Il cavaliere dei Sette Regni: tutte le connessioni con Il Trono di Spade
Il nuovo spin-off di Game of Thrones riporta a Westeros la leggenda di Ser Duncan
HBO torna nel mondo creato da George R. R. Martin con A Knight of the Seven Kingdoms (Il cavaliere dei Sette Regni), la nuova serie spin-off de Il Trono di Spade, in arrivo il 18 gennaio 2026 su HBO Max. Prodotta da Ira Parker e dallo stesso George R. R. Martin, la serie promette di mostrare un volto inedito di Westeros, lontano dai grandi palazzi e dalle dinastie più potenti.
Al centro della storia c’è Ser Duncan (interpretato da Peter Claffey), un cavaliere errante senza lignaggio né ricchezze, ma dotato di un senso dell’onore e della giustizia raro nei Sette Regni. In questa prima stagione, Duncan partecipa a un torneo ad Ashford Meadow, sperando di cambiare la propria sorte. Durante il viaggio incontra Egg (interpretato da Dexter Sol Ansell), un ragazzino calvo e vivace che diventerà il suo scudiero — e che i fan della saga sanno bene nasconde un’identità ben più nobile.
La serie adatterà i tre racconti di Martin dedicati alla coppia Dunk ed Egg: The Hedge Knight, The Sworn Sword e The Mystery Knight. Ciascuna delle prime tre stagioni porterà sullo schermo uno di questi capitoli, che raccontano le avventure, le prove e le amicizie di due personaggi destinati a lasciare un segno indelebile nella storia di Westeros.
Il cavaliere dei Sette Regni ha un profondo legame con Game of Thrones

Anche se A Knight of the Seven Kingdoms si svolge circa novant’anni prima degli eventi de Il Trono di Spade, i più attenti ricorderanno che Ser Duncan è stato più volte menzionato nella serie originale. La prima citazione appare nell’episodio Lord Snow (stagione 1), quando la Vecchia Nan offre a Bran Stark una storia su Ser Duncan, “il suo preferito”. In Due spade (stagione 4), il re Joffrey sfoglia il Libro dei Fratelli e ironizza su Jaime Lannister, mostrando il nome di Ser Duncan come Lord Comandante della Guardia Reale.
Un riferimento più sottile arriva poi in Un cavaliere dei Sette Regni (stagione 8), quando Jaime nomina cavaliere Brienne di Tarth: un momento carico di simbolismo che richiama proprio l’eredità di Duncan. Infine, il Maestro Aemon Targaryen, sul letto di morte, urla “Egg!” – un chiaro richiamo ad Egg, il ragazzo che lo stesso Aemon aveva conosciuto in gioventù. Un dettaglio che collega in modo diretto le due saghe e svela quanto la storia di Dunk ed Egg sia intrecciata con il destino dei Targaryen.
Una Westeros mai vista prima

Il trailer di Il cavaliere dei Sette Regni mostra un mondo più intimo e terreno rispetto a quello visto in Game of Thrones o House of the Dragon. Le vicende si svolgono lontano dai troni dorati e dalle grandi casate: campi, locande, tornei di provincia e villaggi dimenticati fanno da sfondo alle avventure di Duncan e del suo giovane scudiero. Come ha dichiarato Martin, la serie esplorerà le radici dell’eroismo cavalleresco e le sfumature morali di un uomo semplice che cerca di mantenere i propri principi in un mondo dominato da avidità, violenza e tradimento.
La leggenda di un uomo comune
Nato a Flea Bottom, il quartiere più povero di Approdo del Re, Ser Duncan non ha sangue nobile né un grande nome a proteggerlo. È un cavaliere “per caso”, cresciuto tra i vicoli, con un cuore grande e un ingenuo senso dell’onore. Nel tempo, la sua tenacia e la sua lealtà lo porteranno a diventare una leggenda vivente, fino ad assumere il titolo di Lord Comandante della Guardia Reale — lo stesso riconoscimento che i fan di Game of Thrones avevano già intravisto nel Libro dei Fratelli. La storia di Ser Duncan è una storia di perseveranza, amicizia e dignità, un racconto che celebra il valore dell’uomo comune in un mondo di re e draghi.
Con questo spin-off, HBO promette di riportare gli spettatori a Westeros con una prospettiva diversa: meno politica, più umana. Un viaggio alle origini del mito, dove il coraggio non nasce dal sangue reale, ma dal cuore di chi non smette di credere nell’onore.