Peaky Blinders: 10 cose che non sai sulla serie con Cillian Murphy

Terminata da poco la sesta e ultima stagione, e in attesa del film conclusivo, scopriamo qualche curiosità sui "Peaky fookin’ Blinders"

A volte succede che una serie, per una combinazione di eventi, diventi più di un prodotto televisivo ma un vero e proprio cult. Basta vedere un paio di episodi di Peaky Blinders per capire come la serie ideata da Steven Knight con protagonista Cillian Murphy rientri nella categoria: fin dal suo debutto nel 2013, il period drama si è rivelato un prodotto raffinatissimo dal punto di vista tecnico e accattivante dal punto di vista della storia.

Peaky Blinders cinematographe.it

Impossibile non innamorarsi delle atmosfere grigie della Birmingham del 1919 e non lasciarsi conquistare dalla sregolatezza della famiglia Shelby, in particolare dal fascino oscuro e magnetico del suo leader Thomas “Tommy” Shelby. In attesa del film conclusivo della storia che farà seguito alla sesta e ultima stagione (disponibile in streaming su Netflix), scopriamo 10 curiosità che (forse) ancora non conoscete su Peaky Blinders.

1. Al contrario di Tommy Shelby, Cillian Murphy non fuma

Thomas Shelby in Peaky Blinders

Tommy Shelby è un personaggio conturbante, e parte del suo fascino da gangster è anche legato ai suoi “vizi”, il whiskey e le sigarette. Peccato per un piccolo dettaglio: Cillian Murphy non è fumatore! Ogni volta che vediamo il suo personaggio fumare – praticamente la stragrande maggioranza del tempo che appare sullo schermo – si tratta di una piccola finzione scenica: le sigarette sono finte, completamente prive di tabacco e a base di erbe, in modo da essere innocue per la salute. Pensate che, in una sola stagione, ne vengono consumate più di 3.000!

2. La serie non è girata a Birmingham (per la maggior parte)

Peaky Blinders, cinematographe.it

La finzione scenica entra in gioco anche quando si parla delle location di Peaky Blinders. La serie, infatti, è ambientata nel quartiere Small Heat, la zona più industriale di Birmingham, eppure in realtà le scene girate nella città inglese sono pochissime. La produzione ha trovato le atmosfere che cercata a Toxeth, Liverpool, e la maggior parte delle riprese si sono svolte proprio qui. Anche se per poco, però, la città di origine dei Peaky Blinders è stata usata: in particolare, alcune scene sono state girate Black Country Museum, un museo a cielo aperto contenente edifici storici ricostruiti e provenienti da tutte le Midlands.

3. I Peaky Blinders sono davvero esistiti… e non solo loro

Peaky Blinders Cinematographe.it

Steven Knight, ideatore della serie, si è ispirato ad alcuni personaggi realmente esistiti: i Peaky Blinders, infatti, non sono solo frutto della sua immaginazione, ma una vera e famigerata gang di Birmingham di fine Ottocento. In realtà però si trattava di una piccola banda di quartiere, ricordata per piccoli furti e crimini meno efferati di quelli della famiglia Shelby. La questione delle lamette nei capelli è più una sorta di leggenda, ma è poco probabile che la gang le usasse davvero, perché i rasoi all’epoca erano troppo costosi. Anche se Tommy, Arthur e compagnia sono personaggi inventati, altre figure che compaiono nelle sei stagioni della serie sono davvero esistite: per esempio Billy Kimber era un autentico allibratore a capo di tutte le scommesse ippiche della Gran Bretagna, e Charles “Derby” Sabini era il suo acerrimo rivale.

4. La trama è ispirata a episodi veri

Peaky Blinders, cinematographe.it

Nonostante gli Shelby siano frutto di fantasia, molti episodi della loro vita movimentata sono ispirati a storie realmente accadute. Non molti lo sanno, ma il creatore della serie Steven Knight è cresciuto proprio nella Birmingham dei Peaky Blinders. Le idee per i vari sviluppi della trama delle sei stagioni della serie vengono in buona parte dai racconti che Knight ha sentito nel corso della sua vita, storie raccontate dai suoi vicini, genitori e nonni sulle bande di strada della cittadina, itineranti e vestite elegantemente.

