Freud: l’oscura location di Vienna della serie Netflix

Dove è stato girato Freud? Tutto quello che dovete sapere sulla Vienna della serie TV che è in realtà Praga!

I suoi studi, le note dettagliate, le influenze sulla psicanalisi del futuro, c’è un po’ di tutto questo in Freud – diretto da Marvin Kren -, serie, composta da 8 episodi, sul giovane Sigmund Freud, arrivata su Netflix il 23 marzo 2020.

La serie porta sul piccolo schermo il prima, mostrando lo psicanalista sotto una luce completamente nuova nei giorni in cui non era ancora il padre della psicanalisi, in cui ancora non aveva cambiato radicalmente la visione dell’uomo, sull’uomo, in cui non aveva lavorato al complesso di Edipo, e arriva proprio nell’anno in cui ricorre il 120° anniversario dell’Interpretazione dei sogni. Un elemento fondamentale dello show è l’ambientazione che dà senso alla storia stessa: sono proprio le location a dare forza all’ansia, alla tensione, alla paura al racconto.

Freud: la Vienna della serie è in realtà Praga

Freud, Cinematographe.it

Freud: la recensione della serie TV Netflix

La serie segue Freud mentre cerca di prendersi il suo posto nel mondo, non è solo chiuso nel suo studio pronto a occuparsi dei pazienti, ma ci viene mostrato giovane, a caccia di serial killer, un po’ romanzato. Non è ancora però il tempo del successo, anzi è emarginato nella comunità medica e proprio a quel punto si imbatte in una serie di omicidi che colpiscono i più alti livelli della società. La storia di Freud si svolgeva a Vienna in quella seconda metà dell’Ottocento, nella Capitale dell’Impero austro-ungarico, quando era una metropoli popolosa, fra le cinque più grandi al mondo, ma il regista Kren non poteva girare nella Vienna di oggi.

La città ha subito molti cambiamenti architettonici e la Vienna della fine dell’1886 non era quella che lo spettatore si sarebbe trovato davanti, edifici fin troppo moderni e così ha deciso di ripiegare su Praga, nella Repubblica Ceca. In più di un’intervista Kren racconta che l’architettura delle città è simile, ma la cosa stupefacente di Praga è che a differenza di Vienna, che è stata massicciamente rinnovata nel corso degli anni, ha ancora una patina storica, utilissima per ricreare quell’ambientazione. Il regista ha cercato i luoghi della città più vicini alla Vienna di un tempo in modo di ricreare non solo l’ambiente ma anche l’atmosfera. Kren ben conosce Vienna – è la sua principale influenza visiva – perché vi è cresciuto e quindi è ben consapevole di ciò che deve cercare e che poi ha trovato nella Repubblica Ceca.

Kren ha bisogno di quella Praga che è utile a rappresentare una Vienna nera e spaventosa, sinistra in cui ambientarvi il suo thriller angosciante e “psicologico”.

Freud: la notte ceca come perfetta ambientazione per le oscurità della psiche umana

Freud, Cinematographe.it

“Vogliamo mostrare un Freud inedito e mai visto prima, un uomo in cerca di riconoscimento, intrappolato tra due donne, tra ragione e istinto. La sua psicoanalisi e il concetto di Es, Io e Super-Io non sono stati creati dal nulla, sono basati sulle esperienze di un genio travagliato che ha sperimentato tutti gli aspetti dell’umanità”

Questo raccontano gli sceneggiatori della serie e diventa inevitabile che le ambientazioni siano fondamentali per indagare l’oscuro, quello che c’è dentro di noi e che Freud di lì a poco analizzerà e studierà; a questo torna utile la notte, sinistra e misteriosa come i lati più nascosti della nostra psiche. Se già di giorno Praga e la sue architettura sono spettacolari, di notte lo sono ancora di più e sono perfette per immergervi il “perturbante” freudiano che emerge attraverso le storie di omicidi a cui egli deve lavorare. I ciottoli bagnati, le stradine di Praga, i vicoli bui aiutano a catturare perfettamente questa intensa atmosfera. Alcune scene sono state girate a Lokal e a Barrandov – nei Barrandov Studios -, nel sud-ovest di Praga.

Freud: l’ambientazione diventa un perfetto personaggio della storia

Freud, Cinematographe.itQuello scenario diventa un personaggio della storia che immerge lo spettatore in un mondo di omicidi e serial killer. Gli otto episodi che si intitolano, isteria, trauma, sonnambulismo, totem e tabù, desiderio, regressione, catarsi, proprio come molti dei lavori e delle tematiche della Psicoanalisi fondata da Freud trovano una location perfetta in quella Praga bella e scontrosa, nera e profonda in cui i nodi dell’uomo si nutrono e prorompono nelle strade della Vienna del 1886.

Nella città, ben mostrata dal regista che sa usare perfettamente ogni scorcio, ogni angolo come gli intricati “angoli” della psiche umana, inizia a delinearsi la figura di un personaggio affascinante e complesso che ha segnato la storia della Psicanalisi.