American Crime Story Impeachment: la storia vera dietro la stagione 3

La terza stagione della serie di FX si incentra sullo scandalo della relazione di Bill Clinton con Monica Lewinsky, ma quanto è fedele alla vera storia? Scopriamolo insieme. 

Ha debuttato nel mese di ottobre su Sky American Crime Story: Impeachment, terza stagione della serie antologica dedicata al racconto dei grandi casi di cronaca della storia americana. Nata come costola crime del celebre American Horror Story, la serie nelle prime due stagioni si era dedicata ad affrontare il Caso O.J. Simpson e L’assassinio di Gianni Versace. Per la terza edizione invece, come suggerisce il titolo, American Crime Story: Impeachment si dedica a uno dei più grandi scandali della politica americana. Si tratta della storia passata alle cronache nel 1998 come Sexgate, con protagonista il 42° presidente degli Stati Uniti Bill Clinton (Clive Owen) e la sua relazione illecita con la giovane impiegata dell’amministrazione Monica Lewinsky (Beanie Feldstein).

Inizialmente Clinton negò vi fosse mai stata una liaison con la ragazza, tuttavia era già in corso un’indagine grazie a testimonianze fornite da un’altra funzionaria governativa, Linda Tripp (Sarah Paulson). La terza stagione, quindi, narra lo scandalo e il conseguente processo di impeachment, l’istituto giuridico che prevede un procedimento ed eventualmente la rimozione di funzionari pubblici statunitensi.

Con la vera Monica Lewinsky coinvolta nella produzione della serie, American Crime Story: Impeachment riesce a presentare un quadro piuttosto realistico delle vicende, e a dargli non solo accuratezza, ma anche una sfumatura personale che non è mai venuta fuori dai procedimenti giuridici. Allo stesso tempo, trattandosi di uno show e non di un documentario, Ryan Murphy ha inserito anche delle componenti aggiuntive, in modo da dare alla narrazione una maggiore carica drammatica. Ma qual è la storia vera dietro la finzione, e quanto di essa troviamo all’interno di American Crime Story: Impeachment? Scopriamolo insieme.

Sexgate: la storia vera dello scandalo Clinton-Lewinsky

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La vera storia dello scandalo conosciuto come Sexgate è molto complessa, quindi prima di affrontare nel dettaglio dove la serie si differenzia è bene cercare di ricostruirla. Proprio come in American Crime Story: Impeachment, tutto inizia nel 1995, quando la 21enne Monica Lewinsky entra come tirocinante alla Casa Bianca. Passerà un anno prima che la ragazza incroci la sua strada con Linda Tripp. Siamo nel 1996, e la Lewinsky viene trasferita al dipartimento della Difesa, ma continua a frequentare la Casa Bianca. La ragazza inizia a raccontare alla sua amica Tripp le confidenze della sua relazione sessuale con il presidente Clinton, che salterà fuori essere iniziata già pochi mesi dopo la sua assunzione nel ’95. Linda Trip, nel 1997, inizia a registrare le confidenze che le fa Monica, compresa la celebre conversazione telefonica in cui la Lewinsky discuteva di aver fatto sesso orale con il presidente. Tutto questo materiale viene consegnato al procuratore, che intanto aveva già iniziato le sue personali indagini su Clinton. Nello stesso momento, infatti, la giornalista Paula Jones (Annaleigh Ashford nella serie) aveva accusato il presidente di di molestie ai tempi in cui era governatore dell’Arkansas.

L’indagine si fa strada fino al 1998, anno in cui il caso emerge sulla stampa e scoppia lo scandalo. Da qui inizieranno una serie di passaggi tecnico-giuridici che porteranno Clinton al procedimento di impeachment, tra cui schermaglie giuridiche complesse sulle immunità, finché le registrazioni delle conversazioni tra Lewinsky e Tripp finiscono di fronte a un gran giurì, che chiama poi diverse persone a testimoniare, tra cui funzionari dell’amministrazione, Linda Tripp e la stessa Monica Lewinsky. Ma è la relazione extraconiugale e le menzogne del presidente che sconvolgono l’opinione pubblica americana.

Dopo aver negato a lungo, Clinton accetta di testimoniare nel 1998, diventando il primo presidente degli Stati Uniti in carica a testimoniare di fronte a un gran giurì che indaga sui suoi comportamenti. Poco dopo, in diretta televisiva ammetterà finalmente la sua relazione «inappropriata» con la Lewinsky e un mese dopo la commissione giustizia della Camera decide di pubblicare tutto il materiale raccolto relativo alla vicenda. Tutti i riflettori si accendono Monica Lewinsky, e i particolari piccanti della storia fanno il giro del mondo. Anche se è la sfera sessuale a riempire le pagine di giornale, in realtà giuridicamente si procede a processare il presidente per lo spergiuro e l’ostruzione alla giustizia, imputazioni per le quali Clinton sarà chiamato a difendersi nel procedimento di impeachment.

A settembre 1998 inizia ufficialmente il procedimento di impeachment guidato dalla Camera dei Rappresentanti, che funge da pubblico ministero in questo istituto giuridico. A dicembre Clinton viene ufficialmente accusato di spergiuro e ostruzione di giustizia per le testimonianze di Paula Jones, e di secondo spergiuro e abuso di potere per il caso Lewinsky. Solo le prime due vengono sottoposte al giudizio del Senato, che assolve Clinton nel febbraio 1999. Libero da ogni imputazione, Clinton conclude la sua presidenza.

American Crime Story Impeachment: le differenze con la vicenda reale

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Come abbiamo accennato, American Crime Story: Impeachment non vuol essere un documentario dei fatti, ma un modo di raccontare la vicenda e la figura di Monica Lewinsky in modo diverso. Per questo Ryan Murphy, per esempio, decide di concentrarsi su alcune delle figure chiave della storia ma di lasciare al margine alcuni personaggi-chiavi come la first lady Hillary Clinton. Inoltre, narrando la vicenda dal punto di vista della giovane Monica, è normale che la serie offra una visione parziale dei fatti, con il risultato che a volte manca la distanza storica dagli eventi in favore del coinvolgimento emozionale.

Il punto di vista personale, però, permette anche un’analisi della vicenda dal punto di vista della vittima, presa di mira da stampa, comici e talk show come se non fosse nemmeno una persona reale. American Crime Story: Impeachment mette da parte le goliardie, e mostra come le dinamiche di potere – politico, mediatico o di qualsiasi natura sia – possano impattare sulla vita delle persone.