I look più iconici di Lady Diana in The Crown 6

Scopriamo lo stile di Lady Diana attraverso i look riproposti nella sesta stagione di The Crown, dove a interpretare la mitica principessa è l'attrice Elizabeth Debicki.

Quando Diana nel 1997 morì, aveva solo 36 anni. Chi è Diana in quel momento? Una giovane donna divorziata, con due figli, che guarda al mondo con speranza e voglia di fare. Lei può molto e vuole fare tutto per mettere in atto i cambiamenti che ha in testa. Lei è ancora, e lo sarà per sempre, la principessa del popolo, lo è con l’abito da sposa, lo è con il celebre revenge dress, lo è anche quando non è più la moglie di Carlo d’Inghilterra. Lei è elegantissima, lo è nei modi, nell’indole e, incredibilmente, qualsiasi cosa indossi, qualsiasi taglio di capelli abbia, tutto diventa moda. Diana è amata e desiderata dagli stilisti e lei sa che troverà un vestito adatto a lei e utile a portare un messaggio al mondo per far capire chi è, come sta, cosa vuole rappresentare. La moda per lei è fedele compagna di sempre. Per questo in The Crown, fondamentali sono i look della divina Diana, le costumiste Amy e Sidonie Roberts hanno cucito addosso a Elizabeth Debicki i panni della principessa per antonomasia e nella sesta stagione esplorano lo stile che ha caratterizzato l’ultimo periodo della sua vita. Si tratta di un abbigliamento meno formale, disinvolto, finalmente libero da etichette di corte, da legacci che con difficoltà, comunque, ha sempre cercato di rompere. Non c’è più spazio per i tailleur color pastello, Diana ora indossa look casual: pullover, felpe sportive, camicie oversize, jeans, mocassini, borse di Dior, gioielli e occhiali che diventano subito iconici.

La serie racconta l’estate più difficile, quella del 1997, quando Diana Spencer intraprende la relazione con il milionario playboy Dodi Al-Fayed culminando nel tragico epilogo nel tunnel di Parigi. Se nelle passate stagioni gli abiti erano elegantissimi, a volte sportivi ma comunque formali, qui Diana indossa molti costumi da bagno, li ha praticamente in ogni episodio perché questa relazione ha vita soprattutto sullo yacht della famiglia Al-Fayed, ma non solo.

1. La solitudine di una donna, il costume azzurro, la foto iconica in barca

Diana è la principessa che detta tendenza, come se da vent’anni fosse sempre quella donna lì, piena di charme e forza comunicativa. Diana è un mito, la moglie sfortunata e la ragazza triste, Diana la mamma attenta. Diana è stata in grado di raccontare una storia anche attraverso i costumi con cui ha fatto impazzire tutto il mondo, mentre nello stesso periodo Camilla, ormai al fianco di Carlo, festeggia il compleanno sperando di avere lo stesso “successo” di quella che sui rotocalchi è sempre stata l’eterna rivale. Li indossa con un allure raro, abbinati a gonne e parei, indossati con t-shirt over messe come mini abiti e occhiali da sole, neri e grandi. Quanta eleganza ci vuole per essere “vestita” anche solo con un costume?

Il costume da bagno azzurro è talmente fondamentale per il suo look da entrare nell’immaginario collettivo e per questo è stato scelto come manifesto della prima parte della sesta stagione. Diana lo indossa a bordo della lussuosa imbarcazione Al-Fayed, in una delle scene emblematiche della serie, la donna è seduta sul trampolino della barca, sola, come è stata per molta parte della sua vita, o meglio lasciata sola da un mondo che la usa/l’ha usata, trattata come un oggetto, una bambola da vestire da principessa o una diva da immortalare, di cui sapere tutto. Seduta, in una posa contemplativa, lei guarda e forse pensa. Il costume intero azzurro diventa da una parte emblema di libertà, ma anche dell’isolamento della sua esistenza, prima isolata in quanto principessa, poi isolata in quanto donna divorziata. Il costume firmato Jantzen, marchio nato a Portland, in Oregon, nel 1910, che fece la sua fortuna iniziando a produrre uniformi in lana per una squadra di canottaggio, è uno dei modelli più amati da Lady D., sgambato, in pieno stile anni ’90 e modellante.

Elizabeth Debicki che interpreta Diana racconta come adori questo costume da bagno perché per lei c’è qualcosa in esso e nel ricreare quel momento che era sacro, importante, tanto quanto la sacralità del vestito della vendetta, indossato dalla donna dopo aver scoperto la relazione adulterina di Carlo con Camilla.

