Martin Short: 7 curiosità sull’attore canadese
Qualche aneddoto su una delle figure centrali della serialità comica moderna.
Martin Short è uno dei comici più versatili e longevi della sua generazione, capace di conquistare il pubblico con la sua ironia pungente, l’energia travolgente e la capacità di trasformarsi continuamente. Nato a Hamilton, in Canada, nel 1950, Short ha costruito una carriera che spazia tra televisione, cinema, teatro e doppiaggio, lasciando un segno profondo nella cultura popolare. La sua comicità, spesso surreale ma sempre accompagnata da grande empatia, lo ha reso un artista unico, amato non solo dagli spettatori ma anche dai colleghi. Dalle sue origini canadesi alle collaborazioni con Steve Martin, dalle tragedie personali alle celebri “colonscopia party” con Tom Hanks, ecco alcune curiosità che raccontano meglio chi è davvero Martin Short.
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1. Una vita segnata dai lutti, ma vissuta con ironia

La storia personale di Martin Short non è stata semplice, ed è stata segnata da perdite dolorose che hanno contribuito a forgiare il suo carattere e il suo approccio alla vita. Ultimo di cinque figli, da adolescente ha perso il fratello David in un incidente stradale, e pochi anni dopo la madre Olive, violinista di talento, è morta a soli 45 anni. Nel 1970 è venuto a mancare anche il padre Charles Patrick, immigrato dall’Irlanda, che dopo una vita di sacrifici aveva costruito una famiglia unita in Canada. A completare questa lunga serie di lutti, nel 2010, dopo trent’anni di matrimonio, Martin ha perso la moglie Nancy Dolman, stroncata da un cancro alle ovaie. Nonostante ciò, Short ha sempre dichiarato che queste esperienze non hanno fatto di lui un comico malinconico, ma lo hanno spinto a vivere la vita come una festa, trasformando il dolore in carburante per affrontare ogni giorno con ironia e leggerezza.
2. Martin Short: Dal McMaster College alla carriera nello spettacolo
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, Martin Short non ha sempre sognato di diventare attore. Durante gli studi universitari al McMaster College, infatti, si era specializzato in assistenza sociale, dopo aver abbandonato l’idea di diventare medico per la scarsa affinità con le materie scientifiche. Laureatosi nel 1972, ha anche ricevuto un dottorato onorario dal suo ateneo nel 2001. La passione per il palcoscenico, però, era già accesa: pochi anni dopo l’università, Short si fece notare nella scena teatrale canadese, prima di approdare al programma comico SCTV negli anni ’80. Qui creò personaggi memorabili come Ed Grimley, che divennero dei veri cult della televisione nordamericana. Fu proprio grazie a SCTV e alla sua innata capacità di improvvisazione che attirò l’attenzione di Saturday Night Live, entrando così nell’Olimpo della comicità televisiva statunitense. Da quel momento la sua carriera prese una direzione irreversibile, portandolo a diventare uno dei volti più riconoscibili del piccolo e del grande schermo.
3. Il comico che ha interpretato un bambino di dieci anni

Uno dei ruoli più curiosi e controversi della carriera di Martin Short è stato quello del film Clifford (1994), dove, a 44 anni, interpretava un ragazzino di dieci anni iperattivo e dispettoso. All’epoca la pellicola fu un vero e proprio disastro, stroncata dalla critica e respinta dal pubblico, che trovava inquietante vedere un adulto nei panni di un bambino. Molti definirono il film quasi una horror comedy involontaria, ma negli anni Clifford è stato rivalutato, fino a essere proiettato al Turner Classic Movies Festival del 2021 come esempio di cult bizzarro e fuori dagli schemi. Col tempo, proprio quell’elemento surreale e spiazzante che all’inizio era sembrato un difetto è diventato il tratto distintivo che ha reso il film un oggetto di culto, un po’ come accade oggi con il personaggio di Oliver Putnam in Only Murders in the Building: esuberante, imprevedibile e irresistibilmente sopra le righe.
4. La colonscopia party di Martin Short con Steve Martin e Tom Hanks
La vita privata di Martin Short è costellata di aneddoti divertenti, e uno dei più surreali è senza dubbio quello dei cosiddetti “colonscopia party”. L’attore ha raccontato di avere una vera e propria tradizione con gli amici Steve Martin e Tom Hanks: quando uno di loro deve sottoporsi a colonscopia, la sera prima si ritrovano insieme, assumono i lassativi e trascorrono la notte guardando commedie per distrarsi. Il giorno successivo, una volta concluso l’esame, si ritrovano tutti a pranzo per festeggiare. Short ha ricordato che il peggior “party” di questo tipo è stato quello a casa di Steve Martin, che disponeva di un solo bagno nonostante lui pensasse che la villa ne avesse almeno dieci: un dettaglio che ha reso la serata ancora più caotica.
5. Martin Short tra gossip e amicizie celebri: Meryl Streep

