Homeland: 5 motivi per guardare la serie TV con Claire Danes

Homeland é disponibile sul canale 20 del digitale terrestre, per la prima volta in Italia in chiaro.

Homeland da Agosto 2018 è disponibile con la sua prima stagione sui canali gratuiti del digitale terrestre, ma è un nome che per gli amanti delle serie TV non suona nuovo, evoca una serie TV del 2011 che da sette stagioni non smette di mantenere ampio il suo pubblico.
Dopo tanti anni è possibile vedere la serie TV anche gratuitamente e questo permette quindi di recuperare uno dei prodotti seriali più belli dell’ultimo ventennio.

La solidità di Homeland è dovuta da molte caratteristiche che sono da subito ben visibili, ma queste stesse caratteristiche sono anche quelle che rendono irresistibile la serie TV e diventano quindi motivi per recuperarla.

Homeland: 5 motivi per guardare la serie TV spy

La sceneggiatura

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Homeland inizia subito con un episodio pilota che é dal punto di vista della sceneggiatura di grande potenza narrativa.
Carry Mathison, la protagonista, analista della squadra anti terrorismo divisione Medio Oriente della CIA, é sul campo con un suo informatore quando le viene rilasciata la notizia che probabilmente un soldato americano prigioniero di guerra é passato dalla parte del nemico, Al-Qaida.
Al suo ritorno, i telegiornali nazionali annunciano di aver liberato un sergente marine dopo otto anni di prigionia in Iraq, il suo nome è Nicholas Brody e al suo ritorno viene accolto come un eroe di guerra.
In Carry inizia a sorgere un irrefrenabile sospetto che il sergente Brody possa essere compromesso e quindi diventare una minaccia per la sua Nazione.
Tutto questo accade nei primi minuti del primo episodio, un inizio che tiene incollati allo schermo e che riesce sinteticamente a presentare al pubblico la trama che lo aspetta e anche i personaggi che ha di fronte: una protagonista con un istinto e un intuito quasi primordiale, un eroe di guerra misterioso, imperturbabile, un capo di divisione Medio Oriente saggio e riflessivo che è anche mentore di Carry.

Homeland: la trama orizzontale

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Di fronte ad una sceneggiatura ben strutturata, la trama orizzontale si sviluppa per ogni stagione con un tema differente o un nuovo pericolo da arginare. Ciò che accomuna i temi trattati in Homeland è la sicurezza nazionale, che le minacce provengano dall’interno, dal medio oriente o dalla Russia. Il lavoro scientifico con cui la squadra di operativi e analisti della CIA é sempre in primo piano e si sposta dagli Stati Uniti all’Iraq, Iran, Germania, Mosca, passa dai protagonisti principali a personaggi secondari che appaiono anche solo per pochi minuti, ma sono fondamentali per comprendere lo sviluppo complessivo degli avvenimenti che possono minacciare la sicurezza nazionale. A questo si aggiunge una forte componente di emozioni, in ogni episodio, dovuta non solo all’aspetto spy e crime, ma alle storie dei personaggi e i loro intrecci nella trama.

L’attualità

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Punto di forza di Homeland è sicuramente l’attualità che ogni stagione porta con sè. La trama di ogni stagione porta sul piccolo schermo ciò che succede quotidianamente nel mondo, rispettando per filo e per segno quello che succede nel tessuto politico-sociale americano.
In sette anni di serie TV è possibile vedere e conoscere da vicino la cultura islamica in tutta la sua complessità e le sue strade che non sono tutte conducibili al terrorismo. Si può vedere ben chiaramente la minaccia del terrorismo islamico e le paure di un’America che un decennio dopo l’11 settembre si sono trasformate in sospetti e talvolta anche accuse a vuoto. La lotta contro il terrorismo di Al – Qaida, quello contro l’Isis, l’avvento dei droni e dei suoi discutibili interventi bellici, la negoziazione con l’Iran, la minaccia dell’Intelligence russa e la guerra contro le fake news mediatiche e digitale: tutto quello che entra nella nostra contemporaneità viene portato in ogni episodio senza prendere posizioni politiche o influenzare lo spettatore.

I personaggi di Homeland

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Per quanto la trama sia costruita alla perfezione i personaggi principali la innalzano grazie alla loro credibiltá e ai loro caratteri così ben definiti.
Accanto a Carry e Brody che sicuramente attraggono l’attenzione fin dall’inizio, ci sono anche Saul, direttore della divisione e mentore di Carry. La sua calma, saggezza e conoscenza dell’ambiente lavorativo e politico fanno da contraltare all’impuslivitá di Carry, non sempre riescono a mettervi margine, ma sono spesso un suo motivo di equilibrio. Saul è il suo mentore, talvolta le fa anche da padre e il loro rapporto è sempre motivo di grande emotività. Saul è uno degli caratteri di maggiore interesse, per il suo atteggiamento indecifrabile e mai prevedibile.
I personaggi che nel corso delle stagioni entrano a far parte della trama sono altrettanto complessi, come i principali, non vivono negli Stati Uniti, sono spesso dislocati e ci portano nei loro mondi, tradizioni e storie personali.

Carry

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In tutto questo scenario che conferisce molta solidità alla serie TV, c’é l’elemento che la rende davvero irresistibile e mai banale: Carry.
Homeland ha tanti temi intorno a sè, lo scenario politico, la lotta al terrorismo, la CIA e le sue logiche interne, le vite dei personaggi, ma tutto è tenuto insieme da una protagonista davvero esplosiva.
Carry é un’agente della CIA con un intuito e istinto che il più delle volte sfociano in impulsività, é una donna affetta da disturbo bipolare e che dovrebbe quindi seguire una vita equilibrata che vada a conciliarsi con la sua cura alla depressione. Invece Carry è un’agente della CIA che non conosce alcuna forma di euilibrio, vita irregolare, cene a base di vokda, rapporti inopportuni con informatori o sospettati, eccessi di rabbia e difficoltà a gestire le emozioni.
Ma Carry ha un istinto micidiale, che difficilmente si sbaglia, anche se spesso a causa della sua condotta o della sua emotività, non viene sempre preso in considerazione e ciò porta la protagonista ad abbracciare una crociata verso la sua causa, contro tutto e contro tutti.
Ci troviamo inoltre, di fronte ad una protagonista che ama il suo lavoro e lo conosce molto bene. Conosce la cultura islamica, le sue tradizioni, la sua lingua, la rispetta e la separa dalla sua battaglia contro il terrorismo. Ama anche il suo paese, al punto da metterlo davanti a tutto ciò che riguarda la sua vita, per impedire che un attacco terroristico o la sua progettazione possa stravolgere tragicamente le vite degli americani.