Roberts, una delle due costumiste, spiega come e perché questo costume da bagno sia così iconico, l’immagine di Diana, seduta lì a guardare l’orizzonte, è quella che chiamiamo “camminare sull’asse”. Diventa così iconica da far entrare totalmente l’attrice nel personaggio, da farla sentire proprio lei e “l’abito” aiuta a entrare in “contatto” con i sentimenti e il profondo sentire di chi deve essere interpretato. Non è solo un costume, è uno dei look con cui Diana è stata immortalata dai paparazzi – si sa quanto per Diana sia stato difficile e limitante sapere di essere inseguita, pedinata per il gossip -, uno dei più noti del suo guardaroba iconico. La forza che trasmette questa scena, questa immagine è altissima e nell’immaginario collettivo riporta subito agli ultimi suoi giorni, alla fine tragica di Diana. Il costume di The Crown riproduce fedelmente il modello sfoggiato da Diana proprio per non tradire il pubblico e in quell’immagine c’è anche una speranza di calma (ritrovata) di Diana che può pensare di essersi liberata di tutto.

2. La voglia di presentarsi comunque forte, coraggiosa e indipendente ovvero il costume leopardato

The Crown 6_Cinematographe.it

Diana vuole dimostrare di essere ormai una donna libera, indipendente, sicura di sé, a dimostrare questo è il costume da bagno animalier che Elizabeth Debicki indossa per parlare con i paparazzi. L’intero leopardato – era invece di Gottex (l’azienda di costumi da bagno è stata fondata nel 1956 per realizzare capi adatti non solo al nuoto, ma abbastanza versatili da poter essere indossati “dalla piscina al bar”, “dal ristorante al cocktail party”) – è stato realizzato da Jantzen su misura per l’attrice, più alta di quanto fosse Diana. La sua comparsa non è casuale: Diana si fa fotografare con quel costume proprio nel giorno del 50esimo compleanno di Camilla, alimentando sui giornali i paragoni tra le due donne. Lei si mostra divertente e divertita, simpatica di fronte ai fotografi che la stanno già tormentando: cosa sta facendo la principessa del popolo? Con chi è? Che rapporto c’è con Dodi?

Quando Diana viene paparazzata mentre indossa quel costume, le foto fanno il giro del mondo e la fama del look anche. Il fenomeno dell’intero animalier – fantasia che lei amava – dilaga, è un must-have. Diana non si separa mai dal costume intero: i bikini appartenevano a una passata versione di lei e così ha fatto nascere un’altra tendenza, indossare costume intero e pareo abbinati.  Ogni costume o capo d’abbigliamento suggerisce un particolare stato d’animo della donna: nelle prime scene con Dodi è vestita in bianco e nero, mentre quando è con i figli vestita di colori.

3. Costume e pareo tra i look di Diana in The Crown 6

Amava indossare anche costumi colorati, divertenti. Vediamo Diana con un costume con pareo abbinato verde, blu e viola, ricreato alla perfezione. Nel primo episodio, Diana porta i suoi figli, William e Harry, in vacanza a Saint-Tropez, su invito di Mohamed Al-Fayed e lì sfoggia proprio questo.

4. Capellino, occhiali scuri: il desiderio di essere una donna come tutte le altre

Lo si comprende benissimo, è crescente e famelico l’interesse della stampa per la principessa e il continuo inseguimento da parte dei paparazzi si fa insopportabile. Per questo in molte scene Diana indossa cappellini, occhiali scuri, maglioni larghi, le piace lo stile certo, ma vuole anche nascondersi, avere un attimo di normalità, una zona di privacy anche fisica. Tenta di mimetizzarsi tra la folla quando scende a terra dallo yatch. Questo look dimostra la fatica di Diana di sottrarsi allo sguardo del mondo, di ritagliarsi un luogo dover poter vivere serena e libera. Non è un caso che la fine di Diana per molti è proprio ricercabile nell’ossessione che i fotografia e la stampa avevano per lei e anche quindi per Dodi.

Invisibile o meglio, essere come tutte le altre, di fronte a chi vuole sapere, averla, anche solo per un secondo, grazie alle foto sulle pagine dei giornali, agli scoop che impazzano. Anche loro vogliono un po’, un pezzettino di quella principessa triste, così vicina al popolo, così normale eppure così grande.

5. Si torna a casa

Quella tristemente famosa estate, Diana passa i mesi con i figli e Dodi e sola con lui. Uno dei look più interessanti è quello che veste quando saluta Dodi, indossa pantaloni a righe e un top di Guy Laroche che sembra quasi un abito ma sono stati acquistati separatamente. Forse non è un look con cui Diana è stata vista, lo dice anche una delle costumiste, ma “credi totalmente che sia lei, anche se non c’è un’immagine di riferimento di lei che indossa qualcosa esattamente uguale a quello. Ritorna a quello che io chiamo l’algoritmo di Diana… non è qualcosa tratto da un’immagine di riferimento, non è qualcosa che abbiamo visto, ma è semplicemente qualcosa che lei indosserebbe”.

