Lena Dunham e la pausa dalla vita pubblica dopo le critiche per la serie Girls: “ero confusa e ho sofferto di PTSD”

Dopo Girls, Lena Dunham non cerca applausi. Cerca pace.

Lena Dunham ci è passata davvero. È stata acclamata, criticata, idolatrata e poi fatta a pezzi. E adesso, mentre torna con una nuova serie su Netflix, Too Much, si guarda indietro e vuota il sacco: il post-Girls è stato un incubo.

Il successo di Girls e il prezzo della fama per Lena Dunham

Le critiche per la serie Girls hanno mandato in crisi Lena Dunham - Cinematographe.it
Ph. Credits: Elena Ternovaja (Wikimedia Commons)

Quando Girls è uscita nel 2012, Dunham era ovunque. Era la ragazza di Brooklyn che scriveva, dirigeva e recitava nella serie da tutti definita “la voce di una generazione”. Ma quel titolo, più che un onore, è diventato una trappola. “Pensavo che se mi fossi spiegata meglio, la gente avrebbe capito chi ero davvero… ma non gliene fregava niente, e va bene così”, ha detto in un’intervista a The Times. È lì che ha capito che non bastava mostrarsi vulnerabile per farsi amare.

La serie ha ricevuto un mix esplosivo di elogi e critiche: troppo bianca, troppo autoreferenziale, troppo simile alla vita vera degli attori. E quando la gente ha iniziato a confondere Lena Dunham con Hannah, il personaggio che interpretava, lei si è trovata schiacciata. “Scherzo sempre dicendo che mi servirebbe una maglietta con scritto: ‘Sono sopravvissuta ai media di New York nel 2012 e tutto quello che ho ottenuto è stata questa maglietta ridicola’. O meglio: tutto quello che ho ottenuto è stato un bel caso di PTSD.

Le critiche per la serie Girls hanno mandato in crisi Lena Dunham - Cinematographe.it
Ph. Credits: David Shankbone (Wikimedia Commons)

Alla fine della sesta stagione, ha premuto stop. Ha smesso di recitare, si è allontanata dai riflettori, e ha cercato di rimettersi insieme. “È stata una metamorfosi dolorosa”, dice. “Ho avuto bisogno di una pausa vera”.

Ha scritto, ha diretto, ma senza più esporsi troppo. Nemmeno nella nuova serie si è concessa il ruolo da protagonista: “Non volevo che il mio corpo venisse di nuovo sezionato dal pubblico”. Il suo ritorno è una scelta di sopravvivenza. “Vincere non vuol dire fregarsene e continuare. A volte vincere significa proteggersi, fare solo quello che ti fa restare vivo”. Too Much è uscito il 10 luglio. Lena Dunham torna a raccontare, stavolta alle sue condizioni.

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