Con la serie Only Murders in the Building, Martin Short ha visto crescere una nuova ondata di popolarità anche grazie alla sua alchimia con Meryl Streep, entrata nel cast nei panni di Loretta Durkin. La complicità tra i due, evidente anche nelle apparizioni pubbliche come ai Golden Globes, ha alimentato gossip e speculazioni su una possibile relazione. Tuttavia, Short ha sempre smentito, ribadendo che tra loro c’è soltanto una solida amicizia e definendo Meryl “un’amica intima, nulla di più”. I rispettivi rappresentanti hanno confermato la versione, ma il pubblico continua a fantasticare su questa coppia platonica che funziona così bene sullo schermo. L’attore ha comunque sempre mantenuto una vita privata riservata: non è molto attivo sui social e preferisce lasciare che siano i suoi progetti a parlare per lui, senza inseguire i riflettori della cronaca rosa.
6. I film e i programmi TV di Martin Short
La carriera di Martin Short è ricca di interpretazioni indimenticabili che testimoniano la sua versatilità e la sua capacità di reinventarsi. Dopo i primi passi con SCTV e Saturday Night Live, il cinema lo consacrò con film come I tre amigos! (1986), al fianco di Steve Martin e Chevy Chase, che resta una delle commedie più amate di quegli anni. Poco dopo arrivò Innerspace (1987), dove il suo talento fisico e la sua comicità stralunata contribuirono al successo di una pellicola che mescolava fantascienza e umorismo. Negli anni ’90 si fece notare in La piccola peste (1990) e in Father of the Bride (1991), dove interpretava l’eccentrico wedding planner Franck Eggelhoffer, uno dei personaggi più esilaranti della sua carriera. Memorabile anche la sua partecipazione a Mars Attacks! (1996), piccolo cult di Tim Burton che mescolava satira e fantascienza. Negli anni 2000 ha consolidato la sua presenza anche nel doppiaggio, prestando la voce a diversi personaggi animati. Ma è con Only Murders in the Building (dal 2021) che Short ha conosciuto una nuova consacrazione: nei panni di Oliver Putnam, regista teatrale egocentrico e irresistibilmente teatrale, ha conquistato le nuove generazioni, dimostrando che a 70 anni passati è ancora in grado di sorprendere con una comicità brillante e senza tempo.
7. Martin Short ha figli? La vita privata dell’attore e la perdita di Nancy Dolman

Martin Short ha condiviso gran parte della sua vita privata con l’attrice Nancy Dolman, che ha sposato nel 1980 e con la quale ha costruito una famiglia unita, allargata con tre figli. Il loro matrimonio, durato trent’anni, si è interrotto solo con la morte di Nancy nel 2010, a causa di un cancro alle ovaie. Nonostante questa perdita dolorosa, Short ha sempre ribadito quanto la famiglia rappresenti per lui un punto fermo, una forza capace di sostenerlo anche nei momenti più difficili. Ha spesso raccontato come il suo lavoro e l’ironia lo abbiano aiutato a mantenere un equilibrio interiore, trasformando il dolore in energia vitale e in una spinta a vivere con gratitudine e leggerezza.