. Ciononostante, viene obbligato dall’antagonista a trovarla così da poter finalmente rivedere la moglie. Spostandoci alla linea narrativa principale, Gus e Tommy si riuniscono e il primo promette al piccolo di rimanergli accanto mentre il bambino gli rivela di aver chiamato aiuto, avendo riparato una trasmittente quando, improvvisamente, “il gigante” è colpito da un fucile e crolla, apparentemente morto.

Arrivano poi le truppe degli Ultimi Uomini e rapiscono Gus, trasportandolo al rifugio dove è presente sia Singh che gli altri ibridi presi nella Riserva. Ed ecco che le linee narrative convergono: il Dottore fa la conoscenza di Gus e decide di risparmiarlo dagli esperimenti (almeno per ora), trovando una scusante per Abbot, mentre il piccolo protagonista stesso si incontra con gli altri piccoli ibridi.

Nelle ultime battute dell’episodio ci sono due incredibili colpi di scena: Bear riesce ad avere un contatto con la “madre” di Gus, che si è ritirata in Alaska, mentre si scopre che in realtà Tommy non è morto ed è salvato da Aimee, intenzionata a riprendersi i piccoli prigionieri da Abbot.

Come è sopravvissuto Tommy Jepperd?

Tommy Jepperd

Difficile stabilirlo anche perché la scena della sparatoria che lo coinvolge in Sweet Tooth è volutamente confusa e solo guardandola con attenzione si può dedurre che la sua ferita derivi da un colpo di arma da fuoco. Ciò detto, è probabile che il colpo che subisce Jepperd sia più superficiale di quanto viene mostrato, visto che lo vediamo cosciente quando parla con Aimee.

L’omone, a questo punto, potrebbe aver simulato la sua morte per sopravvivere e andare a recuperare Gus in un secondo momento. Per fortuna, però, il personaggio non è solo e l’aiuto di Aimee sarà fondamentale per la liberazione di tutti gli ibridi prigionieri del Generale Abbot.

Sweet Tooth: quale sarà il ruolo della madre di Gus nella possibile seconda stagione?

Birdie

Scoprire che “la madre” di Gus è effettivamente viva è un gran colpo di scena anche se si poteva supporre anche nel corso della prima stagione che in realtà non era morta e si era semplicemente ritirata in Alaska. Proprio questo luogo (che viene citato in una puntata in cui viene specificato che alcune sue ricerche sono cominciate qui) è assolutamente importante ai fini di un’ipotetica seconda stagione.

Se ci pensate, infatti, il suo contributo è probabilmente essenziale per la ricerca di una possibile cura al virus che ancora non sappiamo bene come si è scatenato ma che potrebbe essere il rovescio della medaglia degli esperimenti che la donna e suoi colleghi scienziati stavano facendo in laboratorio. Un’alleanza con il Dottor Singh è quindi all’orizzonte in Sweet Tooth, ma prima dobbiamo capire come farà la scienziata a muoversi dall’Alaska agli Stati Uniti.

Ci sarà una resa dei conti tra ibridi e Ultimi Uomini nell’ipotetica seconda stagione?

Ultimi Uomini

Per quanto si può intuire che ci saranno degli scontri tra le due fazioni all’interno della possibile seconda stagione di Sweet Tooth (che, nel momento in cui sto scrivendo, non è stata ancora annunciata), non è assolutamente detto che siano risolutivi, anzi. Se, infatti, Sweet Tooth continuerà a seguire il fumetto come accaduto con la prima stagione, potremmo assistere a delle puntate di stallo con solo ricerche e poca azione, a meno che gli sceneggiatori vogliano accelerare le cose.

Permane quindi un grande dubbio che sarà sicuramente colmato non appena avremo, innanzitutto, informazioni sul rinnovo della seconda stagione che probabilmente avverrà considerando il successo ottenuto. Successivamente, eventuali trailer chiareranno effettivamente la trama delle nuove puntate così scopriremo se ci saranno delle divergenze con il materiale originale.

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