Snowpiercer – stagione 2: spiegazione del finale della serie Netflix

La spiegazione del finale della seconda stagione della serie Netflix Snowpiercer, in attesa della già annunciata terza stagione.

La seconda stagione di Snowpiercer, la serie distopica tratta dall’omonimo film di Bong Joon-ho e dalla graphic novel francese Le Transperceneige, ci ha condotti nella lotta tra Andre Layton e Mr. Wilford per il controllo dello Snowpiercer, una lotta che però sottintendeva due modi diametralmente opposti di intendere il proseguo dell’umanità all’interno del convoglio che non si ferma mai.

Il finale di stagione, composto da due episodi rilasciati simultaneamente da Netflix, ci ha portato al culmine dell’azione intrapresa da Layton e i suoi sodali, attraverso un gesto rischioso e un sacrificio importante, accompagnandoci ad una conclusione che apre le porte della terza stagione – già confermata ed annunciata – e lasciandoci al contempo con una speranza e con delle incertezze sul futuro che verrà intrapreso nell’evolversi della storia.

Cosa succede nel finale della seconda stagione di Snowpiercer?

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Nella prime battute della parte finale della stagione, Mr. Wilford riesce a prendere il controllo dello Snowpiercer, convincendo tramite diversi espedienti (tra cui l’omicidio organizzato dei Tappafalle e addossato ai Fondai) buona parte degli ospiti dello Snowpiercer che Layton non è in grado di governare il treno e che solo lui può ristabilire l’ordine. Una volta riacquisito il potere, imprigiona Layton e Ruth – a seguito del rifiuto di questa di servirlo ossequiosamente – e li obbliga a lavorare e vivere nel Compost della Big Alice. Wilford inoltre pone sotto stretta sorveglianza anche i macchinisti Ben e Javi e allontana da se Alex, dopo che questa ha manifestato il suo affetto per la madre Melanie. Javi riceve un messaggio da Melanie, riuscendo a tenerlo nascosto a Wilford e mettendosi in contatto con Ben attraverso una comunicazione in codice, organizzandosi per fare – alle spalle di Wilford – manovra verso la base in cui sta Melanie da oltre un mese e recuperarla prima che sia troppo tardi. Il piano però fallisce a causa di LJ che, memore del linguaggio criptato che usava la stessa Melanie al tempo, smaschera i due macchinisti e Wilford fa, presumibilmente, sbranare Javi dal suo mastino.

Nel frattempo Layton e Ruth riescono a fuggire dal Compost, eliminando le guardie di Wilford e rientrando segretamente sullo Snowpiercer, ricongiungendosi con Alex, fuggita a sua volta da Wilford tentando di ucciderlo con un taglio alla gola, che però non risulterà letale. Alex propone di scollegare dieci carrozze dalla testa dello Snowpiercer, cosa fattibile – nonostante il blocco dei giunti – sfruttando la falla presente nella carrozza con l’Acquario, la quale è sganciabile a differenza delle altre, se rotta, senza compromettere l’intero treno. Viene effettuato un tentativo dal basso fondo attraverso il sopravvissuto capo dei Tappafalle Bojan che però si deve arrendere all’assalto delle milizie di Wilford. Till nel mentre rapisce Audrey, l’amata di Wilford, che viene utilizzata come arma di ricatto nei suoi confronti per tenerlo distante dallo Snowpiercer. Nel mentre Wilford però invia Josie, curata dagli Headwoods e resa insensibile al gelo come Icy Bob, a manomettere dall’esterno il motore condotto da Ben. Josie però tradisce le direttive del folle dittatore e dall’esterno distrugge l’acquario facendo così sganciare le carrozze e creando quel “treno pirata” con il quale Layton, Alex, Ben, Till e la stessa Josie possono andare alla ricerca di Melanie.

Cos’è successo a Melanie?