5. Cillian Murphy odia il taglio di capelli di Tommy

Cillian Murphy protagonista Peaky Blinders

Tra i molti elementi iconici che hanno fatto impazzire i fan di Peaky Blinders, il look dei gangster è stato amato così tanto da diventare iconico: non solo per gli splendidi completi di alta sartoria che sfoggiano i gangster, ma anche per il loro celebre taglio di capelli con la rasatura netta. Eppure, per quanto gli appassionati della serie lo amino, Cillian Muprhy lo ha detestato dal primo momento, come lui stesso ha raccontato: “Loz [Loz Schiavo, hairstylist] ha trovato questo libro di vecchi criminali, criminali australiani degli anni ’20. Tutti avevano questo taglio di capelli brutale e fo**utamente orribile“.

6. Helen McCrory si è ispirata a Ozzy Osbourne

Helen McCrory cinematographe.it
Helen McCrory in Peaky Blinders

L’accento di Birmingham degli inizi del Novecento era uno degli elementi più difficili da riprodurre per gli attori del cast di Peaky Blinders, e ognuno ha cercato di impararlo a modo suo. La compianta Helen McCrory, scomparsa nel 2021 a causa di una malattia, per dare alla mitica Polly Gray la sua inconfondibile parlata di è ispirata a Ozzy Osbourne, il frontman dei Black Sabbath: più volte l’attrice ha raccontato di aver studiato nei minimi dettagli video, performance e interviste del cantate, e di aver modulato l’accento di Polly proprio su quello della rockstar.

7. Cillian Murphy ha cambiato vita per diventare Tommy Shelby

Peaky Blinders, cinematographe.it

Tommy Shelby non è un personaggio facile da interpretare: spietato e freddo, è anche solitario e tormentato, sempre distaccato dagli altri e pronto a soffocare i suoi sentimenti. Calarsi nella parte, per Cillian Murphy, è stata una vera sfida: per entrare meglio nel ruolo, durante il periodo delle riprese ha scelto di eliminare la sua vita sociale in favore di lunghi momenti di solitudine in casa, proprio per provare sulla sua pelle l’isolamento di Tommy. E non solo: all’attore era stato richiesto di incrementare la sua massa muscolare per la serie tv, e quindi per un periodo ha dovuto reintegrare la carne nella sua dieta nonostante fosse vegetariano da tempo.

8. John Shelby e Michael Gray sono fratelli (nella realtà)

Il compianto “Johnny boy” Shelby e il subdolo Michael Gray sono stati due personaggi iconici di Peaky Blinder, ma lo sapevate che sono fratelli nella vita reale? Si chiamo Joe e Finn Cole, sono britannici ed entrambi fanno gli attori, anche se Joe ha un passato da calciatore. Il primo a ottenere una parte nella serie è stato Joe (ovvero John Shelby), e proprio lui ha coinvolto il fratello minore Finn (Michael), inizialmente considerato troppo piccolo: Joe lo ha aiutato a preparare l’audizione e ha fatto avere il provino direttamente al regista, che alla fine lo ha scelto. Per ironia della storia, proprio Finn/Micheal assiste alla morte scenica di John/Joe, che nella serie è suo cugino.

9. Peaky Blinders ha dei fan molto famosi

peaky blinders netflix, cinematographe.it

Peaky Blinders ha avuto un tale successo da conquistare anche una serie di fan molto famosi. David Bowie è stato uno grandissimo fan dello show, e lo stesso Steven Knight ha raccontato di averlo scoperto quando il cantate gli inviò una sua foto con le lamette nel berretto in stile Peaky Blinders, insieme a una copia del suo ultimo album prima che fosse annunciato. Brad Pitt non ha fatto segreto di desiderare una parte nella serie, così come Snoop Dogg, che è andato anche oltre: si è fatto mettere in contatto con Knight, e ha passato tre ore con lui in un albergo spiegandogli i funzionamenti e le dinamiche delle gang. Il rapper ha anche inciso una sua versione di Red Right Hand, il brano del 1994 di Nick Cave diventato simbolo dello show.

10. La storia si concluderà al cinema

peaky blinders, cinematographe.it

La sesta stagione è stata l’ultima di Peaky Blinders, ma la storia di Tommy e degli Shelby non è ancora conclusa. Se avete finito di vedere le puntate, avrete notato come il finale è in realtà molto aperto: questo perché è stato deciso che la storia dei gangster più amati della tv si concluderà al cinema. Già da tempo Steven Knight aveva annunciato di dare una chiusura cinematografica allo show, e ha dichiarato anche che sarà ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale. L’idea dello showrunner è state sempre quella si chiudere il cerchio, l’ascesa di Tommy che inizia dopo la Prima Guerra Mondale e si conclude con la Seconda, o forse persino oltre stando alle sue dichiarazioni. La produzione e le riprese del film dovrebbero iniziare nel 2023, e il film potrebbe quindi arrivare in sala nel 2024.