Death by Lightning: la storia vera dietro la miniserie Netflix
La miniserie Netflix Death by Lightning racconta la storia vera del breve mandato del Presidente USA Garfield e del suo folle omicidio ad opera di un fanatico.
Death by Lightning è la miniserie storica di Netflix che racconta, in quattro episodio, la storia vera del breve mandato di James Garfield, ventesimo Presidente degli Stati Uniti, e del suo assassino, il fanatico Guiteau. Michael Shannon e Matthew Macfadyen danno una grande prova recitativa in un racconto che fa scoprire una storia americana dimenticata dalla maggioranza delle persone, ma rivolge anche uno sguardo a quello che era la politica e la società dell’epoca. In un’America che ancora cerca di mettere insieme i pezzi dopo la Guerra Civile, la popolazione era scontenta. C’erano i primi movimenti per i diritti civili. In questo contesto, Garfield (interpretato nella serie da Shannon) viene eletto Presidente quasi per caso; l’uomo sembra possedere tutte le qualità per riportare la nazione al suo splendore: predicatore, moralista, ma soprattutto dotato di senso di umanità, Garfield si batteva in prima linea per i diritti civili, provocando anche il malcontento dell’élite del tempo. Guiteau (Macfayden nella miniserie Netflix) si sente ispirato da lui e crede di poter contribuire, in qualche modo, alla sua rivoluzione. Quando però le sue ambizioni non vengono accolte dal neo Presidente, in un atto di rabbia, Guiteau impugna la pistola e gli spara.
Death by Lightning: chi era l’assassino Charles Guiteau?

Death by Lightning si apre con una scena ambientata ai giorni nostri in cui un gruppo di agenti governativi ritrova un misterioso barattolo contenente un cervello umano e appartenente a un tale Charles Guiteau. Ma chi era costui? La storia vera di Death by Lightning è raccontato nel libro della scrittrice Candice Millard, Destiny of the Republic: A Tale of Madness, Medicine and the Murder of a President, che descrive le circostanze della morte di Garfield.
Il 2 luglio 1881, Charles Guiteau entrò nei libri di storia per un fatto infame: sparò all’allora Presidente USA Garfield. Nato a Freeport l’8 settembre 1841, era il quarto dei sei figli di Luther Wilson Guiteau e Jane Howe. Ebbe un’infanzia difficile: sua madre morì quando era ancora piccolo, mentre suo padre era un uomo violento. Crescendo, Guiteau mostrò interesse verso l’istruzione, ma fallì nel tentativo di entrare all’università. Abbandonati gli studi, entrò a far parte di una setta religiosa, la Oneida Community di New York, dove praticava l’amore libero e la libertà sessuale. Guiteau non si trovava a proprio agio e rifiutava di svolgere i lavori manuali richiesti, venendo anche deriso dalle donne della comunità. Abbandonata anche la setta religiosa, Guiteau trovò interesse nella politica: ed è qui che venne folgorato dal carisma di Garfield ed è deciso a farlo eleggere Presidente a tutti i costi, convinto così di poter finalmente trovare il suo posto nel mondo. Charles Guiteau sfidò anche i vari consiglieri di Garfield pur di riuscire goffamente nel suo intento.
Restava una sola cosa da fare: incontrare il neo Presidente eletto. All’epoca (siamo alla fine dell’Ottocento), la Casa Bianca era aperta al pubblico. Guiteau riuscì ad ottenere un incontro con Garfield: la scena che vediamo nella miniserie è accaduta realmente. Guiteau consegna a Garfield una copia del suo discorso elettorale, riceve una stretta di mano in cambio e poi se ne va. Nella serie Netflix, la scena dura di più e Guiteau spiega al Presidente il motivo per cui lo ammira e gli chiede cosa può fare per diventare “un grande” nella storia. In seguito, Guiteau tenterà in tutti i modi di incontrare di nuovo Garfield per esprimergli le sue idee, ma verrà bandito dalla Casa Bianca e arriverà il colpo finale: Blaine, il Segretario di Stato, gli dice chiaramente che non ha alcun futuro in quella amministrazione. Qualcosa scatta in Guiteau, che decide di assassinare il Presidente.
Death by Lightning: chi era il Presidente USA James Garfield?

James Abram Garfield nacque a Moreland Hills il 19 novembre 1831, in un’umile casa di pionieri. Fin da giovane si interessò agli insegnamenti scolastici, almeno fino a quando non scoppiò la Guerra di Secessione e fu affidato al 42º reggimento di volontari dell’Ohio. Terminato il conflitto, Garfield entrò in politica: nel 1859 fu eletto deputato repubblicano dell’Ohio alla Camera dei Rappresentanti; dal 1863 fino al 1880 ricoprì il ruolo di senatore al Senato degli Stati Uniti. Non sembrava nato per la carica di Presidente, eppure quando pronunciò un discorso in cui poneva l’enfasi sulla meritocrazia, si guadagnò i voti decisivi da parte dell’élite che credeva in lui. Nel suo mandato, Garfield scelse Chester Alan Arthur (interpretato nella miniserie da Nick Offerman) come suo braccio destro. Ben presto apparirono chiare le intenzioni del neo Presidente: egli si batte per l’uguaglianza tra le classi sociali, sostenendo i diritti civili per uomini e donne neri liberi, e questo fece infuriare gli alti ranghi.
Death by Lightning: come morì Garfield?

Deluso dal suo incontro con Garfield, Guiteau desiderava Arthur come nuovo Presidente. Quel 2 luglio 1881, Garfield si recò alla stazione ferroviaria di Washington per dirigersi ad Orange. All’epoca i Presidenti americani non avevano guardie del corpo, quindi l’uomo si trovò totalmente indifeso quando Guiteau gli sparò due colpi alle spalle. L’assassino venne subito arrestato, mentre Garfield non morì subito, ma venne portato da un team di medici esperti che avrebbero dovuto salvarlo. Il Presidente, invece, soffrì due mesi di agonia prima di morire il 19 settembre di quell’anno, a causa delle ferite inferte dalla sparatoria e dalle infezioni contratte dai medici. Quest’ultimi non si preoccuparono di sterilizzare le mani, e infilarono anche le dita nelle ferite pur di estrarre i proiettili.
Garfield poteva sopravvivere? A lungo la medicina si è posta questo interrogativo. Il libro della Millard suggerisce che l’uomo poteva salvarsi: “Il proiettile gli è entrato nella schiena; non ha colpito organi vitali, né il midollo spinale.” E prosegue: “Dopo la Guerra Civile, molti uomini andavano in giro con i proiettili in corpo. Infatti, l’uomo che catturò per primo Guiteau dopo aver sparato a Garfield aveva un proiettile nel cervello e viveva così da anni”. Il dottor Bliss, appartenente all’équipe medica che aveva sotto cura il Presidente, rifiutò di ascoltare il parere di un altro collega, il dottor Charles Purvis, che si era documentato sulle ultime scoperte mediche dall’Europa e lo mise in guardia. Nella vicenda intervenne anche l’inventore Alexander Graham Bell, il quale usò un metal detector improvvisato per indicare che il proiettile si trovava dall’altro lato del corpo di Garfield. Bliss non lo ascoltò, ritenendo che il suo istinto fosse quello giusto. E invece sbagliò clamorosamente: Garfield venne condannato a una morte lenta e agonizzante.