Melanie si trovava alla stazione climatica di Breslauer per effettuare le operazioni di ricerca sull’ipotesi di un’inversione delle condizioni termiche che avrebbe nuovamente reso nel tempo popolabile la Terra. Sarebbe dovuta essere già rientrata sullo Snowpiercer, ma è stata boicottata da Wilford, così si è ritrovata chiusa all’interno della stazione dovendo sopravvivere senza più provviste e nutrendosi dei topi trovati nella sede e sopravvissuti alla glaciazione grazie ad uno sfiato geotermico. Layton, Alex e gli altri arrivano alla stazione trovando i dati che Melanie ha rilevato e protetto al caldo, utilizzando l’energia rimanente a scapito di sé stessa, ma non trovano lei. Gli hard disk coi dati prodotti dalla sua ricerca forniscono però la prova che il mondo ghiacciato si sta riscaldando e l’indagine scientifica che Melanie ha condotto l’ha portata a tracciare una mappa con i punti del pianeta a maggior calore. Recuperati i dati di Melanie, il gruppo guidato da Layton riparte per riprendersi lo Snowpiercer con una nuova speranza.

Nella stazione Alex trova il diario di Melanie, da lei lasciato per la figlia, dove spiega come ormai fosse esausta per la fine delle provviste ma fosse sicura che Alex ora l’amava e che quindi poteva andarsene camminando nella grande distesa bianca “serenamente”. Melanie diviene quindi una sorta di martire sacrificato alla salvaguardia dell’umanità, mettendo ancora una volta – come nel bene o nel male aveva fatto sullo Snowpiercer – l’interesse collettivo prima del suo interesse personale, e sentendo ora di poter lasciare eventualmente il mondo, dopo aver capito d’aver riconquistato il cuore della figlia e aver trovato pace nella sua coscienza.

Non sappiamo invece se Melanie sia effettivamente morta o meno, per quanto le indicazioni lasciate lo lascino presagire. Certamente però sappiamo che la presenza di Jennifer Connelly nella terza stagione è già stata annunciata, a questo punto resta da capire in che forma. L’ingegnosità di Melanie Cavill – e il suo essere uscita comunque con il casco – lascia aperta una porta alla speranza di un colpo di scena che preveda un suo ritorno da viva, sopravvissuta con qualche espediente imprevedibile, dall’altro lato invece potremmo aspettarci di rivederla solo nei ricordi del passato e in forma di flashback. Certamente un suo defilamento da un ruolo principale dovrà riassestare l’impianto della serie, essendo stata lei un perno centrale della narrazione e parte integrante e imprescindibile della pulsante vitalità dello Snowpiercer.

C’è quindi la possibilità di riportare la vita nel mondo esterno?

I dati raccolti meticolosamente da Melanie dicono che vi è la possibilità di riportare la vita sulla Terra. Il componente CW7 rilasciato nell’atmosfera per combattere il riscaldamento globale, e che aveva causato la glaciazione, ora sta scendendo dal cielo (sembrava neve) e questo significa che dunque le temperature salgono e ne permettono il ridepositarsi. In particolare le analisi di Melanie lasciano intendere che certe parti del Pianeta sembrano manifestare un evidente e significativo processo di crescita della temperatura, soprattutto per quanto attiene al nord Africa e all’America centrale. C’è dunque la possibilità per i protagonisti, tramite la mappa interattiva creata dalla Cavill, di iniziare a studiare tempi e modi di una ricolonizzazione della Terra al di fuori dello Snowpiercer. Tuttavia questa eventualità rappresenterebbe un’evidente minaccia per Wilford, che era riuscito a costruire il suo piccolo regno dell’ordine dispotico, alimentando il suo ego, proprio sul fatto che non fosse più possibile vivere, né ora né mai, nel mondo esterno. Molto dipenderà dalla capacità di Layton e gli altri di riprendere il controllo completo dello Snowpiercer e condurre l’umanità alla salvezza.

Cosa aspettarsi ancora dalla terza stagione di Snowpiercer?

