Lea – Un nuovo giorno: recensione della fiction in onda su Rai Uno con Anna Valle

Una donna decisa a lasciarsi alle spalle un doloroso capitolo affettivo, riparte dalle piccole gioie del suo lavoro d'infermiera: Lea - Un nuovo giorno è il medical di Rai Uno che spazia tra dramma e commedia nella maniera più tradizionale possibile.

Prodotto da Banijay Italia, che dopo Luce dei tuoi occhi prodotto per Mediaset si affida ancora una volta al carisma raffinato e al sorriso rassicurante di Anna ValleLea – Un nuovo giorno racconta del dolore di perdere un figlio prima della nascita, un lutto con cui Lea dopo una lunga pausa lontana dall’ospedale di Ferrara si deve trovare in realtà ancora a fare i conti, affrontandolo per davvero. Ma oltre ad un bambino, Lea ha perso anche quello che credeva essere l’amore della sua vita e che spera di non incontrare. La serie diretta da Isabella Leoni è composta da quattro serate di due episodi ciascuna, in onda su Rai Uno ogni martedì alle 21.25 e disponibili in streaming su Rai Play dopo la messa in onda.

Lea – Un nuovo giorno: la trama della fiction con Anna Valle

Lea (Anna Valle) torna a Ferrara dopo diverso tempo, quello stacco temporale necessario ad elaborare il lutto della perdita di un bambino mai nato e di un amore che l’ha tradita. Al suo arrivo in realtà la cittadina sembra già offrirle un invito a ricominciare: abbandonata a metà strada dalla sua auto, s’imbatte nell’affascinante musicista Arturo Minerva (Mehmet Güsür) che si offre di aiutarla a proseguire il suo viaggio, immediatamente attratto da Lea, che però ancora non si sente pronta ad aprire un nuovo capitolo sentimentale nella sua vita.

Lea - Rai Fiction

Ed infatti l’inaspettato ritorno del suo ex marito Marco (Giorgio Pasotti) la sconvolge più di quanto immaginasse, soprattutto alla notizia che sarà il nuovo primario dell’ospedale. Per lei significherà dover convivere con il suo passato, ma forse anche attraversarlo più di quanto potesse immaginare per poter ricominciare davvero, pur convivendo con il dolore di non poter avere più figli. A dare grande forza sono le gioie e i sorrisi dei bambini del reparto pediatrico dove lavora come infermiera: di ciascun piccolo paziente, ma anche dei suoi genitori, Lea si prende cura con dedizione e comprensione.

Una fiction che è un inno ai nuovi inizi, dalla narrazione semplice senza troppi intrighi

La forza di Lea – Un nuovo giorno è nella scrittura dei personaggi così empatici, limpidi e capaci di costruire subito un’immediata sintonia con lo spettatore: dalla simpatica infermiera Rosa interpretata da Daniela Morozzi, che oltre ad essere una sua cara amica si rivolge a Lea con affetto materno, al primario interpretato da Giorgio Pasotti, il classico viso angelico ma dal carattere apparentemente schivo, passando per l’affascinante bassista interpretato da Mehmet Güsür che questa volta, rispetto al suo ambiguo ruolo ne La compagnia del Cigno 2, ritroviamo nella veste di un uomo dolce e amorevole. E poi c’è la dolcezza, la comprensione e l’ascolto femminile, racchiusi nel sorriso di Anna Valle che dopo La Compagnia del CignoLuce dei tuoi occhi torna a ricoprire il ruolo di una madre a cui è stata negata la maternità: un vuoto da riempire con una passionale dedizione al lavoro.

Lea - un nuovo giorno

Con Lea – Un nuovo giorno la Rai propone una narrazione semplice dallo sguardo al femminile, ritornando ad un medical alla vecchia maniera che mette da parte intrighi, intrecci e misteri, dove personaggi drammatici si muovono in un’atmosfera leggera con il solo piacere di raccontare ed intrattenere lo spettatore, strappandogli sorrisi e rassicurazioni. Bisognerà vedere tuttavia se dopo una serie di fiction dalla trama più ricercata, Lea – Un nuovo giorno con la sua trama amorosa riuscirà a conservare nel corso delle otto puntate un appeal convincente nonostante la semplicità del prodotto e la trama elementare, per riuscire a tenere incollato lo spettatore fino alla fine.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.1

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