Il commissario Ricciardi: scandalo e polemiche per l’attore della fiction Rai

La nuova fiction RAI con Lino Guanciale ha debuttato il 25 gennaio e sta raccogliendo numerosi consensi, eppure c'è il caso di un attore che sta facendo discutere.

Nel cast de Il commissario Ricciardi c’è anche un attore la cui presenza nella nuova fiction RAI ha scatenato numerose polemiche

Nella seconda metà di gennaio, sui canali RAI ha debuttato Il commissario Ricciardi, la nuova fiction che, nel corso degli episodi, ha saputo conquistare una larga fetta di pubblico. Lino Guanciale, protagonista dello show, è affiancato da numerosi attori italiani, tra i quali però ce n’è uno la cui presenza ha subito scatenato un gran numero di polemiche.

Stiamo parlando di Nicola Acunzo, che nella fiction ambientata a Napoli interpreta il personaggio di Sebastiano Ponte, usciere di Angelo Garzo, capo del commissario protagonista. Nato a Varese nel 1978, nel corso della sua carriera l’attore ha preso parte a numerose opere, tra cui anche I due papi, l’acclamato film Netflix che vede Anthony Hopkins e Jonathan Pryce rispettivamente nei ruoli di papa Benedetto XVI e papa Francesco. In quel caso, Acunzo interpretava il giardiniere di Castel Gandolfo, dove si trovano gli affascinanti giardini del papa. Ciò che però ha fatto storcere il naso agli spettatori RAI è il percorso politico che ha visto protagonista Nicola Acunzo prima del suo approdo nel cast de Il commissario Ricciardi. Era il 2018, infatti, quando Acunzo si è candidato nel collegio di Battipaglia per il Movimento 5 Stelle ed è stato eletto come deputato. Dopo il salto in Parlamento, poi, l’attore è stato anche nominato nella Commissione di Vigilanza RAI ed è proprio per questo motivo che ora l’uomo viene accusato di una sorta di conflitto d’interesse.

Acunzo, ad oggi facente parte del Gruppo Misto dopo essere stato escluso dal M5S per la mancata restituzione dello stipendio da Parlamentare, ha commentato la vicenda parlando con il Corriere: “C’è un grande fraintendimento. Io non ho lavorato per la RAI, ma con la società di produzione che poi vende il prodotto, che poi è stato venduto alla RAI. Il conflitto non c’è, in quanto io non ho ricevuto alcun compenso dalla RAI“. Al giornalista che gli chiede se ha mai pensato di dimettersi, considerato il suo delicato ruolo in Parlamento, Acunzo risponde così: “Se dovessi votare un provvedimento riguardante un’azienda con cui lavoro, farei un passo indietro. Ma non è stato questo il caso“.