Stranger Things 5: recensione della stagione finale della serie Netflix
Dal 27 novembre su Netflix, la quinta stagione di Stranger Things torna con un ritmo serrato, regia di alto livello, intensità e suspense.
Con la quinta stagione, Stranger Things chiude un capitolo lungo circa dieci anni. I Duffer Brothers portano a compimento l’universo narrativo che, con l’uscita del Volume 1 – composto dai primi 4 episodi della quinta e ultima stagione – ha fatto crashare Netflix per l’enorme ondata di appassionati collegati nello stesso momento (indicatore chiaro di quanto la serie sia un fenomeno culturale globale).

Mescolando horror sovrannaturale e nostalgia anni Ottanta, Stranger Things ci ha appassionato come raramente accade, riuscendo a rinnovarsi senza perdere l’identità iniziale. Questa prima metà della stagione finale ci porta in una Hawkins sotto attacco, come mai prima d’ora. Il Volume 1 della stagione 5 di Stranger Things è disponibile, in streaming su Netflix, dal 27 novembre 2025. Il Volume 2 sarà, invece, disponibile dal 26 dicembre 2025, mentre il finale di serie dall’1 gennaio 2026.
Ritorno a Hawkins: ritorno alle origini, tra maturità conquistata e destino da affrontare

Composta da episodi più lunghi, la quinta stagione di Stranger Things – quella finale – è un viaggio che intreccia ritorno alle origini, maturità e un destino da affrontare. Ambientata un anno e mezzo dopo gli eventi della quarta stagione, nel novembre 1987, la quinta stagione di Stranger Things vede Hawkins sotto un controllo militare serratissimo, in seguito a quello che ufficialmente è stato un terremoto che ha raso al suolo parte della città. Come sappiamo, in realtà, si è trattato di Vecna/Uno/Henry (Jamie Campbell Bower) che ha rotto il velo che divideva la cittadina dal Sottosopra/Upside Down. Di quest’ultimo, però, sembra non ci siano tracce da quando è stato attaccato dalla gang di Hawkins, che continua a ricordare – per dinamiche e spirito di collettivo – la Scooby Gang di Buffy The Vampire Slayer: un gruppo imperfetto ma unito, che affronta l’oscurità armato di amicizia, coraggio e un’ironia ostinata.
Hawkins è in quarantena e la dottoressa Kay (Linda Hamilton) è al comando della base costruita proprio nel Sottosopra, mentre il Governo ha chiuso le crepe lasciandone aperte soltanto alcune (sotto stretta sorveglianza). Troviamo, quindi, Hopper (David Harbour) e Joyce (Winona Ryder) che aiutano Undici/Eleven/Jane (Millie Bobby Brown) ad allenarsi e a nascondersi – i militari la cercano – mentre Will (Noah Schnapp), Mike (Finn Wolfhard), Lucas (Caleb McLaughlin), Dustin (Gaten Matarazzo), Nancy (Natalia Dyer), Steve (Joe Keery), Jonathan (Charlie Heaton) e Robin (Maya Hawke) coordinano le varie strategie per cercare di trovare Vecna. Max (Sadie Sink) è viva, ma in coma.
Dopo una prima parte in cui si fa il punto della situazione, si entra nel vivo con momenti di forte tensione e la storia che si spinge verso direzioni inattese, che potrebbero ribaltare molte delle certezze maturate nel corso delle stagioni. Non aspettatevi, quindi, momenti morti, ritmo lento o scene di passaggio: tutto scorre con un’urgenza palpabile. Già dai primi minuti dell’episodio 5×02 Capitolo due: La scomparsa di Holly Wheeler (Chapter Two: The Vanishing of Holly Wheeler), è abbastanza chiaro a cosa si va incontro. I Duffer non si limitano a replicare formule già viste: arricchiscono il tutto con momenti più maturi, esplorando le conseguenze psicologiche delle battaglie precedenti. Tutto porta verso un’unica conclusione: il passato non è mai del tutto risolto e la stagione finale funziona proprio perché lo riconosce apertamente.
Paura, traumi e crescita: come evolvono i protagonisti

Uno degli elementi più potenti e costanti della serie è sempre stato il modo in cui i protagonisti affrontano le paure che vanno ben oltre il semplice orrore sovrannaturale. La serie non è solo un racconto di mostri e dimensioni oscure ma, soprattutto, una storia di crescita – con l’horror come metafora – segnata da traumi profondi che plasmano le vite di ciascun personaggio. Con la quinta stagione, questa evoluzione si fa ancora più evidente.
Eleven, ormai più consapevole dei suoi poteri e della propria identità, si presenta con una sicurezza nuova, ma anche con il peso di responsabilità più grandi. Il suo percorso di crescita passa dall’essere una ragazzina spaventata e isolata a diventare una leader pronta a lottare per proteggere la sua famiglia scelta. Allo stesso tempo, Mike assume un ruolo più maturo, fungendo da ancoraggio emotivo e supporto indispensabile per Nancy e Eleven. Will incarna in modo emblematico la difficile convivenza con i propri demoni interiori. La sua paura più grande non è soltanto legata all’Upside Down, ma a una crescita emotiva tormentata dal senso di diversità e dalla ricerca di accettazione.
Hopper e Joyce sono segnati da perdite e sacrifici, ma dimostrano come il trauma possa diventare motore di forza e determinazione. Dustin tiene viva la memoria di Eddie (Joseph Quinn), mentre Lucas lotta per riportare alla vita Max e Nancy, Steve e Jonathan cercano di capire cosa vogliono davvero. Da sempre, la serie riesce – come già detto – a intrecciare il sovrannaturale con le emozioni umane. In questa stagione finale, le sfide emotive sono tanto decisive quanto quelle fisiche, portando la crescita dei personaggi a un punto di non ritorno, dove il coraggio si misura anche nella capacità di affrontare i propri demoni personali.
Stranger Things 5: valutazione e conclusione
Composta da otto episodi, la quinta e ultima stagione di Stranger Things si presenta più matura, drammatica e corale (proprio come abbiamo imparato ad amarla). La serie torna con un ritmo incalzante e una coesione narrativa impeccabile. La regia è di alto livello, sostenuta da una scrittura che valorizza la forza emotiva dei personaggi. Matt Duffer e Ross Duffer confermano il loro talento riuscendo a gestire un cast numeroso e molteplici linee narrative, dimostrando di aver costruito – sin dall’inizio – una storia coerente e ben strutturata. Non c’è nulla di improvvisato, ma si nota una cura meticolosa nel costruire archi narrativi che si intrecciano perfettamente. L’unione dei personaggi è la vera chiave di volta, a conferma che l’unione fa la forza. Il ritmo veloce, episodio dopo episodio, ci accompagna verso un finale che promette di essere epico. Non manca l’ingresso di nuovi personaggi, come Linda Hamilton nei panni della dottoressa Kay. Accanto a lei, ritroviamo i protagonisti storici che confermano la loro profondità, mentre nuovi giovani membri, come Holly (Nell Fisher), portano freschezza e nuove dinamiche al gruppo. La colonna sonora continua a essere un elemento fondamentale per far immergere lo spettatore nell’atmosfera anni Ottanta, con brani iconici che accompagnano i diversi momenti della stagione. Stranger Things è disponibile con il Volume 1 della sua quinta e ultima stagione dal 27 novembre 2025 in streaming su Netflix, mentre il Volume 2 sarà disponibile dal 26 dicembre 2025 e il finale di serie dall’1 gennaio 2026.