Diana è proprio questo, è capace di essere elegantissima vestita con abiti sportivi, perché ad essere elegantissima è proprio lei. 

6. La camicia Ralph Lauren

Nei suoi ultimi anni, Diana indossava pantaloni a gamba tesa a vita alta con maglie e giacche minimal nelle occasioni formali. Nell’agosto 1997, durante una campagna di sensibilizzazione sugli effetti delle mine antiuomo in Bosnia-Erzegovina, indossa una camicia rosa con l’evidente logo di Ralph Lauren.

7. L’impegno civile, una donna che non si è mai tirata indietro.

Fondamentale per rappresentare Diana e il suo impegno civile è la scena in cui la donna arriva in Bosnia nel gennaio 1997. Lei, come ha fatto sempre, si mette a servizio dei temi caldi, dei più fragili, di quelli che lei sente come argomenti importanti, lo ha fatto quando si è occupata dei malati di AIDS, lo ha fatto quando è andata negli ospedali ad assistere i bambini meno fortunati. Questa è una delle scene memorabili, quella della pericolosa passeggiata in Bosnia, nel tentativo di sensibilizzare il pubblico sul tema delle mine anti uomo, momento accaduto pochi mesi prima di morire a Parigi. Diana indossa un casco trasparente, un giubbotto antiproiettile sulla camicia bianca, per poi iniziare la camminata nel campo non ancora sminato. Un’immagine diventata iconica, uno degli atti più importanti e rappresentativi del suo impegno.

8. Gli abiti eleganti, colorati e vitali quando è con i figli

L’abito rosso di Catherine Walker è quello indossato nel luglio del 1997, un mese prima di morire nell’incidente parigino. Diana con quest’abito presenzia all’inaugurazione di un ambulatorio nel Northwick Park & St. Mark’s Hospital. La replica è molto accurata, la nuance però è cambiata, da vermiglio l’abito sembra essere più tendente al fuxia per adeguarsi meglio ai colori freddi dell’incarnato e degli occhi di Elizabeth Debicki e della stessa Lady Diana. Qui invece Diana lo indossa mentre è con i suoi figli. Le costumiste raccontano che loro scelgono di sfruttare i costumi in tre modi, o essendo fedeli alla storia (vedi revenge dress, costume azzurro), o reinterpretano il personaggio, o sono fedeli all’abito ma senza tenere conto del periodo storico in cui è stato realmente indossato. Quest’ultimo è il caso dell’abito rosso, identici sono lo scollo – molto rappresentativo dello stile degli anni ’90 – e la cintura in vita con doppia fibbia dorata, anche gli orecchini dorati, i bracciali sono identici.

L’abito serve a mostrare la luce e la vivacità che la donna aveva quando stava con i figli e il desiderio che di essere guardata ma nel senso più puro e semplice possibile. 

9. Il ricordo di Diana

Diana compare sia a Carlo che alla Regina dopo essere morta. Indossa un dolcevita nero aderente e senza maniche, un paio di orecchini d’oro quando è seduta davanti a Carlo mentre lui viaggia da solo dopo la morte della ex moglie e anche quando è nelle stanze private assieme alla regina. Il dolcevita aderente senza maniche, anche se sobrio, è un capo complicato: nonostante la sua scollatura elegante, dà al pezzo un certo grado di audace irriverenza grazie alla sua silhouette che accentua le curve.

Questo, come molti altri look di Diana, è un abbigliamento “essenziale e semplice” che si adatta allo stile di vita più indipendente e schietto che aveva adottato ancor di più dopo la separazione. Nonostante la somiglianza con gli abiti che davvero Diana avrebbe potuto indossare – il dolcevita senza maniche è una silhouette molto conosciuta di Diana, infatti ne indossa uno anche in una scena cruciale della quinta stagione in cui lei e Carlo eseguono una sorta di “autopsia” del loro matrimonio -, le costumiste dello show hanno detto che volevano far indossare al “fantasma” un look che non distraesse dal fatto sorprendente dell’apparizione.

10. Diana e la moda

Diana, tra le indubbie protagoniste della cultura pop del XX secolo, è la prima principessa a comprendere l’importanza della visibilità mediatica, serbando con gli obiettivi fotografici un rapporto naturale, intuendo quanto un gesto o un abito possano comunicare più di tante parole. Le sue scelte di moda hanno un messaggio, narrano storie, ogni abito è studiato nel minimo dettaglio. Lei, con il suo corpo, i suoi look, è stata in grado di raccontare se stessa, donna che con tutto di sé ha saputo svecchiare l’etichetta, Buckingham Palace, pioniera di un modo di rappresentarsi molto più comodo, semplice, libero. La parabola del suo stile è la parabola di una donna che, quando libera, doma o inverte le regole della classe a suo uso e consumo, facendo proprie estetiche e tendenze.

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