Oltre a capire dunque le sorti della Terra e l’evoluzione dirimente del personaggio di Melanie, ci attendiamo di vedere il destino di Alex, in quanto la figlia ha dimostrato d’avere lo stesso cuore e lo stesso cervello della madre e possiamo pensare che ne prenda il ruolo – almeno se non altro fino ad un eventuale ritorno di Melanie – diventando l’ingegnere di riferimento del convoglio e combattendo con abnegazione per la sopravvivenza del treno come fece l’ex comandante (sotto mentite spoglie) dello Snowpiercer.

Restano in sospeso anche le sorti di Ruth, l’ex responsabile dell’ospitalità in un primo momento prona a Wilford, ma distaccatasi dal despota una volta capite le sue intenzioni tiranniche. Ruth si è schierata con Layton e a tutela dell’incolumità del popolo dello Snowpiercer e per questo è stata spogliata dal suo ruolo. La donna doveva congiungersi alla comitiva del “treno pirata” ma l’ostruzionismo di Kevin le ha impedito di arrivare in tempo. Vedremo nel corso della terza stagione cosa dovrà subire da parte di Wilford essendo rimasta sullo Snowpiercer e come riuscirà a destreggiarsi, attendendo il ritorno di Layton e gli altri. Così come resta aperto il destino di un altro personaggio femminile significativo all’interno della narrazione: quello di Zarah. La compagna di Leyton, incinta, è rimasta sullo Snowpiercer per non mettere a rischio la sua gravidanza, vedremo quale trattamento le riserverà Wilford e se il suo bambino vedrà la luce sano e salvo.

Dovremo poi capire se Javi, dopo che Wilford lo ha fatto pestare a sangue dagli agenti e gli ha scatenato contro il suo feroce cane, sia sorprendentemente sopravvissuto o sia morto, come invece lasciato intendere. Stesso destino incerto che ha avuto Bojan, il tappafalle ex fedelissimo di Wilford, passato dalla parte di Layton dopo il massacro dei suoi compagni, e che sembra essere stato sopraffatto dalle milizie, ma di cui non abbiamo visto la conclusione. Altro personaggio di cui abbiamo perso traccia è Pike, che ha avuto una sorte difficile nel corso di questa stagione dovendo commettere un omicidio per conto di Layton, e che non è apparso nella parte finale della stagione, ma che ci attendiamo possa tornare in futuro e dare manforte alla squadra di Layton dopo il loro rientro sullo Snowpiercer. Infine attendiamo di scoprire il destino di Roche e della sua famiglia, messi nei cassetti di congelamento, a causa del loro atteggiamento non prono a Wilford.

Il dualismo tra Layton e Wilford è l’aspetto cruciale ancora da risolvere nel proseguo di Snowpiercer

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Al centro delle nostre attese resta però la risoluzione della lotta tra Layton e Wilford, tra i due mondi antitetici e le due visioni contrapposte nel modo di governare il treno (e quindi la società). Layton ha dovuto sporcarsi notevolmente le mani nel corso di questa stagione, mettendo i suoi ideali alla prova di un governo concreto e complesso, arrivando anche a scelte drastiche durante la fase del ritorno di Wilford, il quale è anche riuscito a conquistare i favori di una larga parte dei residenti facendo credere d’essere l’unica soluzione alla gestione dell’ordine interno. D’altro canto quest’ultimo, episodio dopo episodio, si è mostrato come un folle dittatore sanguinario, pronto a tutto per saziare il suo ipertrofico ego. Vedremo nella prossima stagione come evolverà questo dualismo e che ripercussioni avrà sulle sorti della popolazione interna al treno e sui piani di ripopolamento della Terra. Il ricongiungimento del convoglio che si è scisso allo Snowpiercer potrà significare anche la necessità di una collaborazione indesiderata tra gli opposti al fine di far riprendere la piena funzionalità del mezzo ma, anche che questo possa accadere in una prima fase, sicuramente successivamente assisteremo allo scontro per il dominio e alle operazioni delle due parti per prevalere, da un lato guardando alle terre dove ristabilire la vita esterna, dall’altra al mantenimento di un ordine gerarchico oppressivo.

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